Assemblea nel corridoio per dipendenti e sindacati che non hanno avuto il salone delle Bandiere perché già impegnato, nonostante ne avessero fatto regolare richiesta. Sul tavolo i temi caldi della vertenza e soprattutto un parere dei revisori dei conti che blocca il salario accessorio. Entro un paio di giorni il sindaco dovrà dare risposte esaustive.
Un’assemblea di fuoco. Tra le scale e il grande corridoio di Palazzo Zanca perché ai lavoratori comunali e ai sindacati non è stato concesso il Salone delle Bandiere in cui si sarebbe dovuta svolgere l’assemblea convocata dalle Funzioni Pubbliche di Cgil, Cisl e Uil. Clima incandescente, tanta rabbia. E non solo per quella stabilizzazione che tiene banco ormai da mesi e che sta tenendo sul filo del rasoio i 300 precari. A scatenare oggi i dipendenti comunali è stato il recente parere dei Revisori dei Conti che blocca il pagamento del salario accessorio, un parere che i sindacati non riescono a comprendere e che rischia di scatenare una guerra.
“Certo è che dall'assemblea si passerà alla mobilitazione e ad un’azione dura sotto il profilo sindacale nonché giudiziario per i danni che scaturiranno da un parere, immotivatamente non favorevole, reso dal Collegio dei Revisori dei Conti che ha, di fatto, cancellato 10 mesi di accordi e bloccato il pagamento del salario accessorio 2014 e 2015. Troppe contraddizioni tra amministrazione, dirigenti e revisori dei conti hanno fortemente inciso sulla vita dei dipendenti negando loro le spettanze dovute ormai da troppo tempo” hanno scritto Cisl Fp. Fp Cgil e Uil Fpl.
L'assemblea ha chiesto che una delegazione sindacale venisse ricevuta dal sindaco per mettere allo stesso tavolo il capo della Delegazione Trattante, i dirigenti competenti in materia, i sindacati , la R.S.U. e i Revisori dei Conti per risolvere, una volta per tutte, il problema e giungere ad una soluzione immediata della questione. Il vicesindaco, in assenza del sindaco, ha ricevuto i sindacati e si è assunto l’impegno a convocare le parti già nei primi giorni della prossima settimana.
“Chiaramente, non si farà passare la prossima settimana senza a una soluzione concreta della vertenza” dicono i sindacalisti.
"Negare la sala significa negare i diritti sindacali e se oggi é stato fatto da una amministrazione che si dichiara aperta e disponibile per i deboli e per il popolo, ricordiamo che, oggi, deboli sono diventati i lavoratori del Comune di Messina a cui gli vengono negati i diritti acquisiti". Sono queste le parole utilizzare da Calogero Emanuele, segretario generale della Cisl Fp Messina, nel suo intervento nel corso dell'infuocata assemblea dei lavoratori dipendenti del Comune di Messina su temi caldi come accordi non rispettati per i dipendenti a tempo indeterminato, polizia municipale, precari, organizzazione del lavoro. "Non escludiamo ricorsi e richieste di risarcimento danni anche a seguito dei ripensamenti dei revisori dei conti in ordine all'annullamento di pareri già espressi” dice Calogero Emanuele.
Anche il sindacato autonomo Csa esprime perplessità rispetto a quanto sta accadendo dopo un parere dei Revisore dei Conti di codesto Ente, che ha vanificato mesi di contrattazione decentrata ed ulteriormente ritardato il pagamento delle spettanze economiche a tutto il personale dipendente inerenti l’anno 2014 e posticipando “sine die” l’inizio della contrattazione 2015, che dovrà dare una svolta agli istituti contrattuali, applicandone di nuovi, quali le Posizioni Organizzative, ma soprattutto dovrà provvedere ad una puntuale revisione alle modalità di erogazione, più rapida e puntuale, affinchè tutti abbiano il giusto compenso.
Per quanto espresso, si invita a convocare entro breve termine, per non aggravare ulteriormente le finanze dei lavoratori, il tavolo di contrattazione decentrata, che dovrà decidere/confermare oltre la PEO 2014, anche le successive, tale istituto è fondamentale per i lavoratori, in quanto oltre a premiare il merito rimane stabilmente nella retribuzione,.
Un’ultima considerazione, nel succitato parere dei Revisori dei Conti, che non si condivide nel merito giuridico, vengono evidenziati degli errori di calcolo, pertanto si chiede che le risposte indirizzate al Collegio, vengano inviate anche alle organizzazioni sindacali e se esistono responsabilità, le stesse vengano individuate e censurati i responsabili. Non è possibile che errori, ritardi, pareri difformi, abbiano come “vittima” sempre e solo i lavoratori ed i “colpevoli” non subiscano nulla.
Si chiede anche l’immediato saldo della produttività, come da accordi, sperando che gli stessi non vengano ulteriormente vanificati da un “balletto” di pareri.
FONTE SIOPE. SPESA CORRENTE dei primi NOVE mesi 2015 per il personale a tempo indeterminato. COMPETENZE FISSE €24.551.391. STRAORDINARIO €657.645. ALTRE COMPETENZE e INDENNITA’ACCESSORIE €6.317.623. TOTALE €31.526.681. Al 1/5/2013 sono 1.534 i dipendenti a T.I.+ 25 dirigenti. Le COMPETENZE FISSE ed ACCESSORIE per il personale a tempo determinato sono state €4.136.000, sono 300. A queste sarà aggiunto il saldo PRODUTTIVITA’ richiesto in assemblea, annualmente €3.618.888, nel passato distribuite a pioggia. A queste cifre dobbiamo aggiungere €8.577.413 per oneri previdenziali e trattamento di fine rapporto. TOTALE €44.392.832, mensilmente €4.932.537. I messinesi si stanno svenando per pagare puntualmente i concittadini di Palazzo Zanca.
FONTE SIOPE. SPESA CORRENTE dei primi NOVE mesi 2015 per il personale a tempo indeterminato. COMPETENZE FISSE €24.551.391. STRAORDINARIO €657.645. ALTRE COMPETENZE e INDENNITA’ACCESSORIE €6.317.623. TOTALE €31.526.681. Al 1/5/2013 sono 1.534 i dipendenti a T.I.+ 25 dirigenti. Le COMPETENZE FISSE ed ACCESSORIE per il personale a tempo determinato sono state €4.136.000, sono 300. A queste sarà aggiunto il saldo PRODUTTIVITA’ richiesto in assemblea, annualmente €3.618.888, nel passato distribuite a pioggia. A queste cifre dobbiamo aggiungere €8.577.413 per oneri previdenziali e trattamento di fine rapporto. TOTALE €44.392.832, mensilmente €4.932.537. I messinesi si stanno svenando per pagare puntualmente i concittadini di Palazzo Zanca.
Il totale della SPESA CORRENTE per il personale del Comune è di €44.392.832, il 29,8% della SPESA CORRENTE pari a €149.105.849, ma il dato più ALLARMANTE, su cui dovrebbero riflettere, dirigenti, dipendenti e sindacalisti, è l’incidenza del PERSONALE sulle ENTRATE CORRENTI regolarizzate dal tesoriere UNICREDIT, il 47,7%, e se pure aggiungo come CORRENTI le entrate non regolarizzate, l’incidenza è sempre alta, il 42%, e riguarda soltanto i primi nove mesi del 2015. RIFLETTETE MESSINESI DI PALAZZO ZANCA.
Il totale della SPESA CORRENTE per il personale del Comune è di €44.392.832, il 29,8% della SPESA CORRENTE pari a €149.105.849, ma il dato più ALLARMANTE, su cui dovrebbero riflettere, dirigenti, dipendenti e sindacalisti, è l’incidenza del PERSONALE sulle ENTRATE CORRENTI regolarizzate dal tesoriere UNICREDIT, il 47,7%, e se pure aggiungo come CORRENTI le entrate non regolarizzate, l’incidenza è sempre alta, il 42%, e riguarda soltanto i primi nove mesi del 2015. RIFLETTETE MESSINESI DI PALAZZO ZANCA.
” NON ESCLUDIAMO RICORSI E RICHIESTE DI RISARCIMENTO DANNI.” Non scordiamoci di questa minacciose parole da parte dei sindacalisti, rappresentanti dei nostri concittadini di Palazzo Zanca. Un’altra AGGRESSIONE LEGALE di messinesi contro messinesi, quelli leali, che con i loro tributi e una montagna di interessi passivi da pagare a UNICREDIT, stanno garantendo stipendi sicuri e puntuali, a fronte, spesso, di scarsi servizi ai cittadini. Ho i miei dubbi che lo sparuto numero di dipendenti presenti in assemblea, molti di loro erano rappresentanti della RSU o come Clara CROCE’ del sindacato provinciale, possano arrogarsi di rappresentare tutti i 1.854 dipendenti. Per il SALDO PRODUTTIVITA’, di cui non specificano l’importo,vogliono scioperare.
” NON ESCLUDIAMO RICORSI E RICHIESTE DI RISARCIMENTO DANNI.” Non scordiamoci di questa minacciose parole da parte dei sindacalisti, rappresentanti dei nostri concittadini di Palazzo Zanca. Un’altra AGGRESSIONE LEGALE di messinesi contro messinesi, quelli leali, che con i loro tributi e una montagna di interessi passivi da pagare a UNICREDIT, stanno garantendo stipendi sicuri e puntuali, a fronte, spesso, di scarsi servizi ai cittadini. Ho i miei dubbi che lo sparuto numero di dipendenti presenti in assemblea, molti di loro erano rappresentanti della RSU o come Clara CROCE’ del sindacato provinciale, possano arrogarsi di rappresentare tutti i 1.854 dipendenti. Per il SALDO PRODUTTIVITA’, di cui non specificano l’importo,vogliono scioperare.