Entro fine mese un nuovo direttore "straniero" per Atm, i progetti di Cacciola

Entro fine mese un nuovo direttore “straniero” per Atm, i progetti di Cacciola

Francesca Stornante

Entro fine mese un nuovo direttore “straniero” per Atm, i progetti di Cacciola

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lunedì 12 Maggio 2014 - 23:30

L'occasione per discutere di Atm è arrivata grazie al dibattito organizzato dalla Fondazione Nuovo Mezzogiorno.Cacciola ha riposto a molti quesiti, altri restano insoluti, in generale tutti d'accordo sul cambio di rotta. Cacciola parla intanto dei programmia e della progettazione che si intende attuare.

Anche nel futuro dell’Atm si prevede una guida che giungerà a Messina dal nord Italia e che avrà il compito di dare seguito ai progetti che questa amministrazione comunale ha in cantiere per rilanciare il trasporto pubblico cittadino. “Nessun supermanager, questa parola non l’ho mai pronunciata” ha sottolineato l’assessore alla Mobilità Gaetano Cacciola. Etichetta che ultimamente va molto di moda a Palazzo Zanca, viste le recenti scelte che l’amministrazione Accorinti sta facendo per cambiare i vertici delle società partecipate che gestiscono i servizi pubblici cittadini. L’Atm in realtà non è una partecipata ma un’azienda speciale. Questo però cambia poco la sostanza. Ad oggi l’Atm non è ancora riuscita ad uscire dal pantano in cui galleggia ormai da anni. L’assessore Cacciola punterà su un “forestiero” che avrà l’arduo compito di assumere il ruolo di Direttore generale dell’azienda di via La Farina. Un direttore che potrebbe arrivare in città già entro la fine di questo mese, presumibilmente da Torino, un direttore generale “a tempo” a cui toccherà prendere in mano le redini dell’Atm e mettere a disposizione dell’azienda quel supporto manageriale di cui l’amministrazione ha urgente necessità. Dunque ecco perché lo stesso Cacciola insieme al Sindaco Renato Accorinti avevano stoppato il bando che il Commissario Atm Domenico Manna aveva pubblicato proprio per cercare il nuovo direttore dopo questo lungo periodo di vacatio post Claudio Conte. L’amministrazione aveva già le idee chiarissime: “Abbiamo ritirato il bando perché lo Statuto dell’Atm prevede il reclutamento diretto per un breve periodo di tempo” ha spiegato Cacciola, dunque chi arriverà entro fine mese a dirigere l’Atm sarà scelto discrezionalmente solo dall’amministrazione Accorinti, anche se l’incarico dovrà essere comunque temporaneo. 
In arrivo però non solo un nuovo direttore. Cacciola ha annunciato che molto presto verranno sanciti dei rapporti di collaborazione con altre aziende di trasporto pubblico, per l’Atm in arrivo nuovi consulenti esterni per la redazione del piano industriale, per creare una rete di supporto di competenze al servizio dell’azienda messinese e per dare nuova linfa, si spera, al parco mezzi. E probabilmente non è un caso che proprio nei giorni scorsi pare ci siano state visite in via La Farina. Dall’azienda trasporti di Torino sarebbero arrivati tecnici della tranvia per visionare gli impianti e le vetture messinesi, proprio Torino che è l'unica città ad avere un sistema tranviario e vetture gemelle di quelle nostrane e città da cui, secondo i rumors, dovrebbe arrivare il nuovo direttore. 
Queste ultimissime novità in tema Atm sono arrivate durante l’incontro promosso dalla Fondazione Nuovo Mezzogiorno su “Mobilità urbana e prospettive a Messina”, un dibattito che ha visto intorno allo stesso tavolo il presidente della Fondazione Francesco Barbalace, l’ex assessore regionale ai Trasporti Nino Bartolotta, l’assessore Gaetano Cacciola, il consigliere comunale Daniele Zuccarelo, l’ex revisore dei conti Atm Pippo Frisone, l'ex presidente dell'Atm Gabriele Siracusano, i sindacati. Tutti d’accordo sulla necessità di un cambio netto rispetto al passato, partendo da una lunga e articolata disamina elaborata da Frisone che ha puntato il dito contro il nulla di fatto delle amministrazioni e delle gestioni degli ultimi anni che hanno ridotto l’azienda alla triste condizione in cui i cittadini la ritrovano oggi. Zuccarello ha poi ricordato all’assessore Cacciola il progetto per l’Atm presentato insieme allo stesso gruppo di lavoro la scorsa settimana, dai sindacati i quesiti su progetti e programmazione. 
L’assessore Cacciola ha risposto a quasi tutti gli interrogativi, ribadendo ancora una volta che è necessario anzitutto un cambiamento culturale del messinese perché se oggi è vero che manca l’offerta è anche vero che però non si crea neanche la domanda da parte degli utenti. “Andiamo a scuola in Tpl doveva essere proprio uno dei passi verso quel cambiamento di usi e abitudini su cui sperava di poter lavorare, così non è stato, anche per la mancanza di collaborazione riscontrata proprio all’interno dell’azienda di via La Farina” ha spiegato l’assessore.
Altro punto fondamentale su cui si è operato: ricucire i turbolenti rapporti con la Regione che da quasi tre anni non mandava più soldi per il chilometraggio effettuato. “Ripulire l'immagine della vecchia azienda è stato come risalire una montagna, ma siamo riusciti ad ottenere subito 2,5 milioni che ci hanno consentito di pagare tutti gli stipendi arretrati e rimetterci in carreggiata dal punto di vista dei pagamenti che trascinavano ritardi di mesi e mesi. All’appello mancano adesso 1,5 milioni”. Dovevano servire anche per pagare i nuovi bus che l’Atm voleva acquistare tramite trattativa privata dall’Atm di Milano e che adesso tenterà di acquistare all’asta. Dovevano arrivare a marzo ma ad oggi non ci sono notizie. Non nasconde i suoi dubbi l’assessore Cacciola e anche da Bartolotta non sono arrivati segnali confortanti su quest’ultima tranche di finanziamenti senza cui sarà impossibile investire in nuovi mezzi. “Adesso bisogna intervenire in maniera diversa e individuare attraverso collegamenti con altre aziende collaborazioni per mezzi e risorse”. Infine c’è ancora in ballo anche una delibera che ad oggi è ancora in vigore. Si tratta della delibera di liquidazione Buzzanca che il consiglio comunale precedente aveva approvato nel giorno di San Valentino del 2012. Da allora però non è cambiato nulla. E oggi sotto il profilo societario è ancora presto per capire cosa ne sarà della società. L’intenzione è di rivedere le cose alla luce del nuovo quadro normativo che lascia capire che si vuol continuare sul solco pubblico senza trasformazione in una  Spa. “La delibera Buzzanca è contestualizzata in un quadro normativo antico, vrrà rivista perché l'obbligatorietà della Spa non e' più prevista, con molta probabilità la delibera verrà discussa e ritirata”. Quando non si sa ancora. Intanto entro fine maggio vedremo di scoprire chi sarà il nuovo dg.

Francesca Stornante

4 commenti

  1. Chi provvede alla segnalazione di questi nominativi che vengono dal Nord?
    Con quale criterio vengono scelti e nominati?
    Sono sicuri che in città non esiste un signore in grado di dirigere l’ATM?
    Basta prendere peppenasenna e dargli gli stessi poteri.

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  2. Chi provvede alla segnalazione di questi nominativi che vengono dal Nord?
    Con quale criterio vengono scelti e nominati?
    Sono sicuri che in città non esiste un signore in grado di dirigere l’ATM?
    Basta prendere peppenasenna e dargli gli stessi poteri.

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  3. in 11 mesi quello che non hanno fatto in 20 anni!

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  4. in 11 mesi quello che non hanno fatto in 20 anni!

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