L'appello tramite Tempostretto: "Qui non ci sono parchi e ci sentiamo abbandonati dalle istituzioni. Chi può ci aiuti"
MESSINA – Una coppia con una bambina di 7 anni affetta da una grave disabilità. Vive a Messina e le difficoltà sono quotidiane. Da qui l’appello: “Qualcuno è disposto a farle praticare dello sport? Chi può ci aiuti. Lei ama tantissimo il nuoto ma dove viviamo ci sono pochissime possibilità. Peccato perché in acqua è felice”. Il padre segnala pure l’assenza di parchi giochi nella zona sud della città: “Mia figlia ha una forma di autismo grave e non verbale. E Messina sud non ha strutture sportive adeguate. A mia moglie tocca camminare tantissimo per tenerla occupata e farle scaricare tutta l’energia che ha in corpo”.
La struttura più vicina è quella di Villa Dante ma spiega il padre: “I giochi installati non sono adatti per mia figlia”. Niente da fare, ancora, per il parco giochi di Ponte Schiavo rimasto chiuso in attesa di alcuni interventi da parte del Comune.
“Ci sentiamo abbandonati dalle istituzioni”
Un altro elemento importante sollevato dalla famiglia riguarda l’assenza delle istituzioni: “Ci sentiamo totalmente abbandonati”. Spetta infatti ai genitori, autonomamente, attraverso dei sussidi forniti dallo Stato, dover decidere le figure idonee da affiancare alla loro bambina: “Dobbiamo scegliere noi i terapisti. Ci vorrebbe un consultorio, qualcuno che ci consigli. Noi non abbiamo le competenze, non sappiamo cosa sia meglio per la nostra bambina”. Totale assenza anche di un supporto, non solo psicologico, per le famiglie: “È una situazione abbastanza pesante. Siamo soli”.
La famiglia chiede, tramite Tempostretto, se qualcuno sia disposto ad aiutarla. Sarà nostra premura favorire il contatto.