A gestire la procedura la dottoressa Francesca Levatino. Il Comune dovrà restituire tutte le somme versate alla Futura nonostante lo stato di insolvenza
Era il 19 ottobre del 2011 quando la II sezione del Tribunale del lavoro di Messina dichiarava lo stato di insolvenza della Futura. Un passaggio cruciale nella lunga querelle che ha visto contrapposti lavoratori, Comune e dirigenti della Cooperativa. Nei mesi successivi alla decisione dei giudici, la situazione non è però migliorata. La svolta sarebbe dovuta arrivare entro il 24 marzo 2011, giorno in cui, come più volte ricordato dai lavoratori e dalla Fp Cgil, il sindaco aveva promesso il pagamento di tutte le spettanze arretrate. La data però non è stata rispettata. Nei giorni a seguire nuove proteste dei dipendenti, fino al presidio della scorsa settimana di fronte i cancelli di palazzo Zanca. Nel frattempo però sul fronte procedurale la questione è andata avanti. Lo stato d’insolvenza, ovvero l’impossibilità di onorare con regolarità il pagamento di spettanze e obbligazioni, costituisce infatti un presupposto per l’avvio della procedura di liquidazione coatta amministrativa. Esattamente quella che avverrà per la Futura. Lo scorso 20 aprile, infatti, l’assessore Venturi ha decretato la liquidazione coatta della Cooperativa, affidando a Francesca Levatino l’incarico di commissario liquidatore. Secondo quanto previsto, tale procedura si concluderà con la cancellazione della Cooperativa stessa dal registro delle imprese. Il decreto sarà impugnabile di fronte al Tar entro 60 giorni dalla notifica o si potrà presentare ricorso straordinario al Presidente della regione entro 120 giorni.
Per palazzo Zanca si preannunciano tempi piuttosto duri. La “commissaria”, che nell’ambito della procedura di liquidazione assume a tutti gli effetti il ruolo di ufficiale giudiziario, avrebbe già incontrato la presidente della Futura, Natalina Liotta (cognata del consigliere comunale Carmelo Conti), per poter avere un quadro ben preciso della situazione. Al momento, infatti, il Comune risulta essere indietro di soli due mesi nel pagamento delle fatture alle Cooperativa, ma i lavoratori, i cui stipendi dovrebbero essere pagati con le somme “girate” da palazzo Zanca, sono indietro in alcuni casi di quattro, in altri di cinque o addirittura di sei mesi. Cifre cui si aggiungono anche quelle del Tfr. Un generale stato di incertezza, cui si contrappone un’unica sicurezza: la dott.ssa Levatino, infatti, chiederà al Comune la restituzione di tutte le somme versate alla Futura nonostante il dichiarato stato di insolvenza. Condizione quest’ultima che avrebbe invece dovuto spingere palazzo Zanca a chiudere i rubinetti.
Finalmente per merito di TEMPOSTRETTO, giornale libero che non ha padrini politici, i messinesi sono a conoscenza del legame tra una cooperativa sociale e la politica nostrana,il famoso voto di scambio, in questo caso finito malissimo, la FUTURA e il consigliere comunale CARMELO CONTI di FORZA AZZURRI,quindi un berlusconiano di ferro. La lista FORZA AZZURRI totalizzò 4793 preferenze, gli ingenui ultras di quello che fu il CAIMANO, oggi senza denti, misero le ali a due sconosciuti, Peppe Chiarella con 651 preferenze,e il nostro Conti con 356 voti, solo il 7,42% della lista. Quindi per la prima volta abbiamo la possibilità di misurare la forza elettorale di chi fa parte del vasto sistema di potere messinese, nel nostro caso una Cooperativa Sociale; la FUTURA valeva 356 voti.Chi prenderà il suo posto? Nelle prossime puntate valuteremo le altre cooperative.