Papardo, il dg Vullo alla Uil: "Nessuna irregolarità nelle selezioni per gli incarichi"

Papardo, il dg Vullo alla Uil: “Nessuna irregolarità nelle selezioni per gli incarichi”

Rosaria Brancato

Papardo, il dg Vullo alla Uil: “Nessuna irregolarità nelle selezioni per gli incarichi”

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mercoledì 04 Febbraio 2015 - 23:02

"Le selezioni per le Posizioni organizzative non erano un concorso pubblico ma un'opzione che abbiamo voluto per dare più spazio al merito". Così il dg del Papardo Michele Vullo replica alla Uil che ha espresso perplessità per la nomina, nella Commissione esaminatrice di un componente del Collegio Ipasvi che ha valutato sette colleghi del direttivo. Replica anche 'Ipasvi: "Assoluta imparzialità".

In seguito alle perplessità espresse dalla UilFpl in merito alle procedure adottate per la selezione delle Posizioni organizzative al Papardocolloqui che si sono svolti il 12, 13 e 14 gennaio, ed alla nomina in seno alla Commissione esaminatrice di un componente del Collegio Ipasvi (vedi articolo allegato) si registrano le repliche sia del direttore generale dell’azienda sanitaria Michele Vullo che del presidente Ipasvi Salvatore Feliciotto.

Il Dg del Papardo nulla dice in merito alla presenza di un esponente dell’Ipasvi in commissione, evidenziata dai sindacalisti della Uil Calapai e Celona, ma si sofferma sulla normativa che riguarda le Posizioni organizzative, introdotte nel Comparto Sanità dal CCNL 1998/2001 del 7 aprile 1999.

“Le Posizioni organizzative- si legge nella replica di Vullo- sono caratterizzate dall’espletamento di un incarico temporaneo per una posizione di lavoro richiedente lo svolgimento di funzioni direttive di particolare complessità o di attività altamente specializzate, di elevata autonomia ed esperienza”. L’art. 21 che disciplina l’affidamento di tali incarichi, prevede siano la aziende a formulare in via preventiva i criteri generali per conferire gli incarichi relativi alle Posizioni organizzative e che nel farlo tengano conto della natura e caratteristiche dei programmi da realizzare, dei requisiti culturali posseduti, delle attitudini e della capacità professionale ed esperienza acquisite dal personale.

“Risulta evidente- spiega il Dg Vullo- che non si tratta di un posto da occupare attraverso un pubblico concorso, ma di una posizione da conferire da parte dell’amministrazione con formale atto di nomina.La scelta operata dalla direzione dell’AOOR Papardo Piemonte di un percorso di verifica delle competenze è da considerarsi un’opzione per una valutazione di maggior merito”. Il Dg sottolinea quindi come l’azienda non sia obbligata ad una selezione formale, ma la decisione adottata dal Papardo sia stata un di più voluto esclusivamente per verificare il merito e le competenze. “Riteniamo utile pubblicare tutti i verbali ad oggi redatti dalla commissione, sottolineando che rumors mediatici, possono essere considerati solo un tentativo di impedire percorsi di selezione trasparente e verificabile”. Nel ricordare che si tratta quindi di nomine fiduciarie (che tra l’altro, aggiungiamo, prevedono anche un compenso economico) e pertanto il direttore generale non è tenuto ad una selezione, Vullo conclude: “alla luce delle attuali polemiche, deciderò se procedere con la verifica delle competenze attraverso la commissione, come nel caso delle posizioni organizzative o, nominare i futuri coordinatori esclusivamente attraverso colloquio col Direttore Generale”.

Sulla vicenda interviene anche il presidente del Collegio Ipasvi Salvatore Feliciotto, dal momento che la Uil ha sottolineato l’inopportunità del fatto che un componente del Collegio sia parte della Commissione esaminatrice ed abbia anche valutato 7 componenti del direttivo stesso. A rassicurare sull’imparzialità delle decisioni è Feliciotto che scrive a proposito della presenza di un Consigliere del Collegio Ipasvi in seno alla Commissione esaminatrice: “tengo a precisare che è stato mantenuto un atteggiamento di assoluta imparzialità e che il Componente era insediato in ottemperanza alla DDG n°382 del 23 dicembre 2014 (ndr. Delibera del direttore generale). Inoltre faccio presente che il Collegio Ipasvi non è un organo politico né sindacale, ma in analogia a quanto accade per altre associazioni di categoria (ordine dei medici, avvocati, ingegneri) impronta tutte le attività a squisita tutela di tutti gli associati, come di fatto accaduto: queste prove selettive sono state gestite a porte aperte in maniera che gli astanti potessero rendersi conto sulla correttezza dei comportamenti adottati nonché delle competenze possedute dagli esaminandi”.

Feliciotto si dice poi stupito del fatto che la Uil abbia deciso di esporre i dubbi a selezione conclusa e non nella fase precedente e che comunque queste perplessità le avrebbe dovute comunicare agli organi competenti prima delle selezioni.

“Ulteriore meraviglia riveste il fatto che solo questo sindacato- continua Feliciotto-attacchi l’Ipasvi senza tenere conto del fatto che i risultati di tale selezione sono il frutto di deduzioni ponderate di tutta la Commissione e non del singolo: si capisce che nel momento in cui si va al rinnovo della RSU si possa tentare qualsiasi escamotage per acquisire facili consensi ma quello a cui assistiamo ha il vago sapore della bassa demagogia” (ndr- va da sé che il ragionamento sul rinnovo RSU vale per tutte le organizzazioni sindacali e quindi Cgil, Cisl e Uil).

Mentre l’Ipasvi si rivolge ai legali per valutare se da parte della Uil ci sia stata diffamazione a mezzo stampa invita l’azienda a rendere pubblici i verbali delle selezioni.

Se è giù scontro a prove fatte non osiamo immaginare cosa accadrà al momento della pubblicazione dei nomi di quanti hanno ottenuto l’incarico: fioccheranno ricorsi, denunce, segnalazioni e polemiche.

Intanto questa mattina sarà la volta della nuova protesta del Comitato Aurora contro la chiusura del punto nascita al Papardo. Ipotesi questa già verificatasi in estate, tramontata a settembre e rispolverata con il nuovo piano di riordino che Vullo ha portato all’attenzione della Borsellino.

Rosaria Brancato

2 commenti

  1. Una volta, esistevano i funzionari respo0nsabili di unità operativa (semplice se una solo unità, complessa se due, di staff se tre o più?. Adesso la P.O. viene data agli amici, senza più curarsi del reale carico di lavoro.
    Al comune di Milan, per esempio, Pisapia l’ha concessa a tutti i funzionari della CGIL, per potere, in santa pace, assumere dirigenti ed esperti esterni a 500.000 euro l’anno cadauno.
    George

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  2. Una volta, esistevano i funzionari respo0nsabili di unità operativa (semplice se una solo unità, complessa se due, di staff se tre o più?. Adesso la P.O. viene data agli amici, senza più curarsi del reale carico di lavoro.
    Al comune di Milan, per esempio, Pisapia l’ha concessa a tutti i funzionari della CGIL, per potere, in santa pace, assumere dirigenti ed esperti esterni a 500.000 euro l’anno cadauno.
    George

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