Il movimento esprime soddisfazione per la nomina al vertice della futura Messinaservizi e nel contempo ribadisce il sostegno ai due ex amministratori per i quali la procura ha chiesto il rinvio a giudizio
“La città assiste ad un altro passo di cambiamento e rinnovamento nel settore dei rifiuti, con la nascita della nuova società Messina Servizi Bene Comune e la nomina dell'amministratore unico Beniamino Ginatempo– si legge nella nota di Cambiamo Messina dal basso- Ginatempo, uomo di grande spessore culturale e umano, ha già dimostrato con la storia di una vita qual è il suo orizzonte politico in tema di rifiuti, lotta alle mafie e alle speculazioni e salvaguardia dell'ambiente. Per questo, desideriamo augurare a Ginatempo di essere un pezzo importante della storia di cambiamento, dal basso, di questa città.
Il movimento esprime quindi soddisfazione per la scelta operata dall’amministrazione in sintonia con la linea politica finora portata avanti anche dall’assessore Ialacqua in tema di Rifiuti Zero. Ginatempo infatti è vicino al mondo di Legambiente e CMdB.
Il movimento inoltra coglie l’occasione per ribadire il plauso a Ciacci e Rossi, ex commissario liquidatore ed ex consulente di Messinambiente per i quali la procura ha chiesto il rinvio a giudizio relativamente alla vicenda dell’incarico alla Re-sources. L’udienza è stata rinviata all’ 8 maggio perché Rossi ha chiesto di essere sentito.
In attesa di conoscere ciò che deciderà la GUP Maria Vermiglio CMdB ritorna a parlare delle eredità del passato: “sgomenta la differenza di attenzione che la politica ha voluto rivolgere agli aspetti procedurali della gestione di Messinambiente, piuttosto che all'azione amministrativa che i due esperti stavano portando avanti. L'amministrazione Accorinti, insediata nell' estate del 2013, si era trovata a gestire un'eredità drammatica. Il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti praticamente inesistente, affidato a una società pesantemente indebitata, dai mezzi antiquati e fatiscenti, diretta da un management privo di reali competenze e tuttavia fin troppo ben pagato. E' stato quasi naturale e doveroso rivolgersi a due tecnici di riconosciuta esperienza a livello nazionale e internazionale come Ciacci e Rossi. Durante la loro permanenza alla guida di Messinambiente era stata posta in essere una scrupolosa riorganizzazione dell'azienda. Un'attività di questo genere, per la quale la nostra città non è mai stata abbastanza grata ad Alessio Ciacci e Raphael Rossi, ha messo in discussione interessi consolidati e una storica inerzia, sulla quale mai alcuni esponenti dell'attuale opposizione – così attenti e scrupolosi censori di tutte le azioni dell'amministrazione Accorinti – si erano soffermati con la necessaria attenzione”.