Messina celebra Antonello. Accorinti: «Quello che ha fatto è una luce per tutti». IL VIDEO

Messina celebra Antonello. Accorinti: «Quello che ha fatto è una luce per tutti». IL VIDEO

Danila La Torre

Messina celebra Antonello. Accorinti: «Quello che ha fatto è una luce per tutti». IL VIDEO

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sabato 15 Febbraio 2014 - 19:39

Il sindaco spiega perché l’amministrazione ha deciso di dedicare l’evento all’artista messinese ed i progetti per il futuro sul Palacultura. ALLEGATO IL VIDEO CON L'INTERVISTA

Non poteva che avere inizio al Palacultura la lunga notte dedicata ad Antonello. Non solo perché quel palazzo è nato per ospitare le attività culturali di Messina ma anche perché è dell’artista messinese del ‘400 che porta il nome.

Il Palacultura Antonello è, inoltre, il luogo simbolico per eccellenza per il sindaco Renato Accorinti, che proprio qui ha iniziato la sua battaglia per valorizzare il patrimonio librario dell’Archivio storico, per anni abbandonato in freddi ed umidi scantinati.

Abbiamo, quindi, intervistato il primo cittadino per farci spiegare qual è il valore di questa notte della cultura, la prima dei tre eventi che saranno organizzati dall’amministrazione comunale e si svolgeranno nel corso di questo 2014. (GUARDA VIDEO)

5 commenti

  1. Un FLOP annunciato questa notte della “non”-cultura ad iniziare dalle macchine parcheggiate in doppia fila sulla cortina del porto che obbligavano i TIR scorrazzanti a invasioni di carreggiata.
    Acrobazie di motorini con “figghiulazzi” obbligatoriamente senza casco intorno al duomo per un sabato notte di ordinaria anarchia.
    Palazzi chiusi, Messina latitante, la morte della cultura si trasforma in festa de’ noiartri come quelle feste private che si decidono all’ultimo momento e pochi sanno a casa di chi vengan fatte.
    Una festa situazionista apri e chiudi. Alle 1,30 il Palacultura è già sontuosamente sigillato. Piazza Antonello (almeno il ricordo del nome? No neanche quello) anonima con le solite macchinine per sedicenni al pascolo.
    Antonello stava a Messina una volta. Si due porte dopo la lavanderia a lato di donna Cosima la moglie del postino di Bordonaro, Ma da quando sua figlia Concetta si è sposata con uno del nord si è trasferita tutta la famiglia ed ora il postino vende biciclette. …Antonello? boh? Mi pare che venda pesci a Ganzirri

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  2. Ah Ah AH la “lunga notte”… “palazzo dedicato ad Antonello”… ah ah ah, alle una di notte della “lunga notte” dedicata ad Antonello… è già chiuso, sigillato, spento, sbarrato. Come dire meglio? VUOTO

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  3. Ore 19,40 circa,Viale della Libertà altezza Museo:decine di macchine in divieto di sosta che riducevano le due corsie ad una sola con conseguente fila disumana, mentre il parcheggio del Baby Park ,ad appena cinquanta mt, era quasi deserto…..di quale tipo di cultura parliamo?Erano tutti messinesi affamati di conoscenza quelli che non sono riusciti a percorrere quei pochi metri in più?Non è sufficiente fregiarsi di titoli di studio e onorificenze varie o, meglio ancora a Messina, di appartenenza a vari Circoli più o meno selettivi…….semu un pugnu di pecuri!!!!!!!!!!

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  4. Dite quello che volete ma senza Renatino il tibetano non posso più vivere, mi fa tornare alla memoria la perenne risata di Buzzanca e la faccia da mortorio del suo predecessore, ma come abbiamo fatto a sopportarli?
    E’ meglio lui che mi fa tanto ridere.

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  5. Alessandro Grussu 17 Febbraio 2014 13:21

    Se questo è il livello delle critiche, la nostra amministrazione può dormire sonni tranquilli e andare avanti, mentre i rosiconi e le “cucche” continuano a stare dove devono: a casa!

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