Protagonista della vicenda è il dirigente Romolo Dell’Acqua, inizialmente incaricato di sostituire la collega Loredana Carrara
MESSINA – Il dirigente comunale Romolo Dell’Acqua costretto a lasciare, dopo soli due giorni, l’incarico ad interim presso il Dipartimento dei servizi sociali. Al suo posto arriva, con il suo già pesante carico di interim sulle spalle, Salvatore De Francesco. Lo ha deciso il sindaco Cateno De Luca, che ha modificato il decreto (firmato il 2 settembre) con cui designava Dell’Acqua sostituto della dirigente Loredana Carrara, messa alla porta con la rescissione anticipata del contratto a tempo determinato.
La motivazione
Il rifiuto da parte del funzionario di Palazzo Zanca di recarsi presso il Dipartimento dei servizi sociali è alla base della scelta del primo cittadino. Come specificato nel decreto di nomina di De Francesco , sulla scrivania di De Luca è arrivata una nota dell’assessore al ramo Alessandra Calafiore, nella quale si faceva presente che Dell’Acqua «contattato dalla stessa per procedimenti inerenti il Dipartimento Politiche sociali , affermava la sua indisponibilità a recarsi presso gli Uffici del citato Dipartimento e che i relativi atti dovessero invece essere portati presso il suo Ufficio posto in altra Struttura». Dell’Acqua, che è anche dirigente all’Ambiente, pretendeva che non fosse lui a spostarsi a Palazzo Satellite , dove ha sede il Dipartimento servizi sociali, ma che gli atti gli fossero recapitati a Palazzo Zanca.
Revoca in tempi record
Secondo il sindaco «tale sistema di direzione del Dipartimento Politiche Sociali comprometterebbe il corretto e svolgimento dei procedimenti amministrativi e delle delicate attività poste in essere dal Dipartimento cui è affidato la cura dei bisogni delle fasce più deboli della cittadinanza». Pertanto, Dell’Acqua è stato considerato «non idoneo» a dirigere il Dipartimento che si occupa di servizi sociali e l’interim gli è stato revocato in tempi record.
Il caso degli esuberi
Intanto, sempre a proposito di dirigenti, si è insediato ieri al Comune il tavolo di confronto con l’Amministrazione sugli esuberi del personale dirigenziale dichiarati dalla Giunta De Luca .
«Il CSA – si legge in un comunicato a firma del segretario Santino Paladino – ha ribadito preliminarmente la propria contrarietà ad una contrazione delle strutture di vertice che non trova eguali nel panorama nazionale e che non potrà non tradursi in un peggioramento dei servizi alla città a fronte di un risparmio ben lontano dai 963.797,31 citati nella deliberazione 485 del 22/7/2019».
Secondo quanto riferisce Paladino, tutte le organizzazioni sindacali hanno evidenziato la mancanza di un criterio trasparente ed obiettivo per l’individuazione del personale in esubero ed hanno chiesto un rinvio al 20 settembre per presentare proposte in merito. I sindacati hanno inoltre invitato il Direttore Generale dell’ente a voler preliminarmente verificare un’eventuale ricollocazione utilizzando posti liberi e disponibili presso altri enti (Città Metropolitana e Regione Siciliana in primis) o presso le società partecipate.