In Commissione si discute di Piano integrato e Registro dei volumi per Zir e Zis

In Commissione si discute di Piano integrato e Registro dei volumi per Zir e Zis

Sara Faraci

In Commissione si discute di Piano integrato e Registro dei volumi per Zir e Zis

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martedì 26 Febbraio 2013 - 11:46

Convocazione dei dirigenti dei Dipartimenti di Pianificazione Urbanistica e Programmi Complessi da parte della II commissione consiliare, che si terrà domani. Saranno chieste informazioni sulla redazione del Piano Integrato di Recupero Urbano e sulla realizzazione del Registro dei volumi

Le farraginosità sono all’ordine del giorno in un burocrazia italiana che non perdona. E’ per questo che aleggia il timore che anche le soluzioni edilizie, previste per le aree Zir e Zis, si siano arenate in queste vischiose maglie, destinate a rimanere carta straccia senza alcun valore.

Queste le ansie che trapelano dalla comunicazione del consigliere comunale Domenico Guerrera, il quale, in rappresentanza della II Commissione Consiliare (Urbanistica e Tutela del Territorio), ha convocato il dirigente del Dipartimento Pianificazione Urbanistica e il dirigente del Dipartimento Programmi Complessi alla seduta del prossimo 27 febbraio. Al centro delle priorità, scoprire se il redigendo Piano integrato di recupero urbano (PIRU) e il Registro dei volumi siano già stati predisposti.

Le richieste di delucidazioni che la commissione consiliare intende avanzare nel corso del prossimo consesso di Palazzo Zanca, si riferiscono alla delibera approvata dalla stessa assemblea il 27 marzo dello scorso anno. Documento a mezzo del quale è stata sancita la sottoposizione delle competenze urbanistiche relative alle aree disciplinate dal Piano regolatore Genrale Consortile (ovvero l’area di sviluppo industriale, Zir e la zona industriale, Zis) ad un piano integrato di recupero urbano da rielaborare all’uopo.

Provvedimento poi seguito dalla successiva delibera datata 25 ottobre 2012, inerente all’abbattimento totale o parziale degli indici di edificabilità nelle zone a bassa suscettibilità edificatoria. Nel prevedere la facoltà per i proprietari interessati di rinunciare o trasferire o ancora modificare i volumi realizzabili tramite atto pubblico o scrittura privata autenticata, la delibera tracciava brevemente le caratteristiche dell’istituendo registro dei volumi, prevedendo che al suo interno fosse riportata la titolarità dei volumi stessi nonchè le relative particelle catastali e demandando la realizzazione del progetto al Dipartimento Pianificazione Urbanistica. Non rimaneva estraneo al provvedimento, nemmeno il piano integrato di recupero urbano, individuato come schema di riferimento per la disciplina dei diritti di superficie sulle aree in questione.

E’ proprio alla luce di tali attestazioni che Guerrera ha predisposto la convocazione dei responsabili dei rispettivi dipartimenti coinvolti nella realizzazione del progetto di recupero onde sincerarsi sull’effettiva prosecuzione dei lavori ed eventualmente sollecitarne un più rapido andamento.

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