L'ex assessore provinciale all’Area dello Stretto e alla Pianificazione strategica, Michele Bisignano, invita i rappresentanti delle province di Messina e Reggio Calabria ad attuare una sinergia progettuale per accedere ai fondi strutturali per il periodo 2014-2020
Il commissario straordinario della Provincia di Messina, Filippo Romano, ha inviato una nota al presidente del consiglio generale del Pas-de-Calais, capofila della Rete europea degli Stretti che vede insieme 25 realtà istituzionali, territoriali che si affacciano sulle sponde di 12 importanti Stretti o Canali continentali.
Romano ha comunicato che la Provincia non può più partecipare per difficoltà finanziarie al progetto settoriale Nostra, ma ha confermato l’intenzione di continuare a far parte dell’iniziativa European Straits – o rete Esi – per la quale, mesi fa, è stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra le Provincie di Reggio Calabria e Messina.
Sull’argomento, è intervenuto l’ex assessore provinciale all’Area dello Stretto e alla Pianificazione strategica, Michele Bisignano, che auspica che si creino le condizioni per un raccordo fra i rappresentanti dei due enti locali, “al fine di una sinergia progettuale già in parte sperimentata e avviata, che veda il coinvolgimento pieno e fondamentale del Comune di Messina e di tutte le realtà territoriali e sociali che hanno già dato ufficialmente la loro disponibilità”.
“Tale sinergia – prosegue Bisignano – dovrebbe avere come obiettivo finale il riconoscimento dell’identità dello Stretto europeo, facendo leva sulla presenza di importanti realtà territoriali e istituzionali di altri Paesi europei nell’ambito delle politiche comunitarie e nazionali, e l’inserimento di tale specificità di “Area vasta” nella programmazione dei fondi strutturali per il periodo 2014-2020. L’iniziativa, per la cui concretizzazione va assolta tutta una serie di adempimenti, ritengo possa considerarsi (in un contesto di irresponsabilità politico-istituzionale regionale e nazionale) una delle poche possibilità reali di interventi infrastrutturali e strategici per l’area dello Stretto e per l’hinterland della città di Messina che, è bene ricordarlo, a breve perderà il ruolo di capoluogo; ciò anche alla luce delle prime anticipazioni sul nuovo piano dei trasporti elaborato dalla competente commissione dell’Unione Europea che, per il corridoio Helsinki-La Valletta, prevede una direttriceNapoli-Bari, tagliando fuori la Calabria, la Sicilia e in particolare il naturale nodo di passaggio costituito dallo Stretto di Messina”.