Lo scorso 22 dicembre aveva rimesso le deleghe. Il testo integrale della lettera
FURCI. "L'Amministrazione comunale è giunta al capolinea". E' la sintesi della lettera con la quale questa mattina Alessandro Niosi si è dimesso da assessore. Lo scorso 22 dicembre aveva rimesso le deleghe (Pubblica istruzione, Cultura, protezione civile, Arredo urbano e Viabilità) nelle mani del sindaco. Era il preludio all'abbandono. Le remissione delle deleghe era giunta all'indomani di una forte presa di posizione della maggioranza con la quale, attraverso un documento, si sconfessava il sindaco, Sebastiano Foti. Nel mirino, le dichiarazioni secondo le quale il gruppo era a conoscenza della denuncia nei riguardi dei dipendenti, per la quale 65 impiegati risultano indagati.
LA LETTERA DI NIOSI:
Egr. Sig. Sindaco, grato per la fiducia che mi ha concesso conferendomi la prestigiosa nomina di Assessore di questo Comune, devo con mio grande rammarico rimettere nelle Sue mani la mia delega assessoriale, in quanto credo che si sia giunti al capolinea di una esperienza politica che non può più fornire un contributo esaustivo per la crescita del paese. Da almeno due anni a questa parte infatti, forti segnali di un naufragio collettivo hanno disgregato a poco a poco un progetto politico che aveva ben altri propositi e si strutturava su una base di principi solidi ed obiettivi lungimiranti. Stiamo vivendo purtroppo sulla nostra pelle e sulla pelle dei furcesi una fase politica che sta svilendo una intera comunità. Il mio non è un gesto di abbandono irresponsabile bensì un’amara presa di coscienza di una realtà ormai di palese disagio che è solo l’apice di un percorso contrassegnato da rivendicazioni e crisi politiche che il gruppo non è stato in grado di gestire con serenità. Personalmente in questi anni ho cercato sempre di tenermi lontano dai “tumulti di assestamento” e dai vari “mal di pancia”, dalle prese di posizione e dai periodi di prolungate “pause ingiustificate”, mantenendo sempre un atteggiamento discreto ed evitando le sterili polemiche. Sono sempre stato rispettosamente al mio posto, mettendomi a disposizione per il bene comune anche dopo un mio probabile “sacrificio strategico” programmato e soprattutto dopo certi comportamenti istintivi e poco maturi non condivisi. Ora penso però che sia arrivato il momento per dire basta.
In una fase in cui ogni piccolo Comune ha impegni sempre più gravosi e scadenze sempre più impellenti, Furci ha bisogno del lavoro unanime e compatto di tutti i soggetti protagonisti della vita amministrativa ed oggi credo fermamente che non vi siano più le condizioni affinché il nostro gruppo, così come si presenta allo stato attuale, possa fornire un contributo sostanziale. Inoltre, in un momento storico che necessita del pieno potenziale delle forze in campo, la mia situazione personale non mi permette di essere pienamente disponibile, infatti per motivi di lavoro e familiari non mi trovo più nelle condizioni per poter svolgere il mio servizio e servire in modo esaustivo questo paese. Il ruolo che mi è stato assegnato prevede un impegno notevole e quasi a tempo pieno, ma dovendo prestare servizio, per motivi professionali, anche fuori i confini regionali non ho la possibilità né il tempo necessario per dedicarmi con costanza ai problemi che quotidianamente devono essere affrontati. Quindi con la presente sono costretto a rassegnare le mie dimissioni irrevocabili dalla carica di Assessore Comunale. Colgo l’occasione per Augurare a Lei, agli Amministratori ed ai dipendenti buon lavoro e di poter svolgere il proprio compito con serenità e proficua collaborazione.