Oggi si doveva svolgere la gara per l'assegnazione del servizio ma è stato tutto rinviato a data da destinarsi. Continuerà la protesta dei lavoratori della Sr Ristorazione, la ditta ha già avviato le procedure di mobilità per i 73 dipendenti.
Nulla di fatto per il servizio mensa del Policlinico. Oggi scadevano i termini per la gara d’appalto e questa mattina dovevano essere aperte le buste per l’aggiudicazione del servizio alla ditta vincitrice che sarebbe subentrata alla Sr Ristorazione. Ma a quanto pare si sono registrati ritardi nelle nomine dei responsabili del procedimento da parte della Regione e dunque tutto rinviato a data da destinarsi. Fino al 31 dicembre i lavoratori della Sr Ristorazione continueranno a lavorare nelle cucine del Policlinico, il futuro però si fa sempre più incerto. A rischio ci sono 73 posti di lavoro, ma le proteste dei dipendenti della Sr Ristorazione, che ormai più di una settimana hanno dato il via ad una serie di manifestazioni per chiedere la revoca o quantomeno la modifica del bando, avevano messo in luce anche le conseguenze per i pazienti che si ritroveranno con un servizio mensa sicuramente più scadente di quello attuale. Anche la Prefettura aveva provato a far fare un passo indietro ai dirigenti dell’ospedale di viale Gazzi, ma anche quel vertice si era rivelato inutile. Tutto oggi si è risolto con un nulla di fatto, nel frattempo però la Sr Ristorazione ha già avviato le procedure di mobilità per i 73 dipendenti. Per i segretari di Orsa e Ugl questo rinvio concede un attimo in più di respiro, ma non apre nessuno spiraglio nella risoluzione della vertenza, dunque le proteste continueranno. Si tornerà a chiedere un incontro al presidente della Regione Crocetta o in alternativa al prossimo assessore regionale alla Sanità. Nel frattempo lavoratori e sindacati continueranno a ribadire il loro secco no all’attuale bando per l’assegnazione del servizio mensa del Policlino. Tra i punti contestati soprattutto l’esternalizzazione del servizio con la relativa chiusura delle cucine interne. Uno spreco di soldi, per i sindacati, che non serve né ai lavoratori né tantomeno ai pazienti. (Francesca Stornante)