L'invito è giunto dopo che la maggioranza ha perso l'ultimo pezzo con le dimissioni del consigliere Tommaso Micalizzi (non surrogabile). L'esponente di opposizione: "Ecco i fallimenti di questa Amministrazione

ALI’ TERME. “Sindaco, dopo l’approvazione del bilancio, e delle spese per la gestione di questa estate, che sicuramente sarà sfarzosa visto che è quella che precede le elezioni, la invito a dare le sue dimissioni e a non aspettare l’umiliazione di perdere ulteriori pezzi di maggioranza. Sarebbe una scelta dignitosa che eviterebbe al paese il persistere di questa lunga agonia”. La richiesta al primo cittadino, Giuseppe Marino, è stata avanzata attraverso una lettera articolata dal consigliere di minoranza Nino Melato, all’indomani delle dimissioni da consigliere comunale dell’ex capogruppo di maggioranza Tommaso Micalizzi. Il posto rimarrà vacante in quanto dalla lista non si può più attingere. “La settimana scorsa – esordisce la missiva di Melato – il suo ex capogruppo Micalizzi, ha dato le dimissioni da consigliere comunale con dichiarazioni molto dure nei confronti dell’amministrazione che lei dovrebbe dirigere. Il gesto estremo di chi ritiene che non ci sia più alcuna speranza di rimediare ad un’esperienza politica fallimentare”.

Viene poi ricordato che “alcuni mesi orsono, ben tre consiglieri di maggioranza hanno costituito un nuovo gruppo consiliare prendendo le distanze e criticando aspramente l’operato della sua amministrazione con dichiarazioni che hanno ben riassunto quello che è stato il suo andazzo fallimentare. Sempre più ricorrenti – chiosa Melato – sono le voci dei suoi scontri con il presidente del Consiglio comunale, Lorenzo Grasso, che di fatto ha tenuto le redini dell’amministrazione in questi anni tanto da essere considerato il sindaco emerito”. Si passa poi alla parte amministrativa della lettera. “Nell’elenco dei Comuni che hanno ricevuto contributi nel Masterplan della Città metropolitana di Messina (ai comuni della fascia jonica sono state finanziate opere per ben 10 milioni di euro) – sbotta Melato – non risultiamo neppure tra gli esclusi per il semplice motivo che non abbiamo neanche partecipato. I problemi e le opportunità che si sono presentati in questi anni non sono stati da lei minimamente affrontati”.

Viene sciorinato un elenco quasi si scorressero i grani di un Rosario: “Lo svincolo autostradale – incalza Melato – si è rivelato un bluff. I lavori di messa in sicurezza del torrente Mastro Guglielmo si sono arenati. Non c’è stato nessun interessamento da parte sua, sindaco (che invece avrebbe potuto dare un notevole contributo, vista anche la sua esperienza in materia) nei confronti delle problematiche affrontate dal gruppo che ha acquistato le terme Granata-Cassibile. Il progetto di Mollerino si è arenato negli scaffali degli uffici comunali ed anche in questo caso una Amministrazione accorta avrebbe fatto di tutto per la nascita di un importante polo turistico.

Il piano regolatore generale, che avrebbe dovuto essere uno strumento condiviso dalla cittadinanza e votato allo sviluppo economico e turistico è secretato nelle stanze oscure del palazzo e somiglia ad una scacchiera su cui sono state collocate le varie zone edificabili o meno senza tenere conto delle reali necessità del paese. Lei – conclude l’esponente di opposizione – non ha tenuto assolutamente in conto le dichiarazioni della minoranza che ha evidenziato numerosi errori di rappresentazione e il non rispetto delle direttive date a suo tempo dal Consigliocomunale”.

C. Casp.