Attualmente il servizio viene offerto dal lunedì al venerdi fino alle 14 e martedì e giovedì fino alle 17. Chiesta l'apertura vincolata allo sbarco delle navi
Sono diversi i servizi da migliorare per rendere la città davvero a portata di crocierista. Sicuramente ha un valore importante la possibilità per chi sbarca, e non prenota l’escursione organizzata, di ottenere le informazioni che cerca sulla città. Sempre. Ed è proprio il sempre che merita un approfondimento. L’Ufficio Turismo della Provincia, ad esempio, è aperto secondo orari d’ufficio, ovvero di mattina fino alle 14 e di pomeriggio fino alle 17, solo il martedì ed il giovedì, rendendo di fatto il servizio monco. In tal senso è stata presentata dal consigliere provinciale dell’Udc, Matteo Francilia, una nota rivolta al presidente della Provincia regionale, Nanni Ricevuto ed al dirigente dell’Unità dirigenziale “Turismo” Francesco Alibrandi, affinché si facciano carico di migliorare i servizi prestati ai turisti dall’Ente peloritano.
Francilia mette in evidenza che l’Ufficio Turismo, ospitato al piano terra di Palazzo dei Leoni, debba essere aperto tutti i giorni, festivi compresi, dalle 8 alle 20, o quanto meno che gli orari siano coincidenti con l’arrivo e la partenza delle navi da crociera e che il personale impiegato parli in modo corrente almeno l’inglese. Tutto ciò ha lo scopo di permettere un reale servizio a tutti i crocieristi che con passione crescente visitano il capoluogo dello Stretto.
«È chiaro – incalza l’esponente centrista – che sarebbe opportuno predisporre gli orari di apertura dell’Ufficio Turismo 7 giorni su 7 con turni dalle 8 alle 20, giorni festivi inclusi, non perché si voglia male al personale dipendente, ma perché gli attracchi delle crociere avvengono in quasi tutti i giorni della settimana e, spesso, i crocieristi rimangono in città o solo di mattina o solo nel pomeriggio. Ecco perché non è possibile che l’Ufficio Turismo sia aperto solo in concomitanza degli orari di apertura dell’Ente. Sono convinto che una migliore e più puntuale accoglienza potrebbe notevolmente migliorare l’attrattività di tutto il territorio provinciale agli occhi di un potenziale viaggiatore grazie al passaparola positivo che ne deriverebbe».
I costi per la Provincia sarebbero irrisori: disponendo già sia dei locali, sia delle professionalità, sia del materiale informativo si tratterebbe solo di rendere più efficiente il servizio. Chiesta anche l’assunzione di provvedimenti per la mancata apposizione della segnaletica relativa ai siti di interesse di competenza provinciale e, specificatamente, di quella afferente il Museo provinciale di arte contemporanea “Lucio Barbera”, il quale ospita opere d’arte di grande interesse e pregio.
MA QUANTO INTERESSE POLITICO SUSCITA IL TURISMO! Magari proporrà anche l’assunzione diretta di adeguato personale che parli correntemente la lingua Inglese perchè sembra, si evince dalle sue parole,che quello attualmente preposto non ne sia capace.
Francilia, lei e il suo partito (ed anche gli altri pseudo politici degli altri gruppi), dedicatevi alle problematiche serie della città: riduzione degli sprechi nel settore pubblico, occupazione, degrado, inquinamento, ecc.
Invece di migliorare i servizi ai croceristi, migliorate le condizioni di vivibilità di chi ora non ha niente per sè e la propria famiglia.
Ma le mie sono solo parole che entrano da un orecchio ed escono dall’altro con la stessa velocità di un proiettile.
Potremmo metterci alcuni dei pagliacci già usati con successo.
Almeno per far vedere che si vuol suscitare una risata di proposito
MAI stato così d’accordo sul punto delle assunzioni….
E poi il sig. Francilia di cosa si meraviglia…siamo a Messina ad accogliere i crocieristi ci pensano i pagliacci…
Bene assumere personale con competenze linguistiche… possibilmente i soliti amici ed amiche delle combriccole politiche!!
In tutte le città del mondo, italiane e persino siciliane gli uffici turistici rispondono alle esigenze dei turisti…chissà perchè a Messina anche le cose più ovvie e scontate diventano complicate…persino l’insegna di questo ufficio “turistico” è stato realizzato SOLTANTO in lingua italiana..
@flavia
sono d’accordo con Lei e mi complimento perchè il Suo commento è sensato,diverso dagli altri che cercano il “marcio”ovunque. Per tenere aperti gli uffici basterebbe una turnazione,e sicuramente tra gli impiegati ci sarà chi conosce un minimo di inglese;se così non fosse, si potrebbe ricorrere all’utilizzazione ” a tempo” di studenti o giovani diplomati disoccupati:nella città degli sprechi,sarebbe una spesa minima e utile.Si potrebbe destinare a questo scopo gli aumenti che,almeno a parole, i dipendenti della Provincia non vogliono