Non aprite quella porta: quando l'inquilino non c'è il censimento comunale s'allontana

Non aprite quella porta: quando l’inquilino non c’è il censimento comunale s’allontana

Marco Olivieri

Non aprite quella porta: quando l’inquilino non c’è il censimento comunale s’allontana

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martedì 20 Giugno 2023 - 08:00

Su 1324 alloggi, fa sapere Patrimonio Messina Spa, in un terzo degli immobili non si è potuto eseguire il sopralluogo perché chi vive lì non si fa trovare

MESSINA – O non si fanno trovare o non aprono le porte della loro abitazione. Il censimento degli immobili comunali procede a rilento perché alcuni inquilini non collaborano. Il presidente di Patrimonio Messina Spa, Maurizio Cacace (nella foto in basso), dichiara a Tempostretto: “Si tratta di 1324 alloggi divisi in 15 lotti. Abbiamo assegnato l’incarico a 15 tecnici – uno per ogni lotto – per la predisposizione di schede inventariali aggiornate su ogni immobile. Allo stato attuale hanno consegnato in quattro ma la documentazione non è completa, posto che per un terzo degli immobili non si è potuto eseguire il sopralluogo“.

Si tratta di un progetto che era stato da noi annunciato nell’aprile 2022 dal precedente presidente, Roberto Cicala, oggi assessore. I lavori, avviati dal 30 marzo 2022, mirano alla creazione di fascicoli degli immobili dell’Erp, Edilizia residenziale pubblica, appartenenti al Comune. Chiarisce il nuovo presidente: “Il ritardo nella predisposizione delle schede dipende dalle difficoltà di esecuzione dei sopralluoghi per irreperibilità di alcuni inquilini – circa un terzo dell’intero – e pertanto, per gli elaborati già consegnati, si è provveduto a inviare una comunicazione agli assegnatari assenti. Una comunicazione diretta a richiedere una fattiva collaborazione per un imminente sopralluogo. Quanto agli altri lotti, una volta consegnati gli elaborati, si procederà come per quelli già consegnati”.

La necessità di aiutare chi è in difficoltà

L’avvocato Cacace confida “nel buon senso degli assegnatari, escludendo così il coinvolgimento della polizia municipale”. Quello sarebbe il rimedio estremo e si farà di tutto per evitarlo. Tuttavia, la priorità è che quest’operazione si compia. Come abbiamo più volte evidenziato, occorre sapere con certezza qual è il patrimonio comunale di cui si può disporre. Unico mezzo per aiutare chi è in difficoltà. Senza giustizia sociale e senza diritti, non esistono nemmeno doveri e senso della comunità.

Conoscere la situazione – chi ha diritto a occupare quella casa e lo stato degli stabili – è fondamentale in un territorio che vive una così significativa emergenza sociale e abitativa.

Le zone

Per la realizzazione dei fascicoli, si è impegnata la somma complessiva di €. 169.604,40, comprensiva di Iva al 22 per cento.

L’operazione coinvolge molte zone della città: Altolia, Camaro S. Paolo, Santa Lucia sopra Contesse – Case Arcobaleno, via Parini, Matteotti, Larderia, Zafferia, Tremestieri, Villaggio Aldisio, Faro Superiore, Ogliastri, Villaggio svizzero, Pace, Minissale, Salice, Gravitelli, Montepiselli, Mangialupi, Gesso, Contrada Fornace (Case Volano) a Santa Lucia sopra Contesse.

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Un commento

  1. Ma secondo Lor signori, un cittadino dovrebbe fare entrare in casa propria degli sconosciuti, solo perché ben vestiti e con un tesserino? Ma dico, li leggete i giornali, li seguite i TG? Striscia la notizia? Quanti raggiri e inganni vengono perpetrati ai danni delle persone? Io cittadino, non sono tenuto a fare entrare nemmeno i carabinieri! Primo perché potrebbero essere falsi carabinieri travestiti. Secondo, perché possono entrare solo con l’autorizzazione del Magistrato. Quindi, siccome il Comune ha tutti i miei dati: nome, cognome, codice fiscale, data di nascita, residenza, ecc. mi si contatti per posta e poi, telematicamente, o su appuntamento in loco (senza fila!!!!) esibisco tutta la documentazione che devo esibire. Ma no che estranei vengono a casa mia, che non è né un luogo pubblico, né un luogo privato aperto al pubblico! Al limite, previ accordi e verifiche di sicurezza, si può concordare un appuntamento a casa mia, ma ti dico io quando puoi venire! Non visite a sorpresa! A casa mia, le visite a sorpresa, non sono accettate! Punto. Uno in un periodo, può avere pure beghe da risolvere. Salute, lavoro, ecc.
    P.S. Anche se non entrano in casa, ma restano sul portico, io non do a sconosciuti informazioni su di me e sulla mia casa. E faccio non bene, benissimo! Anche il sito della Polizia di Stato, se ricordo bene, consiglia di fare altrettanto, non dire mai cosa si fa a nessuno. Quindi, il Comune, metta al primo posto la Sicurezza delle persone. Poi viene il resto! E infine, chiarire in sintesi gli scopi di questo censimento. Perché? Ma in poche parole, non svariate pagine, per cui poi non si capisce il vero scopo.

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