Bike sharing a Messina. I dettagli del progetto

Bike sharing a Messina. I dettagli del progetto

Marco Ipsale

Bike sharing a Messina. I dettagli del progetto

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venerdì 27 Aprile 2018 - 05:12

Si parte dal capolinea nord della linea tranviaria, poi le postazioni aumenteranno. E c'è anche un avviso pubblico per un servizio a flusso libero

Pista srl per il car sharing, Mobiliy Messina System srl per il bike sharing. La giunta Accorinti sposa le iniziative private per portare in città realtà che altrove sono già consolidate. Anche in questo caso c’è la proposta di un privato, che si farà carico di tutti i costi, per la sperimentazione biennale di un servizio, il bike sharing elettrico, con strutture multiple di ricarica con dieci postazioni, da aumentare progressivamente.

Il progetto, denominato “infrastrutturazione territoriale con strutture per ricarica elettrica per mezzi a trazione elettrica e noleggio dei punti di ricarica”, prevede in una prima fase la collocazione di una struttura multipla di ricarica con venti postazioni per accogliere altrettante biciclette elettriche da collocare in prossimità del capolinea tranviario nord. La società non pagherà il canone di occupazione suolo qui e in altre due postazioni ancora da stabilire.

Ma come dovrebbe funzionare? “La dorsale importante del progetto – scrive l’arch. Domenico Carbonaro – è rappresentata dalla linea tranviaria e dai punti nodali posti sul proprio percorso (capolinea, Stazione centrale, imbarcaderi, università e ospedali). Ogni utente inserito nel sistema sarà identificato da un codice personale che viene recepito dal sistema: nelle strutture private a identificazione del punto di stallo personale, con un canone mensile; nelle pubbliche a identificazione dell'utilizzo collettivo di ogni punto di ricarica a disposizione dell’Intero sistema di utenza, con pagamento a tempo di utilizzo con carta ricaricabile. Tutte le strutture pubbliche saranno in collegamento, permanente, con una centrale operativa di gestione e controllo generale e di ricezione del sistema di video sorveglianza. La centrale operativa di gestione sarà anche dotata di sistemi digitali di rilievo e controllo funzionale delle strutture del sistema globale pubblico, almeno per le parti e dati che potrebbero comprometterne il regolare funzionamento. Per la città di Messina un significativo risultato ipotizzabile sarebbe la messa in circolazione di almeno ventimila mezzi a due mote a trazione elettrica”.

Il Comune pensa anche ad un servizio “a flusso libero”, senza stazioni per il rilascio e il prelievo delle bici, che possono essere lasciate ovunque consentito poiché individuate con gps, nel tratto di territorio compreso tra Tremestieri e Mortelle. Per questo, la giunta ha dato compito al dipartimento mobilità di bandire un avviso pubblico per la manifestazione d’interesse a realizzare un’app per un servizio che preveda da un minimo di 200 (100 per i primi sei mesi) a un massimo di 1000 biciclette per operatore e di 5000 totali.

Un commento

  1. marcello messina 27 Aprile 2018 08:36

    Io lavoro a Roma e l’esperienza del bike sharing non è molto positiva dato che una società ha lasciato dopo pochi mesi e molte biciclette distrutte o rubate.Negli anni passati il servizio gestito dal Comune è naufragato data la scomparsa delle bici dagli stalli di parcheggio.Non penso che a Messina possa funzionare visto il poco rispetto per la cosa pubblica e la propensione ad usare la macchina anche per gli spostamenti più brevi.Però non si sa mai……..

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