La Regione assegna le risorse alle Città Metropolitane per il 2016: la Cenerentola è Messina

La Regione assegna le risorse alle Città Metropolitane per il 2016: la Cenerentola è Messina

Rosaria Brancato

La Regione assegna le risorse alle Città Metropolitane per il 2016: la Cenerentola è Messina

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lunedì 26 Settembre 2016 - 08:51

La Regione eroga gli acconti per il 2016 ma per l'ex provincia arrivano somme di gran lunga inferiori non solo rispetto a Catania e Palermo, ma anche rispetto ad Enna, Agrigento, Caltanissetta. L'allarme del Csa: intervengano Accorinti ed i deputati

Nell’assegnazione delle risorse, in acconto, dalla Regione alle ex Province, la Città Metropolitana di Messina ha un’amara sorpresa e svolge il ruolo della Cenerentola rispetto a Catania e Palermo.

A segnalare la differenza, in termini di euro, è il Csa Regione autonomie locali, l’organizzazione sindacale che da tempo si batte per il rispetto dei diritti negli Enti intermedi sostituiti con i Liberi Consorzi e le Città Metropolitane.

Dati alla mano, l’acconto sull’assegnazione delle risorse per il 2016 destinato a Messina è di poco più di 291 mila euro, la metà dell’acconto per Catania ed un terzo di quello di Palermo. La percentuale comunque rispecchia la proporzione relativamente alle somme assegnate nel 2015.

“ Il decreto di assegnazione delle risorse alle ex province, pubblicato in Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana il 23 settembre e che saranno utilizzabili, fra l’altro, anche per i servizi di assistenza agli studenti disabili, riserva un’amara sorpresa per la Città Metropolitana di Messina- scrive Antonio Padalino- L’Ente di Palazzo dei Leoni figura infatti all’ultimo posto fra le nove ex Province con un’attribuzione che è addirittura meno di un quarto di quella di Enna e oltre la metà rispetto alle altre due Città Metropolitane di Catania e Messina. Il CSA non ci sta e chiede al Sindaco Accorinti di ricorrere nelle sedi opportune avverso criteri di assegnazione che appaiono ormai illogici ed ingiustificati alla luce del ruolo che le norme nazionali e regionali assegnano alle Città Metropolitane. Facciamo anche appello alla deputazione regionale affinchè si spenda per difendere il territorio e la collettività da quello che sembra un vero e proprio esproprio”.

Basta dare un’occhiata alla tabelle delle risorse allegata al decreto del 3 Agosto 2016, pubblicato sulla GURS del 23 settembre dall’ assessorato alle Autonomie per vedere le differenze non solo rispetto a Palermo e Catania, ma anche rispetto ad Enna ed Agrigento, realtà di gran lunga più piccole della nostra.

Agrigento, ad esempio, nel 2015 si è vista stanziare oltre 2 milioni e 200 mila euro, pertanto, nell’acconto, pari al 30% per il 2016 ottiene 675 mila euro. Ad Enna va persino meglio, con oltre 4 milioni nel 2015 ed un acconto di 1 milione e 300 mila per l’anno in corso. Catania ha ottenuto quasi 2 milioni nel 2015 e se ne vede stanziati in acconto 586 mila per il 2016, mentre Palermo, avrà un acconto di oltre 700 mila euro.

Messina, la Cenerentola, nel 2015 ha avuto 972 mila euro, pertanto per il 2016 avrà un acconto di 291 mila euro. Il totale delle somme destinate dalla Regione alle ex province nel 2015 è stato di oltre 19 milioni di euro, mentre l’acconto supera i 5 milioni di euro.

Da qui l’appello del CSA sia al sindaco metropolitano che alla deputazione, ritenendo “ingiustificato ed illogico qualsiasi criterio adottato nella distribuzione delle somme, anche alla luce delle funzioni, della fascia demografica e del ruolo istituzionale e costituzionale nonché delle norme di riforma degli enti di area vasta che attribuiscono alle Città Metropolitane un ruolo fondamentale nello sviluppo del territorio”.

Rosaria Brancato

16 commenti

  1. Certo, però siamo l’unica FREE TIBET ZONE d’Italia!
    Vuoi mettere? Accorinti, sei un sindaco assolutamente inutile. Anzi, sei proprio dannoso!

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  2. Certo, però siamo l’unica FREE TIBET ZONE d’Italia!
    Vuoi mettere? Accorinti, sei un sindaco assolutamente inutile. Anzi, sei proprio dannoso!

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  3. ERA ANORMALE SE ERA TRATTATA COME LE ALTRE CITTA’. MESSINA “TARTARO DI PIPA”

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  4. ERA ANORMALE SE ERA TRATTATA COME LE ALTRE CITTA’. MESSINA “TARTARO DI PIPA”

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  5. C’è un limite alla sopportazione. Sono anni infatti che si allertano i messinesi sui prevedibili esiti che la politica dell’accattonaggio, delle “elemosine” e delle “chiacchiere” sterili : così, questa città non si potrà mai risollevare. Il ruolo di povertà e marginalità al quale è sempre più destinato è documentato anche simbolicamente dalla ideologia che esprime il Sindaco NoPonte senza giacca e cravatta ed in…bicicletta. Nulla contro la persona Renato, ma…..ci vuole “benaltro”.

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  6. C’è un limite alla sopportazione. Sono anni infatti che si allertano i messinesi sui prevedibili esiti che la politica dell’accattonaggio, delle “elemosine” e delle “chiacchiere” sterili : così, questa città non si potrà mai risollevare. Il ruolo di povertà e marginalità al quale è sempre più destinato è documentato anche simbolicamente dalla ideologia che esprime il Sindaco NoPonte senza giacca e cravatta ed in…bicicletta. Nulla contro la persona Renato, ma…..ci vuole “benaltro”.

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  7. unmessinesequalunque 26 Settembre 2016 12:33

    caro concittadino, lei ha proprio ragione… sicuramente erano meglio tutti i xxxxxx (politici e non), protagonisti della città e che ci hanno portato dove siamo adesso.
    “gente perbene” , con la cravatta e camicia, E CHI SI MANCIARU PURU I GHIOVA DU MURU… saluti

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  8. unmessinesequalunque 26 Settembre 2016 12:33

    caro concittadino, lei ha proprio ragione… sicuramente erano meglio tutti i xxxxxx (politici e non), protagonisti della città e che ci hanno portato dove siamo adesso.
    “gente perbene” , con la cravatta e camicia, E CHI SI MANCIARU PURU I GHIOVA DU MURU… saluti

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  9. Lei è proprio unmessinesequalunque. Resterà sempre tale indipendentemente dal sindaco che ci sarà.

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  11. Cosa ci si poteva aspettare con un sindaco come Accorinti che non conta e non canta nulla? Non viene neppure considerato.

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  12. Cosa ci si poteva aspettare con un sindaco come Accorinti che non conta e non canta nulla? Non viene neppure considerato.

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  13. Di soldi quando c’era chi se li pappava ne arrivavano di più.
    Questo è sicuro.

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    Questo è sicuro.

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  15. Massimo rispetto per il Tibet, che ha i suoi problemi di indipendenza. Spero che siano risolti da chi di dovere.
    A Messina e provincia ci sono problemi drammatici, basta ricordare le tante baracche con migliaia di bambini che vivono nel massimo degrado, il grave dissesto idrogeologico, le condotte idriche, il dissesto stradale, la disoccupazione e la fame per migliaia di famiglie, l’assistenza sanitaria sempre più tagliata e ridotta…ed altri mille problemi. Spero che chi di dovere si impegni a risolvere i problemi di Messina e provincia in tutte le sedi con la forza di chi rappresenta un popolo, quello messinese, che ha subito e continua a subire un massacro. Siamo messi peggio del Tibet.Ci sono delle responsabilità? Si ci sono.

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  16. Massimo rispetto per il Tibet, che ha i suoi problemi di indipendenza. Spero che siano risolti da chi di dovere.
    A Messina e provincia ci sono problemi drammatici, basta ricordare le tante baracche con migliaia di bambini che vivono nel massimo degrado, il grave dissesto idrogeologico, le condotte idriche, il dissesto stradale, la disoccupazione e la fame per migliaia di famiglie, l’assistenza sanitaria sempre più tagliata e ridotta…ed altri mille problemi. Spero che chi di dovere si impegni a risolvere i problemi di Messina e provincia in tutte le sedi con la forza di chi rappresenta un popolo, quello messinese, che ha subito e continua a subire un massacro. Siamo messi peggio del Tibet.Ci sono delle responsabilità? Si ci sono.

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