Il commento dell'autrice messinese sulla romanziera appena premiata dall'Accademia svedese
“Annie Ernaux. Annie Ernaux. Annie Ernaux! Scrittrice, donna, persona semplicemente meravigliosa. Che giorno di gioia”. Questo è il primo commento della scrittrice messinese Nadia Terranova alla notizia del Nobel per la letteratura 2022 assegnato all’autrice francese. Così si era espressa Ernaux sul romanzo “Addio fantasmi”: “La scrittura di Nadia Terranova sconvolge per la sua precisione e sensibilità”. E, dal 2018, con in confronto per la Repubblica e su YouTube, le due scrittrici hanno avviato un dialogo nel segno della sensibilità e dell’attenzione agli angoli più nascosti e profondi dell’esistenza.
“Grazie ai tuoi libri, Annie, ho imparato che bisogna accendere i riflettori sui lati oscuri della famiglia, su quelle verità non dette che generano vergogna. Senza vergogna non c’è letteratura”, ha rivelato Terranova alla stessa Ernaux. Ieri l’annuncio dell’Accademia svedese accende ancora di più i riflettori su romanzi come “Il posto”, “Gli anni”, “L’evento”, “Memoria di ragazza”, conosciuti in Italia grazie alla casa editrice “L’orma”.
La memoria come motore del loro immaginario, due scrittrici a confronto
Un Nobel assegnato per “il coraggio e l’acutezza clinica con cui ha svelato le radici, gli straniamenti e i vincoli collettivi della memoria personale”. E, in questo parallelo Ernaux/Terranova, una nata a Lillebonne, Normandia, e l’altra nella città dello Stretto, la memoria e la rielaborazione delle ferite interiori è il motore del loro immaginario.
Di recente, la scrittrice messinese ha vinto il Premio Vittorini con “Trema la notte”, pubblicato da Einaudi. In primo piano in forma di romanzo la storia di due personaggi che vivono il terremoto del 1908 a Messina e Reggio Calabria. Ama raccontare l’autrice: “Non si tratta solo di raccontare ciò che si conosce bene, che è fondamentale, ma di ripercorrere, risalire il fiume e fermarsi a guardare sponde mai esplorate prima. L’invenzione completa l’attività della memoria”.