Si tratta del Fus, Fondo unico per lo spettacolo, al quale i comitato aveva avuto sempre accesso nelle ultime stagioni. Il Ministero per le Attività Culturali avrebbe detto no, con la chicca del direttore artistico
Un’altra brutta botta per TaoArte. Come se non bastassero le polemiche sulle direzioni artistiche, i nodi legati ai vari cartelloni e i noti problemi finanziari, al disastroso momento del comitato si aggiunge il mancato ottenimento di un utilissimo finanziamento. Si tratta del contributo annuale da 250mila euro alla voce Fus, Fondo unico per lo spettacolo (regolato dall’articolo 1 della legge 30 aprile 1985, n. 163), messo a disposizione dal governo italiano tramite intervento pubblico nel mondo dello spettacolo. Una brutta botta, come dicevamo, anche perché Taormina Arte aveva finora sempre usufruito di tali risorse.
Le somme, che servono per “fornire sostegno finanziario ad enti, istituzioni, associazioni, organismi e imprese operanti in cinema, musica, danza, teatro, e spettacolo viaggiante, nonché per la promozione ed il sostegno di manifestazioni e iniziative di carattere e rilevanza nazionale in Italia o all’estero”, sono state negate dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali perché la richiesta presentata ritenuta non idonea ai requisiti richiesti.
La domanda era stata presentata agli uffici romani il 30 gennaio scorso e all’interno della stessa sarebbe contenuto anche una curiosa chicca. Nonostante fosse stato precedentemente deliberato, “in considerazione della particolare situazione finanziaria”, di non procedere alla nomina di un direttore artistico, nella documentazione di richiesta di accesso al “F.U.S.” è stato, altresì, indicato un direttore artistico della manifestazione: Ninni Panzera, segretario generale di TaoArte. (ER)