A rischio il patto di stabilità 2012: Palazzo Zanca torna a tremare

A rischio il patto di stabilità 2012: Palazzo Zanca torna a tremare

Danila La Torre

A rischio il patto di stabilità 2012: Palazzo Zanca torna a tremare

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martedì 16 Luglio 2013 - 15:55

A lanciare l’allarme il Collegio dei revisori dei conti, che ha già avuto uno scambio epistolare con i dirigenti dell’area economica Ferdinando Coglitore e Giovanni Di Leo. Se confermata, la notizia avrebbe effetti catastrofici per le casse del Comune

Mentre l’amministrazione Accorinti lavora 12 ore al giorno per evitare il dissesto finanziario, una nuova tegola potrebbe abbattersi su Palazzo Zanca: lo sforamento del patto di stabilità 2012 . A lanciare l’allarme il Collegio dei revisori dei conti, che ha già avuto uno scambio epistolare con i dirigenti dell’area economica Ferdinando Coglitore e Giovanni Di Leo. Con la certificazione inviata a Roma entro il termine perentorio del 31 marzo scorso, la Ragioneria del Comune ha attestato, per la verità con l’avallo sia del commissario straordinario Luigi Croce che degli stessi revisori, il rispetto dei parametri sanciti dalla legge, ma una verifica successiva ed approfondita da parte dei tecnici contabili dei dati inseriti nella documentazione spedita al Ministero dimostrerebbe che ci sono delle “falle”. Secondo quanto rilevato dal Collegio dei revisori, che ha deciso di vederci chiaro e di andare sino in fondo alla questione, impegni correnti di circa 10 milioni di euro inizialmente coperti da una parte dei 40 milioni di euro promessi dalla Regione e mai arrivati sarebbero stati stornati nel 2013. Procedura che non è consentita dalla legge proprio perché si tratta di spese correnti e non di debiti fuori bilancio. Se così fosse, il patto di stabilità 2012 salterebbe ed un nuovo terremoto tornerebbe a far tremare il palazzo.

Lo sforamento del patto di stabilità 2012, che si aggiungerebbe a quello del 2011 (pari a 28 milioni di euro e sui cui dovrà dire l’ultima parola la Corte Costituzionale), comporterebbe infatti un danno economico enorme per il Comune : intanto, perché la sanzione di oltre 7 milioni di euro dovrebbe essere iscritta, insieme a quella commutata per il mancato rispetto del patto di stabilità 2011, nel bilancio di previsione 2013, che è ancora in alto mare; e poi perché lo Stato tratterrebbe queste somme, “tagliando” i già esigui trasferimenti all’ente.

Insomma, una notizia, che se confermata, sarebbe catastrofica per un ente già in agonia ed in crisi perenne di liquidità. Il tutto, peraltro, mentre Accorinti e la sua giunta stanno conducendo una corsa contro il tempo per scongiurare il default. (Danila La Torre)

13 commenti

  1. IL DANNO ENORME PER IL COMUNE E’ STATO RAPPRESENTATO DAI SUOI OCCUPANTI IN QUEST’ULTIMO VENTENNIO. IL DANNO PROCURATO VA OLTRE I SOLDI ..OLTRE QUELLO PATRIMONIALE..HANNO DISTRUTTO GENERAZIONI!

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  2. Ed aggiungo che uno squadrone di tecnici, politici e burocrati, da più di un anno non ha saputo o voluto fornire uno..un solo dato certo sul rendiconto, sul rispetto del patto, sul bilancio del comune. Come la vogliamo chiamare ? incompetenza? pressapochismo? ci rivolgiamo al mago per divinare i numeri?
    In un mondo normale sarebbero tutti da 20 anni a casa, ma siccome siamo nel paese delle banane, continuiamo a fargli gestire i soldi delle nostre tasse come fossero noccioline.
    C’è solo da pensare con certezza che la gestione del comune ed annessi e connessi, da una vita, sia stata condotta verosimilmente con grande allegria.
    Ma che ne parliamo a fare? Che si concluda questa immonda vicenda che rasenta lo schifo più assoluto per il valzer delle notizie che escono fuori ogni giorno.

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  3. Si dovrebbero mettere in fila tutti i brillanti amministratori degli ultimi anni, e via con xxxxxxxxx a destra e a manca, finché la mano non è stanca (che fa pure rima).
    E poi via con la rieducazione: e qui ci vorrebbe un pò di fantasia.

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  4. Salvatore Vernaci 16 Luglio 2013 17:15

    Nei mesi scorsi i quotidiani riportavano una dichiarazione del Ragioniere generale del Comune “ che il patto di stabilità per l’anno 2012 è stato sforato per oltre 72 milioni di euro e che la condizione finanziaria è preoccupante.” La stessa Stampa scriveva:” Dal lavoro di analisi svolto da Dario Zaccone, Domenico Maesano e Giancarlo Panzera sulle tabelle dei parametri di deficitarietà strutturale, indicati dalla normativa nazionale, emerge che non sono stati rispettati 5 parametri su 10, «circostanza questa che – si legge testualmente nella relazione – attrae l’ente nella condizione di deficitarietà strutturale».
    Quindi qual è la sorpresa?… Anche nell’anno 2010 il Comune è risultato Ente strutturalmente deficitario e gli era stata applicata la sanzione di € 7.052.209,00, che avrebbe dovuto essere trattenuta dal Ministero dell’Interno sui trasferimenti statali, spettanti a Messina, ma la sanzione è stata sospesa dal TAR, ma non annullata.
    Le conseguenze negative per i Cittadini sono già state applicate, e sono: 1) Il costo complessivo della gestione dei servizi a domanda individuale (impianti sportivi, mercati, mense scolastiche, trasporto alunni) deve gravare per il 36% sull’utenza. 2) I costi di gestione degli asilo nido gravano per il 50% del loro ammontare sull’utenza. 3) Il costo della gestione dell’acqua deve essere coperto per l’80% dall’utenza. 4) Il costo del servizio smaltimento rifiuti solidi urbani deve essere coperto totalmente. Per gli Amministratori, avrebbe dovuto essere applicato il taglio del 30%, delle indennità di funzione di Sindaci e Assessori e Commissari e dei gettoni di presenza dei Consiglieri comunali. Quello che invece non è stato chiaro, se siano state applicate sanzioni nei riguardi dei Dirigenti. E’ notorio che a ciascun servizio è correlato un reparto organizzativo, semplice o complesso, composto di persone e mezzi, cui è preposto un DIRIGENTE Responsabile, che percepisce uno stipendio, una indennità di posizione ed una indennità di risultato. Tutti gli atti che comportano spese a carico del bilancio Comunale sono trasmessi al Servizio finanziario (Ragioniere Generale), prima di essere sottoposti all’esame della Giunta e/o del Consiglio comunale e, se trattasi di determinazioni Sindacali e/o Dirigenziali, per l’assunzione e registrazione dell’impegno spesa. Tutti gli atti amministrativi, deliberazioni e determinazioni, privi dell’attestazione della relativa copertura finanziaria, sottoscritta dal Ragioniere generale sono NULLI DI DIRITTO e gli eventuali debiti contratti devono essere posti a carico di chi li ha ordinati o li ha causati; il Comune non deve pagarli e se li ha pagati, avviare le azioni di responsabilità e di rivalsa. Allora come mai il Comune ha potuto sforare i parametri di deficitarietà? …Il Comune di Torino, trovandosi in analoga situazione, ha dato mandato all’Ufficio legale di valutare la percorribilità di una sorta di “azione di responsabilità” collettiva nei confronti degli Amministratori comunali e dei Dirigenti che, con la loro gestione contabile-amministrativa, abbiano gravato le tasche dei torinesi di una sanzione che si sarebbe tradotta in minori trasferimenti da parte dello Stato.

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  5. I PARAMETRI DI DEFICIT STRUTTURALE sono 10, gran parte hanno come grandezza di calcolo il valore delle ENTRATE CORRENTI, e sono rispetto a queste inversamente proporzionali, cioè minore è la grandezza ENTRATE CORRENTI maggiore è il PARAMETRO di deficit calcolato, quindi tendenzialmente più vicino a superare il VALORE LIMITE fissato dalla legge, per determinare la sua SITUAZIONE di equilibrio o non equilibrio. Faccio come esempio il PARAMETRO 6, nel 2011 in EQUILIBRIO, quello che metta in proporzione la spesa per il PERSONALE con le ENTRATE CORRENTI ricavate dai primi tre titoli. La riduzione di 40 milioni in percentuale incide intorno a 7,5% sulle entrate, mentre la diminuzione della spesa per il personale è certamente minore del 2%, quindi il PARAMETRO calcolato (ricordo inversamente proporzionale) schizzerà a valori superiori rispetto a quello fissato dalla norma. Nel 2011 era al 35,32% rispetto a <38% fissato, era distante di 2,68%, la diminuzione del 7,5% delle ENTRATE CORRENTI sottratta alla diminuzione della SPESA per il PERSONALE del 2%, ci da un valore del 5,5%, quanto basta per far superare al PARAMETRO 6 il valore limite, cioè minore del 38%. Il link seguente è del RENDICONTO DI GESTIONE 2011, quando il PARAMETRO 6 era in equilibrio. http://img109.imageshack.us/img109/9648/3u16.png
    SEMU A MARI.

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  6. Sperperare anche quando il comune è in crisi potrebbe anche andar bene anche se si sperpera tanto anche con delle giustificazioni assai deboli, tanto per salvare le apparenze. Se invece si sperpera quando il comune non è semplicemente in crisi ma è pure a rischio di fallimento è un crimine completamente diverso per il quale in altri tempi si rischiava anche il linciaggio e la morte. Insomma anche se lo sperpero è davvero minimo ma si rischia la vita, in questo caso quella di un comune(e dei suoi abitanti più deboli), non è la stessa cosa!

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  7. Ci vuole una commissione d’inchiesta ESTERNA per individuare i dirigenti responsabili e poi denunciarli e condannarli per il “danno erariale”.

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  8. poetico ….

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  9. Mariedit, io credo di avere capito ma tu faresti bene ad essere più chiaro x tutti commentando l’analisi delle tue osservazioni pubblicamente! Non credo infatti che possano essere in molti a capire i dati del link che proponi di leggere. Ciao

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  10. Ti avevo chiesti tre numeri che potrai recuperare dal verbale di chiusura 2012 oppure dal PEG 2013 e precisamente:
    1) l‘ammontare complessivo dei residui attivi al 31/12/2012
    2) l’ammontare complessivo dei residui passivi al 31/12/2012
    3) Eventuale fondo ci cassa per debiti (giuridicamente perfezionati) aventi specifica destinazione.
    4) Grazie

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  11. Ho finito di analizzare del PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE, il PEG 2013, il RENDICONTO USCITA, cioè il documento contabile, istruito da COGLITORE, proponente CROCE, in data 22 maggio scorso, che destini le risorse finanziarie alla spesa corrente per ogni singola FUNZIONE, all’interno di queste per i diversi SERVIZI, e per ogni singolo servizio agli INTERVENTI. La mia analisi della spesa corrente non è nell’ottica delle FUNZIONI o dei SERVIZI, quanto piuttosto nel comprendere la natura economica di questa, rispondere alla domanda ” Per che cosa è stata effettuata? “. Infatti il link propone la classificazione della spesa per INTERVENTO, confrontandola con l’ultimo RENDICONTO, quello 2011, sindaco BUZZANCA. http://img23.imageshack.us/img23/4672/z4rq.png Notate che agli INTERVENTI 10 e 11, si destini nel 2013 il 4%, sono di importo ZERO nel 2011, possiamo definirli gli argini alla spesa nei momenti di crisi finanziaria. L’INTERVENTO 07 è destinato all’IRAP sulle retribuzioni del PERSONALE. L’INTERVENTO 08 sono anche le spese legali e di giudizio. Nell’INTERVENTO 04 ci sono i fitti passivi, mentre nell’INTERVENTO 05 c’è il trasferimento all’ATM e all’ex istituzione servizi sociali. La vera sorpresa, rispetto al passato, è il balzo in avanti dell’INTERVENTO 03, diventa % il più consistente, è stata una scelta di CROCE condivisa da COGLITORE, in questo intervento risaltano i 40 milioni all’ATO 3. Nell’INTERVENTO 01 sono compresi sia le retribuzioni che i contributi previdenziali. E’ il link che vi porta al RENDICONTO USCITA, potete soddisfare ogni vostra curiosità sulla spesa corrente. http://www.comune.messina.it/informazioni/trasparenza-valutazione-e-merito/bilancio-e-programmazione/2013/default.aspx

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  12. Caro LUIBEN, è alla portata di tutti capire come meno ENTRATE rispetto a quelle accertate e poi previste nel proprio bilancio familiare ( nel nostro caso sono i minori trasferimenti dalla Regione, i 40 milioni ) fanno aumentare il rischio di deficit strutturale della propria famiglia, che è la condizione di pre-dissesto finanziario, così si chiama quando alla famiglia sostituiamo quella più grande del nostro Comune. Insomma se calano le ENTRATE e la SPESA per il PERSONALE non diminuisce altrettanto, ma adirittura supera alcuni limiti fissati dalla legge, il PARAMETRO 6 non sarà in equilibrio. Comunque apprezzo i tuoi commenti.

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  13. Caro SAJA, pagherei per avere l’elenco dettagliato dei RESIDUI, attivi e passivi, aggiornato al 31/12/2012, non c’è nemmeno traccia del risultato complessivo della gestione finanziaria del 2012, in cui sono totalizzati i RESIDUI, come sai scheda del CONSUNTIVO 2012. Posso pubblicare, ma credo di averlo già fatto, i risultati della gestione del 2011 e 2010.
    per avere i serpenti velenosi dei RESIDUI a quelle date.
    http://img196.imageshack.us/img196/7596/n01n.png
    http://img43.imageshack.us/img43/4871/tx5l.png
    Quello che risulta dal documento del PIANO DI RIEQUILIBRIO 2013-2022, che i Dirigenti responsabili del PEG, impegnati nel CONSUNTIVO 2012, debbano alla data del 28/02/2013 completare l’operazione di riaccertamento dei RESIDUI, quindi in qualche cassetto di Palazzo Zanca, spero aperto a Guido SIGNORINO, ci sarà un elenco dettagliato dei RESIDUI.

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