Non vuole andare in pensione anticipata e l'Atm lo licenzia. La sentenza

Non vuole andare in pensione anticipata e l’Atm lo licenzia. La sentenza

Alessandra Serio

Non vuole andare in pensione anticipata e l’Atm lo licenzia. La sentenza

martedì 31 Ottobre 2023 - 08:00

Il caso dell'autista che vuole restare in servizio. Cosa ha deciso il giudice di Messina

MESSINA – “Per il mio cliente è la fine di un lungo calvario ad opera dell’azienda Atm spa”. Così l’avvocata Maria Ventura commenta la sentenza che conferma il reintegro a lavoro dell’autista Placido Cafeo, licenziato dalla Municipalizzata di Messina per “raggiunti limiti massimi di età pensionabile”.

Cafeo nel 2022 ha compiuto 60 anni e secondo l’azienda doveva andare in pensione anticipata, come possibile per alcuni contratti legati al settore trasporti nel caso in cui i dipendenti abbiano comunque maturato 20 anni di contributi. Ma non soltanto l’autista non lo aveva mai domandato, ma al contrario aveva comunicato espressamente di voler rimanere in servizio fino all’età pensionabile “classica”. A quel punto Atm lo ha prima messo in quiescenza poi lo ha licenziato.

Licenziamento non legittimo, secondo il lavoratore, che si è rivolto ai giudici del Lavoro. E’ quindi arrivata l’ordinanza che lo reimmette in servizio, e Cafeo è tornato a lavoro. Non contenta, Atm ha proposto reclamo, patrocinata dall’avvocato Tommaso Micalizzi. Ma il giudice del lavoro di Messina (dottoressa Rando) non ha ammesso il reclamo, confermando integralmente l’ordinanza e condannando Atm a oltre 4 mila euro di spese legali.

“Il mio cliente si riserva di agire per il risarcimento dei danni”, annuncia l’avvocata Ventura, che ha visto le sue tesi condivise dal Tribunale del Lavoro.

7 commenti

  1. Facciamo pagare tutto al signor presidente

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  2. E cosi vogliono fare a messina servizi.Fa tutto parte di una strategia di questa amministrazione Delucaniana

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  3. Purtroppo non è cosi caro Francesco 53, siamo noi messinesi a pagare i conti delle azioni del caro presidente, cosa peggiore che non è l’unico conto o causa persa!

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  4. Il presidente si dovrebbe dimettere e pagare il tutto

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  5. Diogene Messanensis 31 Ottobre 2023 10:52

    Che spreco di denaro pubblico!

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  6. Scusate ma il Presidente per caso è calabrese?

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  7. Questa sì che è giustizia! Tanti autisti di 60 anni sono stati licenziati illegittimamente dopo una vita lavorativa, ligi al dovere, l’azienda ha deciso di “disfarsi” degli “anziani”, mandando sul lastrico interi nuclei familiari con 700 euro di pensione per vivere.😱…. Grazie all’aiuto di Tempostretto che accolse la mia “denuncia” sulle pagine di questa testata, è iniziata la mia battaglia affinché la verità uscisse fuori visto che questa partecipata decanta a tutt’oggi trasparenza 😤😖😡e che tutto quello che fa, lo fa perché è legittimata a farlo🤔….man mano, tutti gli autisti che hanno fatto ricorso a vie legali stanno riavendo il loro lavoro… soldi pubblici sperperati in tutte le condanne all’azienda, quindi danni ai cittadini oltreché ai lavoratori e tutto questo mentre all’interno avvengono le situazioni critiche denunciate dai sindacati sulla pelle dei tagli agli stipendi dei lavoratori, che ci sono. Le partecipate create dall’ex sindaco non sono quelle che vogliono fare apparire, perché all’interno avvengono gli stessi “fatti e misfatti” che De Luca e Company denunciavano delle vecchie amministrazioni😤…..gli altarini denunciati, la Banda Bassotti, gli assenteisti, i fannulloni, non sono stati altro che pura e mera strategia acchiappa consensi. La correttezza è sulla bocca di tutti ma per quello a cui assistiamo nella vita e lavorativamente parlando è nella pratica di pochi!

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