Tinaglia e gli altri rappresentanti del Movimento lanciano una proposta che vuole essere «un vero e proprio Piano di sviluppo decennale, integrato al Progetto che Reset! ha costruito per ridisegnare il futuro della città»
In caso di vittoria alle ammnistrative, Reset! varerà nei primi 100 giorni di governo la nuova proposta di piano di riequilibrio, che dovrà equivalere ad un «vero Piano di sviluppo della città» . Ad annunciarlo sono stati in conferenza stampa Alessandro Tinaglia e gli altri rappresentanti del movimento civico, che per primo ha annunciato la propria partecipazione alla competizione elettorale ed ha già presentato la sua squadra di “sindaci”.
«La nostra proposta alternativa –hanno spiegato Tinaglia e gli altri – cambia la filosofia alla base del piano votato dall’attuale Consiglio Comunale e propone una serie di MISURE DI SVILUPPO E RAZIONALIZZAZIONE che, innovando l’attuale assetto organizzativo di Palazzo Zanca, mirino, oltre a saldare i conti, a tracciare alcune importanti linee di indirizzo per uno Sviluppo ragionevole, sano ed equilibrato della Città. Un serio amministratore della Città non può, infatti, accontentarsi esclusivamente di divenire il guardiano del bilancio. E’, semmai, suo dovere dare una speranza ai suoi concittadini, la speranza che un’altra Messina è possibile».
Il piano pensato da Reset prevede innanzitutto «la limitazione della TARES (in linea con l’orientamento dell’Anci) alla mera copertura del costo della gestione dei rifiuti, evitando pertanto un rincaro ingiustificato delle tasse dell’ordine del 40% a fronte del medesimo servizio; attuazione delle misure di riduzione di tale costo previste dal programma di reset con un risparmio almeno del 20% per anno». Sancisce inoltre «la riduzione del 50% rispetto a quanto previsto in termine di aumento sulle tariffe dei servizi, puntando sull’accesso ai molteplici fondi disponibili a livello comunitario, nazionale e regionale, nonché sulla progettualità integrata con le realtà attive ne sociale sul territorio» e dice «no allo svuotamento e all’invecchiamento della macchina comunale con la conseguente previsione di misure per garantire la sostituzione del 50% personale che andrà in pensione (366 posti, per nuove assunzioni e stabilizzazioni). Le eventuali assunzioni devono scaturire da una seria e certamente non più rinviabile individuazione della dotazione organica necessaria per l’erogazione dei servizi che la PA deve o vuole garantire».
Reset! punta inoltre sulla «decisa riduzione dei fitti passivi, grazie al perfezionamento dell’acquisto del secondo Palazzo di Giustizia; sull’aumento delle entrate tributarie locali, attraverso la lotta all’evasione fiscale; sulla messa a reddito del patrimonio locale e degli spazi ed aree pubbliche; sull’attivazione della società pubblica di navigazione; sulla centralizzazione degli acquisti e ricorso al mercato elettronico; sulla revisione dei contratti stipulati dall’amministrazione; sull’oculata gestione della cassa per ridurre l’utilizzo delle anticipazioni; sull’attuazione misure di risparmio energetico; sulla riduzione del contenzioso legale».
La ricetta anti-crisi presentata da Reset! è proposta in antitesi al Piano decennale di riequilibrio redatto dal Comune e sottoposto al vaglio al Ministero e della Corte dei conti, la quale – ricordano Tinaglia e gli altri rappresentanti del movimento – «ha definito “lacunoso” il documento, nonché estremamente astratto e sostanzialmente aleatorio a dispetto delle sue finalità. Il Piano infatti, oltre a prefiggersi come obiettivo il recupero di oltre 392 milioni di euro di passività, frutto della dissennata gestione della politica degli ultimi dieci anni almeno, è destinato a segnare inevitabilmente il futuro economico e sociale di Messina», in quanto «disegna un percorso di tagli dei servizi e di aumento della tassazione che peseranno come macigni su un’economia locale sempre più asfittica».
Secondo Reset! si tratta «di un approccio non condivisibile, poiché si limita a fotografare lo stato dell’attuale assetto comunale, aggiungendovi una serie di tagli alle spese ed una previsione di maggiori entrate basate essenzialmente su un aumento della tassazione, senza prevedere misure strutturali di risanamento». Da qui l’idea di invertire la rotta e lanciare «una proposta alternativa che non sia solo un “Piano di Riequilibrio”, ma un vero e proprio Piano di sviluppo decennale, integrato al Progetto che il movimento ha costruito per ridisegnare il futuro della città».
Bene, molto bene.
Ma Davide non pedala più …
ART.21 COSTITUZIONE messinesi, suvvia, liberate il vostro incatenato pensiero. RESET, insieme al MOVIMENTO 5 STELLE e a Renato ACCORINTI, suscitano entusiasmo, mettendo in difficoltà gli elettori del PARTITO DEMOCRATICO e del POPOLO DELLA LIBERTA’, incerti nell’abbandonare per sempre questi PARTITI, due facce della stessa moneta ( falsa ), mai spesa nell’interesse generale dei messinesi. Mi piace di RESET lo slogan, SQUADRA DI SINDACI, come avviene a Ginevra, in Svizzera, dove sono quattro i sindaci a governare la città, ovviamente con competenze diverse. Impegnativa è la promessa di riduzione dei tributi, dal programma si capisce che puntano a rivoluzionare l’organizzazione del lavoro, speriamo con il consenso dei messinesi di Palazzo Zanca, nella direzione del mio slogan, PAGARE TUTTI PER PAGARE MENO. Proiettata nel futuro, cioè ridare il Municipio ai giovani messinesi, i più preparati e leali, è la promessa più complicata, quella di nuove assunzioni, ma va bene anche quella non a tempo indeterminato, purchè entrino i giovani messinesi a Palazzo Zanca. GIOVANI e MESSINESI, due parole da me, volutamente, molto utilizzate in questo commento, sono BELLISSIME.
ART.21 COSTITUZIONE messinesi, suvvia, liberate il vostro incatenato pensiero. L’articolo, LE SCUOLE SPENDONO IL 99% DEI FONDI UE, sull’unico giornale di economia della Sicilia, il primo letto nell’isola, il secondo in Italia, dopo il SOLE 24 ORE, parlo di un giornale da tenerci caro, comprandolo, costa solo 50 centesimi, il QUOTIDIANO DI SICILIA, mi sollecita a fare una proposta a RESET, MOVIMENTO 5 STELLE, Renato ACCORINTI, gli altri hanno miseramente fallito, specialmente Peppino BUZZANCA e Francantonio GENOVESE, lo dimostrerò con il link. La proposta è di far collaborare il responsabile di servizio, destinato agli accertamenti della Categoria 04, del Titolo 2 delle ENTRATE, sono i CONTRIBUTI E TRASFERIMENTI CORRENTI DA PARTE DI ORGANISMI COMUNITARI E INTERNAZIONALI, con il dirigente scolastico di una delle scuole di Messina, più capace a reperire risorse dell’UNIONE EUROPEA, coadiuvati dal dirigente della Camera di Commercio esperto nei meccanismi della UE. Dalla lettura del link, capirete due cose, la prima è l’incapacità storica di Palazzo Zanca a reperire risorse UE, la seconda l’inefficace sistema di previsione, accertamenti ripetitivi fino all’intervento di Luigi CROCE, nel bilancio pluriennale 2012-2014, che ridimensiona le cifre, smentite puntualmente dai consuntivi. FORZA RAGAZZI, AVEMU BISOGNU DI PICCIULI, NON DUMMEMU.
Prima, il solito link per una facile lettura
http://img818.imageshack.us/img818/4837/schemabilancio1.png
http://img29.imageshack.us/img29/2209/comunitarie.png
“In caso di vittoria…..” Ma di cosa stiamo parlando? Tinaglia per primo sa benissimo che la sua scesa in campo sarà un flop! Ha presentato una “squadra” sulla quale è meglio stendere un velo pietoso, sarebbe come sparare sulla Croce Rossa. Il suo obiettivo sarà solo quello che perseguono tutti coloro che partono battuti in partenza: “offrire” al ballottaggio quei pochissimi voti che il movimento prenderà in cambio di un assessorato o di qualche altro incarico (ammesso che ci sia qualcuno che lo prenda in considerazione). Dai, non scherziamo…!
Dolcestilnuovo buon giorno, vorrei informarti che Reset non fa’ accordi elettorali con nessun partito e ne tantomeno con nessun movimento all’interno dei quali vi fosse una esplicita influenza partitica. Questo c’è lo siamo posti per regola, scritta ed accettata da tutti, noi siamo persone serie e quello che diciamo e sottoscriviamo, lo manteniamo. Lei non credo conosca le persone che fanno parte della squadra di Reset, esprime solo un mediocre parere personale. Lieto di poterti contraddire alla prima occasione utile: le future elezioni amministrative. Reset, fatti non parole.