Nella nuova programmazione del direttore Orazio Micali una serie di eventi e iniziative per ampliare l'offerta del Museo
Mostre, esposizioni, eventi. La seconda voce nella programmazione del Museo regionale di Messina, targata Orazio Micali, è la valorizzazione. Cioè creare un’offerta che vada oltre e porti i visitatori a vedere nel Museo un luogo in cui tornare non solo per il suo immenso e prezioso patrimonio, ma anche per la varietà di appuntamenti che offre.
Anche in questo caso, ha sottolineato Micali durante la conferenza stampa al Teatro Vittorio Emanuele, tutto con risorse extra da reperire, con sponsor e un’azione di rete che spera si possa fare con il territorio, gli Enti, le Istituzioni, le associazioni e tutti coloro i quali hanno amore globale nei confronti della città. Anche perché, secondo quanto prevede l’ultima legge regionale in materia di finanziamenti, al Museo di Messina quest’anno toccano 1.500 euro da destinare a mostre ed esposizioni. Una cifra insufficiente per qualsiasi tipo di programmazione degna di questo nome. Dunque si parte anche in questo caso con una prospettiva diversa.
È allo studio un programma di mostre da tenere nel corso dei prossimi anni. Si partirà con tre mostre con temi, dimensioni, caratteristiche e finalità coerenti con gli obiettivi di crescita delle politiche culturali e di incremento del potenziale turistico del territorio. Il primo obiettivo di mostra è fissato per la primavera 2021.
Esposizioni
Si svolgeranno con cadenza più o meno bimestrale e riguarderanno il patrimonio culturale custodito nei depositi e negli archivi del museo. Opere e soprattutto materiale archivistico di grandissimo valore che potrà essere portato alla conoscenza della cittadinanza, ma anche di turisti e visitatori, attraverso programmi di esposizione organizzati in finestre tematiche. Ciascuna esposizione sarà visitabile per quattro/sei settimane prima di lasciare spazio alla successiva. Le prime sei finestre riguarderanno e accompagneranno il 111° anno dal terremoto del 1908. La data di apertura della prima esposizione è programmata per domenica 8 dicembre 2019.
Eventi
La manifestazione dello scorso 15 agosto sarà ripetuta anche negli anni a seguire, migliorando l’offerta di eventi collegati alla serata e incrementando la partecipazione del pubblico, nei limiti concessi dalle dimensioni e dalle norme di sicurezza per i luoghi pubblici.
Una settimana per Caravaggio
Si svolgerà annualmente nella settimana del giorno 29 settembre in cui ricorre la nascita di Michelangelo Merisi da Caravaggio.Primo appuntamento 28 settembre – 4 ottobre2020. Le aperture serali saranno accompagnate da eventi musicali e recitativi, aperitivi, performance teatrali, proiezioni, letture e lezioni di esperti sulla vita e le opere di Caravaggio.
Estate al museo
Sarà caratterizzata da eventi musicali, canori e spettacoli che il museo intende promuovere in spazi esterni dedicati. Per gli eventi finanziati dalla Regione siciliana o interamente sponsorizzati l’accesso al pubblico sarà gratuito fino alla capienza massima dei posti, comunque non superiore a duecento. Potranno essere svolti anche eventi organizzati da soggetti privati, soggetti a concessione d’uso.
Aperture serali
Si svolgeranno una volta al mese, tra novembre e il mese di maggio dell’anno successivo. Per la prima occorrenza si ipotizza l’avvio a gennaio 2020.
L’apertura serale avverrà tra le ore 19:00 e le ore 22:00. Un evento per mezzo del quale si promuove l’incontro tra le arti all’interno del museo, nelle sale espositive di volta in volta interessate dalla forma espressiva.
Il 29 dicembre
Il 29 dicembre per Messina è la data simbolo della solidarietà. E’ l’indomani del terremoto, è il giorno dell’aiuto incondizionato davanti a un quadro di immenso di dolore. Il Museo ha deciso che da quest’anno il 29 dicembre è il giorno in cui la città potrà condividere il senso e il bisogno di solidarietà con persone meno fortunate, tante persone che quotidianamente riempiono i luoghi in cui abitiamo senza essere visibili, rimanendo ai margini.
In accordo con la Curia arcivescovile, la Caritas diocesana e la generosità filantropica di privati si svolgerà un pranzo con i poveri nel nostro museo.Famiglie, imprese, aziende, cittadini, ciascuno potrà sostenere e partecipare all’iniziativa e adottare il pranzo per un povero. Per farlo sarà sufficiente effettuare un bonifico bancario di €50,00 sul conto corrente, con IBAN che sarà comunicato prossimamente. Si punta a raccogliere 5 mila euro perché il numero massimo di persone ammesse al pranzo non potrà essere superiore a cento unità. Il pranzo sarà anticipato dalla visita al museo.
Un ciclo di proiezioni
Il 10 novembre prossimo, alle ore 11 presso il cinema Apollo di Messina, via Cesare Battisti, si svolgerà la prima di un ciclo di proiezioni riguardanti Arti, Storia e Tradizioni della Sicilia. Il programma denominato MOVIEMUME vedrà la proiezione di documentari e filmati di grande valore storico e testimoniale, che portano firme come quella di Vittorio De Seta e di Salvo Cuccia. Dieci appuntamenti quindicinali oltre la data di presentazione del 10 novembre nel corso della quale sarà proiettato Oltre Selinunte, un omaggio a Vincenzo e Sebastiano Tusa. Un film documentario di 56’ girato da Salvo Cuccia nel 2006.L’accesso all’intero ciclo delle proiezioni sarà possibile, a chi ne faccia richiesta e fino a un massimo di centoventi, con l’acquisto di due biglietti ordinari di accesso al museo ai quali sarà associato un omaggio all’intero ciclo di proiezioni.
MuseoCittàMuseo
Il museo di Messina custodisce parte del patrimonio culturale e artistico salvato dal terremoto del 1908 e dalla distruzione tombale che ne seguì. Parte di quel patrimonio è costituito da apparati architettonici monumentali: colonne, capitelli, trabeazioni, lapidi, stemmi, rivestimenti. Oggi si trovano accatastati su un’area a cielo aperto che contorna gli edifici del nuovo museo.
In recenti incontri con l’Amministrazione comunale e con il Dipartimento di ingegneria di UniME è stata ragionata, in via preliminare, l’ipotesi di individuare tra le cataste all’esterno del museo quegli apparati architettonici con caratteristiche, consistenze e condizioni di conservazione materiale e strutturale tali da poter essere oggetto di un progetto di riconfigurazione statica e formale e trasferimento in specifici spazi urbani, in base a stretta relazione di prossimità con l’edificio o il contesto di provenienza che esisteva all’alba del 1908. Un’azione complessivamente volta a ricostruire la continuità tra la città preterremoto e l’attuale, a introdurre nella vita di tutti i giorni la conoscenza e la cura della memoria, a incrementare la componente monumentale della città intorno a identità urbane ormai sconosciute agli stessi abitanti.
Francesca Stornante