Il meglio in video di Tempostretto tv dal 20 al 25 marzo: quando "parlano" le immagini
montaggio di Silvia De Domenico, riprese di Matteo Arrigo e Silvia De Domenico
MESSINA – Ecco il meglio in video di Tempostretto tv dal 20 al 25 marzo. Abbiamo cominciato la settimana con i “disagi per i residenti e calo del fatturato per i commercianti” nelle zone di Pace e Paradiso. Si tratta del bilancio dei primi sei mesi di chiusura dei parcheggi danneggiati dall’erosione costiera sulla litoranea. Ma non solo problemi ma anche sogni e progetti, pur nelle difficoltà quotidiane: il “Giardino dei nonni” a Curcuraci, raccontato dalla videomaker Silvia De Domenico. Sorgerà su una collinetta del villaggio e sarà dedicato a persone anziane affette da demenza e malattia di Alzheimer. Il centro diurno per persone fragili è un’idea della dottoressa Tina Palmisano, portata avanti con l’associazione MenteCorpo.
Dal “Giardino dei nonni” al carcere non visto solo sul piano della detenzione. Ma anzi nel segno dei valori, spesso dimenticati, dell’articolo 27 della Costituzione sulla funzione rieducativa della pena. Come scrive la collega Alessandra Serio, “si allarga la famiglia del teatro: il progetto di D’aRteventi di Daniela Ursino che porta il teatro dentro la struttura carceraria di Gazzi ormai da anni. Anzi, quella che era una compagnia teatrale si è ormai trasformata nella “famiglia” del Piccolo Shakesperare. Per l’ultimo spettacolo, il San Giovanni decollato di Nino Martoglio, intorno ai detenuti protagonisti sul palco si è mossa quella che è ormai una vera e propria comunità composta anche dalle studentesse universitarie di “Liberi di essere liberi”, gli scout Agesci, gli studenti dell’Ernesto Basile. Un racconto in video di Matteo Arrigo.
Ma abbiamo messo in risalto per immagini pure i problemi d’infermieri e Oss al Policlinico. E, in questo caso, una prima risposta si è ottenuta subito. Ma non solo situazioni critiche nel quotidiano. C’è la memoria delle vittime antimafia, come ogni 21 marzo ma con idee e iniziative che non si fermano quel giorno, nel servizio su un terreno confiscato a Mili Marina, oggi gestito dall’associazione Anymore, con il progetto “Icaros”.
Ancora coraggio, dignità, forza nelle parole di Sara Borij, in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico. Si tratta di una studentessa iraniana “adottata” dall’Università degli Studi di Messina solo da sei mesi. È arrivata qui con il marito e ha subito amato la città e i colleghi conosciuti in ateneo. Ai microfoni di Tempostretto, sempre per il nuovo anno accademico, la ministra Bernini e il rettore Cuzzocrea.
L’apertura verso il mondo nasce anche “con le giornate del Fai e Messina risponde presente con un vero gioiello storico-culturale, il MuMe”, scrive Giuseppe Fontana. Nelle interviste in video, la passione e l’entusiasmo dei tanti studenti nello scoprire la bellezza, spesso non valorizzata, di Messina.
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