Il gioielliere, subito chiamato, si è reso conto che quel “pacco sospetto” era proprio il suo: una borsa che lui stesso aveva dimenticato, con dentro diversi fili ed attrezzi per costruire e montare collane e gioielli.
Una borsa, sistemata dinnanzi ad una nota gioielleria di via Ettore Pellegrino, tra le vie Risorgimento e dei Mille. Un passante che la nota e si insospettisce. La chiamata alle Forze dell’Ordine, l’intervento repentino dei carabinieri e poi quello della Squadra Artificieri.
E’ successo tutto questo, ieri sera, in una delle più vie centrali di Messina. Dopo la segnalazione, i militari ed i poliziotti hanno avviato tutte le procedure per verificare quel “pacco sospetto” e far sì che, nell’eventualità si trattasse davvero di un ordigno, venisse scongiurato il peggio. Dalle 22 in poi, la via Ettore Lombardo Pellegrino è rimasta così transennata e chiusa al traffico, in attesa che gli artificieri facessero il loro lavoro. Non poche le preoccupazioni di chi, proprio in quel momento, stava passando con macchine e motorini. Tutti sbigottiti dinnanzi alla scena che si presentava ai loro occhi. Poi, dopo lunghissimi momenti di panico, la verità.
Il gioielliere, subito chiamato, si è reso conto che quel “pacco sospetto” era proprio dinnanzi al suo negozio: una borsa dimenticata da qualcuno, con dentro diversi fili ed attrezzi per costruire e montare collanine di bigiotteria. L’allarme è quindi andato scemando di colpo, non così come la curiosità dei tanti che per ore hanno continuato a domandarsi se in centro città qualcuno avesse davvero piazzato un pacco bomba: la risposta è no. (Veronica Crocitti)
Parliamoci chiaro ma chi…. farebbe un attentato a Messina?? aha
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