Nelle stesse ore in cui a Mili San Pietro si lavorava per domare il rogo, in via Santa Cecilia una cabina elettrica della pubblica illuminazione iniziava a "fare scintille".
E' stata un'intensa nottata di lavoro, quella appena trascorsa, per i vigili del Fuoco di Messina che hanno dovuto far fronte a diverse emergenze in città. Per la seconda volta, nel giro di una settimana, i pompieri sono tornati nel villaggio di Mili San Pietro per domare un nuovo rogo scoppiato nella parte più alta di un'abitazione.
Le alte fiamme sono esplose poco prima delle 22 ed hanno avvolto tutta la parte in legno dell'impalcatura del tetto, minacciando di propagarsi anche nei piani sottostanti. Ad allertare la Sala Operativa del 115 sono stati i cittadini che vivono nelle case vicine, spaventati dalla velocità con cui si stava diffondendo il fumo. I pompieri hanno impiegato diverse ore per mettere la zona in sicurezza e spegnere il rogo. Secondo quanto poi accertato, ad innescare l'incendio sarebbe stata la "dimenticanza" di qualcuno. Si presuppone, infatti, che ad andare in cortocircuito sia stato qualche aggeggio elettronico lasciato acceso per errore nel pomeriggio.
E nelle stesse ore in cui a Mili San Pietro si lavorava per domare il rogo, in via Santa Cecilia una cabina elettrica della pubblica illuminazione iniziava a "fare scintille". Anche in questo caso, è stato solo l'intervento immediato della squadra dei pompieri ad evitare che succedesse il peggio. (Ve. Cro.)
SPERIAMO CHE NON C’E’ QUALCHE DOTTO ILLUMINATO CHE HA SEGUITO LE TRASMISSIONI DI RAI 2 DI CACIOPPO DICHIARANDO CHE QUALSIASI FATTO SONO RESPONSABILI GLI ALIENI.
SPERIAMO CHE NON C’E’ QUALCHE DOTTO ILLUMINATO CHE HA SEGUITO LE TRASMISSIONI DI RAI 2 DI CACIOPPO DICHIARANDO CHE QUALSIASI FATTO SONO RESPONSABILI GLI ALIENI.