Un incarico annuale da 39 mila euro per un esperto esterno che dovrà curare la riorganizzazione aziendale, per definire il fabbisogno organico complessivo e un modello organizzativo adatto a sviluppare in modo efficiente ed efficace il servizio di trasporto pubblico locale. Ma all'Orsa non va giù e chiede a Foti un confronto pubblico.

Le offerte sono state presentate e sono al vaglio della commissione, sono state numerose e tra pochi giorni si procederà all’affidamento dell’incarico. L’Atm ha deciso di guardare all’esterno per individuare un esperto a cui affidare il «progetto di riorganizzazione aziendale, per definire il fabbisogno organico complessivo e un modello organizzativo adatto a sviluppare in modo efficiente ed efficace il servizio di trasporto pubblico locale». Un incarico annuale da 39 mila euro, che nasce dall’intenzione di predisporre entro il 30 novembre 2016 il Piano delle assunzioni triennali e la nuova pianta organica per il personale ex Lsu, come si legge nel bando pubblicato lo scorso 7 agosto dall’azienda trasporti di via La Farina. L’Atm cerca in pratica un supporto per redigere un’analisi organizzativa e valutare le effettive esigenze del Piano, allo scopo di dare avvio alle assunzioni a tempo determinato delle unità di personale a contratto di diritto privato ritenute utili e necessarie al fabbisogno organizzativo dell’azienda, ma anche per valutare la complessiva struttura organizzativa e le performance aziendali anche alla luce dei costi standard di settore, identificare gli interventi per ottimizzare la struttura aziendale, definire il fabbisogno organico complessivo e modello organizzativo adatto a sviluppare in modo efficiente ed efficace il servizio di trasporto pubblico.

Per il direttore Giovanni Foti una novità assoluta e necessaria perché l’azienda ha bisogno di fare una valutazione complessiva: “Il primo problema da porre è capire come siamo rispetto al mercato e per questo abbiamo bisogno di esperti del settore che possano avviare un’operazione di benchmarking, cioè uno studio dettagliato della produttività, della qualità e del valore in aree e attività differenti in relazione alla performance di altre realtà che operano nello stesso campo. Per una programmazione di lungo respiro dobbiamo sapere se possiamo stare sul mercato e sopravvivere, analizzando i numeri”. L’Atm è dunque pronta a destinare 39 mila euro ad un esperto esterno che dovrà fornire una nuova fotografia dell’azienda che rappresenterà la base su cui porre le fondamenta dell’Atm che dovrebbe essere nel prossimo futuro.

Il bando però non è passato inosservato al sindacato Orsa che ha scritto al sindaco Accorinti per sapere se, in fase di conclamata crisi delle casse comunali e alla presenza dei sacrifici imposti ai cittadini dal piano di riequilibrio, sia morale consentire ad Atm di impiegare denaro pubblico per arruolare un esperto in grado di definire il fabbisogno organico dell’azienda. «Significa che l’esperta direzione aziendale, accuratamente selezionata dalla Giunta Comunale, recentemente premiata con soldi pubblici per “raggiunti obiettivi”, non ha le competenze necessarie per definire la pianta organica e sviluppare in modo efficiente ed efficace il servizio di TPL?” scrive l’Orsa che pone poi alcuni quesiti direttamente alla direzione dell’Atm: «Chiariamo cosa s’intende per “identificazione delle effettive esigenze di piano per lavoratori ex Lsu”. Significa che l’Azienda assumerà solo gli ex LSU ritenute utili dal nuovo esperto? Andrà avanti il sistema discriminatorio che ha concesso solo a una parte di ex LSU l’estensione dell’orario di lavoro a 39 ore? Quale criterio è stato adottato finora per la distribuzione del personale ex Lsuda adibire alle varie mansioni? Quale sarà il futuro dei lavoratori ex LSU che non saranno ritenuti necessari al fabbisogno organizzativo?».

Interrogativi a cui il segretario Mariano Massaro spera di trovare presto risposta, magari in un pubblico confronto con il direttore Foti. L’Orsa ha scritto una lettera aperta al numero uno dell’Atm, lanciando la sfida di un incontro davanti i lavoratori e i cittadini per verificare se vi è davvero stato un effettivo cambiamento dell’Atm da quando Foti è a Messina, capire insieme se la produzione in chilometri percorsi è veramente superiore a quella realizzata dalla direzione uscente, se il bilancio aziendale è veramente sulla via del risanamento, se il piano decennale di Atm è tutto roseo oppure dopo la fase iniziale arriveranno i grossi sacrifici per i lavoratori che altri direttori dovranno governare. L’Orsa vorrebbe capire se tutti i premi risultato sono stati effettivamente incassati perché i risultati sono stati raggiunti, mettere sul tavolo tutte le questioni sollevate nelle ultime settimane.

Intanto in casa Atm altri due bandi per consulenti esterni si sono appena chiusi. Si tratta di due incarichi annuali, da 14 mila euro ciascuno, per il conferimento di un incarico di “esperto in materia di consulenza del lavoro e gestione del settore personale e paghe”, e di un incarico di “esperto in materia di consulenza contabile-gestione amministrativa e fiscale”. Su questo fronte però non si tratta di una grande novità, considerato che per queste competenze nel tempo l’Atm ha sempre dovuto cercare all’esterno. Figure che, spiega sempre Foti, nonostante adesso la governance sia totalmente cambiata, risultano ancora necessarie per portare avanti determinati settori.

L’Atm dunque investe e arruola professionisti esterni, per capire se davvero può permetterselo basterà attendere il bilancio 2014. In questi giorni dovrebbe essere pronto per essere trasmesso al Comune, a Palazzo Zanca lo aspettano con impazienza, come quello delle altre partecipate, per chiudere l’analisi sul consuntivo 2014, ancora nelle mani dei revisori dei conti.

Francesca Stornante