Messina. Lettera aperta al Presidente della Repubblica, ai ministri ed a tutti i deputati e senatori
Riceviamo e pubblichiamo:
MESSINA – “Sono amministratore del gruppo su facebook che si chiama ‘immunodepressi tutela contro coronavirus’ formato da migliaia di lavoratori fragili. Ho creato questo gruppo 2 anni fa per chiedere le tutele per i lavoratori fragili. Tra varie proroghe il Governo ha assicurato le tutele fino al 31 marzo 2022. Purtroppo nel decreto del 24 marzo 2022 è stata prevista solo la sorveglianza sanitaria eccezionale. In sede di conversione le tutele sono state prorogate per poco più di un mese e dal 30 giugno 2022 i lavoratori fragili sono rimasti nuovamente senza tutele nonostante il covid continui a circolare. Per di più la cessazione del divieto dell’uso delle mascherine, rende l’andare a lavorare senza alcuna tutela ancora più rischioso.
L’ennesima delusione
Per tale motivo con il mio gruppo stiamo inviando una lettera aperta al Presidente della Repubblica, ai ministri ed a tutti i deputati e senatori. L’ennesima delusione per noi è stata il vedere che nemmeno nel decreto legge “Aiuti Bis” il Governo abbia previsto alcuna tutela nonostante il ministro Orlando si fosse impegnato a prorogare le tutele. Purtroppo solo pochi deputati e senatori si stanno interessando al problema come Massimiliano De Toma e Matteo Dall’Osso che quasi quotidianamente si alzano per chiedere le tutele per i lavoratori fragili. Per di più il ministro Andrea Orlando, nel giustificarsi relativamente alle mancate tutele dei lavoratori fragili, ha postato un post su facebook che poche ore dopo ha modificato e non riusciamo a capire quale sia la reale motivazione, anche se, a prescindere, le tutele dei lavoratori fragili dovrebbero essere prioritarie su tutto per lo Stato. Tra noi ci sono malati oncologici, trapiantati, immunodepressi… quindi tutti lavoratori a rischio per gravi malattie e chiediamo solo di essere tutelati e di non dover scegliere tra salute e lavoro. Ci chiediamo quale sia la verità del perché le tutele non siano state prorogate”. Daniela Briuglia