Tante le personalità, da Ainis e De Magistris a Iacchetti, Santoro, Vendola e Ovadia, che sposano la mobilitazione a Messina. Soddisfatti gli organizzatori del corteo
MESSINA – Tante le adesioni alla mobilitazione no ponte a Messina. Pif, Elio Germano, Michele Ainis, Roberto Andò, Nino Frassica, Nichi Vendola, Vauro, Michele Santoro, Nadia Terranova, Ninni Bruschetta, Enzo Iacchetti, Luigi De Magistris: sono davvero tante le personalità che sposano la causa. E così scrive il coordinamento di partiti e associazioni No ponte: “Una marea umana per le vie di Messina al grido Lo Stretto di Messina non si tocca. Siamo soddisfatti, commossi, emozionati, felici per la grande manifestazione del popolo noponte che ha avuto luogo oggi a Messina”.
Continua la nota: “È stato il ventesimo corteo in oltre 20 anni di lotta, ed è stato sicuramente il più partecipato degli ultimi 15 anni. Quanti eravamo? Forse 10.000, forse 15.000, non importa, è stata comunque la grande risposta che ci aspettavamo non soltanto dalla nostra città e dall’area dello Stretto, ma dalle tante e tanti che da ogni parte d’Italia sono venuti per dimostrare che la questione ponte è una questione nazionale e che le risorse previste per il ponte vanno destinate per affrontare i reali problemi del meridione e del Paese intero. Un variegato e multicolore popolo noponte che ha gridato per ore lo slogan Lo Stretto di Messina non si tocca, lo difenderemo con la lotta. E che, state certi, continuerà a essere vigile per impedire lo sfregio del nostro Stretto”.
“A conclusione del corteo a piazza Duomo sono intervenuti vari rappresentanti delle realtà associative, partitiche, sindacali che hanno promosso il corteo ed è stata data lettura di un lungo elenco di personalità del mondo della società civile e della cultura che hanno voluto manifestare la loro vicinanza alla lotta no ponte”, spiegano i rappresentanti del coordinamento.
Le adesioni no ponte
- Agostino Vincenzo
2) Ainis Michele
3) Albanese Antonio
4. Andò Roberto
5. Borsellino Salvatore
6. Bruschetta Ninni
7. Calogero Francesco
8. De Magistris Luigi
9. Don Luigi Ciotti
10. Frassica Nino
11. Fresu Paolo
12. Germano Elio
13. Iacchetti Enzo
14. Impastato Giovanni con Casa Memoria
15. Incudine Mario
16. Lucano Mimmo
17. Manca Angela
18. Marchetti Maurizio
19. Moni Ovadia
20. Perna Tonino
21. Piff
22. Presti Antonio
23. Repici Fabio
24. Santoro Michele
25. Scalia Felice
26. Strada Cecilia
27. Terranova Nadia
28. Tozzi Mario
29. Vauro
30. Vendola Nichi
31. Zanotelli Alex
Con ogni probabilità per la questura e i lacchè di Salvini saranno stati 500 ..ahahahah
Se è vero, com’è vero, che in Calabria e Sicilia (e tante altre parti del sud Italia) le strade sono un ” colabrado” e nei centri abitati “i marciapiedi” sono un “optional”, non sarebbe più giusto fare questi interventi più essenziali? E per rimanere alle strade, moltissime, anche provinciali, sono prive di segnaletica orizzontale, che specie al buio sono essenziali per la sicurezza. A volte mi chiedo con rassegnazione: ma i politici, statisti alla Salvini, conoscono il territorio italiano che amministrano? E a piedi gli capita di camminare per Paesi e città?
Contestualmente al no ponte, perché non protestate anche per i prezzi assurdi delle navi per attraversare, io da residente a Messina non posso andare a prendermi un caffè a Reggio senza svenarmi. I soldi del ponte li userei per navi serie di collegamento appartenenti allo stato che effettua prezzi sostenibili per i residenti e fare concorrenza allo strapotere di chi ha il monopolio. Quindi sono a favore del ponte fin tanto che non ci sarà un servizio di navi con prezzi modici per noi residenti.
Vendola, Pif, Vauro…insomma tutta gente con la barca all’asciutto che fino a ieri neanche sapevano dov’era Messina…ma fatemi il piacere!