Ponte, i dettagli del progetto definitivo approvato dalla Stretto di Messina

Ponte, i dettagli del progetto definitivo approvato dalla Stretto di Messina

Ponte, i dettagli del progetto definitivo approvato dalla Stretto di Messina

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venerdì 29 Luglio 2011 - 16:27

Matteoli: «L’approvazione del progetto definitivo è un’altra tappa importante verso la realizzazione di un’opera unica al mondo». Ciucci: «Confermate le impostazioni di ordine tecnico ed economico. Il progetto definitivo comprende nuove opere che migliorano l’integrazione fra il ponte ed il Territorio». Allegata in "Download" la scheda tecnica del progetto

Il Consiglio di Amministrazione della Stretto di Messina ha completato l’iter di approvazione – avviato a metà giugno scorso – del progetto definitivo del ponte sullo Stretto di Messina e dei 40 chilometri di raccordi a terra stradali e ferroviari. “L’approvazione del progetto definitivo del Ponte sullo Stretto di Messina – ha dichiarato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli – è un’altra tappa importante verso la realizzazione del manufatto, opera unica al mondo per le sue caratteristiche tecniche e infrastrutturali, che il governo considera una priorità e per la quale ha riavviato le attività che erano state bloccate dal precedente governo. Il Ponte è un’opera strategica che migliorerà il sistema dei trasporti e che darà impulso all’economia non solo di Sicilia e Calabria ma dell’intero Paese proiettandolo nel contesto mediterraneo con più forza. Grazie ad essa sarà possibile, secondo stime caute ma molto attendibili, creare ricadute importanti per l’occupazione, circa 40.000 unità lavorative anno, che nell’area è una delle problematiche più pesanti. Auspico ora che le procedure successive di autorizzazione si attuino con solerzia per dare l’avvio ai lavori del manufatto nei tempi prestabiliti”.

Progetto Tecnico – Le numerose relazioni presentate sugli oltre 8.000 elaborati progettuali hanno permesso al Consiglio di verificare l’avvenuta conferma di tutte le impostazioni tecniche del progetto preliminare redatto dalla Stretto di Messina ed approvato nel 2003 dal Cipe.“La conferma delle impostazioni di ordine tecnico – ha commentato Pietro Ciucci – rappresenta un grande risultato e testimonia l’elevato livello della progettazione preliminare svolta dalla Stretto di Messina”.Il progetto definitivo redatto dal Contraente generale Eurolink recepisce interamente le prescrizioni formulate dal Cipe con la delibera di approvazione del progetto preliminare, comprende nuove opere richieste degli Enti locali che migliorano l’integrazione fra il ponte ed il territorio, nonché gli adeguamenti alle sopravvenute norme tecniche e le ottimizzazioni progettuali. Il Cda ha preso atto dell’esito della complessa istruttoria tecnica predisposta dalla Stretto di Messina per la verifica e la validazione del progetto definitivo. “Si tratta – ha sottolineato il direttore generale della Stretto di Messina Giuseppe Fiammenghi – di una attività mai realizzata prima in Italia nell’ambito della progettazione delle opere pubbliche che ha coinvolto oltre l’Area tecnica della Stretto di Messina, il Project Management Consultant (Pmc) – Parsons, il Soggetto Validatore – Rina Check S.r.l. organismo di controllo tecnico indipendente, il Comitato Scientifico e l’Expert Panel composti dai massimi esperti del settore (v. scheda tecnica).Le nuove opere finalizzate ad una migliore integrazione del ponte con il territorio comprendono:

– una variante ferroviaria sul Versante Sicilia, che prevede lo spostamento della nuova Stazione di Messina da Maregrosso a Gazzi ed il conseguente allungamento, per circa 3 km in galleria, dei collegamenti ferroviari. Tale opera consente la riqualificazione delle aree attualmente occupate dagli impianti ferroviari per il recupero di una importante area fronte-mare messinese;

– tre fermate ferroviarie in sotterraneo per realizzare un sistema metropolitano interregionale tra Messina e Reggio Calabria. Si tratta della metropolitana a servizio degli oltre 400.000 abitanti dell’area dello Stretto di Messina;

– lo spostamento a monte del tracciato autostradale lato Sicilia in corrispondenza degli impianti sportivi della città Universitaria in località Annunziata.

– la nuova Area Direzionale (lato Calabria) progettata dall’architetto Libeskind, un intervento architettonico che apre nuovi scenari di assoluto rilievo non solo per l’area polifunzionale del centro direzionale del ponte, destinata ad ospitare strutture espositive, commerciali, congressuali ed alberghiere, ma anche per il lungo mare di Villa San Giovanni.

Piano economico finanziario – “Escludendo le nuove opere – ha affermato Ciucci – il costo aggiornato del progetto risulta sostanzialmente invariato rispetto a quanto stimato nel progetto preliminare.

L’investimento complessivo previsto nel piano economico finanziario viene aggiornato da 6,3 a 8,5 miliardi. I maggiori costi sono da mettere in relazione alle varianti rese necessarie dalle sopravvenute norme tecniche, alle varianti che hanno arricchito il progetto come la realizzazione del sistema metropolitano per l’intera area dello Stretto, il recupero di ampie aree fronte-mare e la realizzazione di un’area direzionale che con il progetto Libeskind diverrà un punto d’incontro di culture e di religioni al centro del Mediterraneo. Il piano economico finanziario approvato oggi dal Consiglio di Amministrazione, che ne ha verificato l’analisi di fattibilità finanziaria, conferma l’obiettivo di minimizzare i contributi statali ed assicurare al contempo il più ampio coinvolgimento dei privati nel progetto. A questo riguardo è stato confermato lo schema di finanziamento del progetto che prevede di raccogliere sui mercati finanziari oltre 4 miliardi di euro, così come previsto nel piano 2009. Nell’ambito del piano economico finanziario saranno individuate le risorse necessarie per la copertura dei maggiori fabbisogni graduati seconde l’avanzamento del progetto. Il piano è all’esame di consulenti finanziari, legali e per le analisi del traffico che hanno già espresso una prima valutazione positiva su presupposti e metodi”.

Ambiente e Territorio – Nell’ambito della presentazione al Consiglio di Amministrazione del progetto definitivo, l’Amministratore delegato ha posto grande rilievo sui temi legati all’ambiente e al paesaggio. Per quanto concerne lo straordinario piano di monitoraggio ambientale predisposto dalla Società Ciucci ha ricordato che interessa un’area di 78 km2, ovvero circa 20 volte superiore a quella interessata dai lavori e copre 1.600 km2 di area marina. Si sviluppa attraverso una rete di circa 2000 stazioni (centraline monitoraggio dell’aria, pozzi monitoraggio acque, sonde inclinometriche per controllo geomorfologico del territorio, ecc.) dedicate al monitoraggio costante di 14 componenti ambientali i cui risultati sono già a disposizione delle competenti autorità ed enti (v. scheda tecnica).

E’ stato inoltre illustrato l’aggiornamento dello Studio di Impatto Ambientale (SIA) condotto mettendo a confronto il progetto preliminare e il definitivo. Dal confronto è emerso un complessivo miglioramento ambientale sia sotto l’aspetto progettuale (opere d’arte, varianti planimetriche, cantierizzazione) che quello più propriamente gestionale operativo (tecniche e tecnologie costruttive, sistema di gestione ambientale, progetto di monitoraggio) le cui impostazioni sono state condivise con la firma di Accordi con i Comuni interessati. Altro importate risultato deriva dallo Studio di Incidenza che ha risolto le problematiche legate all’estensione delle Zone Protezione Speciale (ZPS) avvenuta sul versante siciliano e sul versante calabrese nel 2005, dunque successivamente al SIA elaborato nel 2002. Dalla verifica degli effetti indotti dalla realizzazione dell’opera sulle ZPS e Siti di Interesse Comunitario (SIC) risulta che le ottimizzazioni del progetto definitivo e le misure di mitigazione e compensazione previste escludono il verificarsi di effetti significativi su tali siti e garantisco il mantenimento degli obiettivi per la conservazione della biodiversità e tutela di habitat nonché specie animali e vegetali rari e a rischio, in linea con il sistema definito dall’Unione Europea “Rete Natura”.

Prossime tappe – Per quanto concerne le prossime tappe Ciucci ha precisato che: “Nei prossimi giorni, la Società inoltrerà la documentazione ai fini dell’apertura della Conferenza dei Servizi, tra gli altri, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, al Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio ed a quello per i Beni e le attività culturali, nonché alle Regioni Siciliana e Calabria ed agli Enti locali interessati, avviando così la procedura prevista dalla Legge Obiettivo che si concluderà con l’approvazione del progetto definitivo da parte del Cipe”.

L’attuale timing per la realizzazione dell’opera prevede i seguenti passaggi:

– dicembre 2011 completamento lavori dell’opera propedeutica ferroviaria a Cannitello;

– febbraio 2012 approvazione del Cipe e contestuale avvio gara per il reperimento dei finanziamenti;

– progettazione esecutiva e apertura dei cantieri principali a partire dalla metà del 2012;

– completamento dei lavori a fine 2018. (DLT)

11 commenti

  1. ma quale ponte,a questo governo interessa il processo lungo,il ponte è un diversivo per distrarre i cittadini.Il ponte non si farà lo ha detto a chiare lettere 3Monti e il bossi ed infine la comunità europea ha stornato i fondi per altri scopi.Quindi come lo si fa??? mette i soldi Matteoli ???non ci credo…

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  2. Vedo che la disinformazione regna sovrana!
    PRIMO: il 40% dell’opera è già stato finanziato con Leggi dello Stato.
    SECONDO: I fondi europei saranno erogato SOLO quando si darà il via alla costruzione del Ponte.
    TERZO: Con il passagio di ieri si è dato una notevole accellerazione per la sua costruzione. La Società inoltrerà la documentazione, avviando così la procedura prevista dalla Legge Obiettivo, per l’apertura della Conferenza dei Servizi al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti; al Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio ed a quello per i Beni e le attività culturali; alle Regioni Siciliana e Calabria ed agli Enti locali interessati che si concluderà con l’approvazione del progetto definitivo da parte del Cipe. Il tutto entro 535 giorni ma i tempi saranno ancora più brevi!

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  3. Belle le foto del progetto (bello soprattutto quel mare tropicale: Ciucci aveva spiegato ai suoi che Messina e Villa San Giovanni non si trovano alle Antille?)
    Già, perché la faccenda è tutta politica e ruota attorno a quello che accade e non accade a Roma, dove la celeberrima “Stretto di Messina” ha sede.
    Per i pochi che non lo sapessero, la suddetta società è stata costituita nel 1981, in forza di una legge approvata dieci anni prima. Era il 1971, e giusto un anno dopo sarebbero entrato in funzione il primo tratto dell’autostrada Messina-Palermo.
    Ma questo i volenterosi scrivani di Tempostretto non vogliono e non possono sottolinearlo, presi come sono dalle loro attività di ufficio stampa della giunta Buzzanca e dintorni. Adesso corre voce – da Roma s’intende – che l’opera sarà pronta nel 2018 e darà lavoro a 40.000 persone: fosse vera anche solo una delle due affermazioni – è stato il ministro Matteoli a pronunciarle – ci sarebbe da esultare.
    Ma il dubbio viene proprio dal timing, non quello relativo ai lavori ma quello dell’annuncio: proprio ieri a Palazzo Madama è stata approvata la legge sul “processo lungo”, ma questo non è la cosa di cui Matteoli e il suo Pdl dovrebbero vergognarsi di più, ma dello stato in cui è stato ridotto questo Paese e soprattutto il Mezzogiorno di questo Paese, con le sue punte di disoccupazione e la totale acquiescenza di governanti e governati di fronte al disastro.
    Detto questo, quelle di Matteoli e Ciucci sono delle sbruffonerie, perché se soldi ci saranno in futuro serviranno a ben altro che ad un’opera di pura propaganda, nata morta quarant’anni fa.
    Quando a Messina e dintorni le cose andavano molto meglio di adesso, par di capire.

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  4. “I sogni son desideri,
    chiusi in fondo al cuor”

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  5. ma che sono immagini di new york? ma quale ponte se non arrivano a ottobre. per quelli di rete no ponte non fate casino o allarmatevi non lo faranno (speriamo)mai ma come lo raccontano agli italiani che vanno a buttare 8,5 miliardi di euro sul ponte e stanno stringendo la corda al massimo. come ha detto il mio amico di sopra di post è un diversivo soltanto per i messinesi tutta l’italia tanto non ci crede.

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  6. Sarei interessato a conoscere nel dettaglio la tecnica e la tecnologia costruttiva dei cavi di sostegno.Mi potete aiutare? Se Vi rivolgete alla Ponte sullo stretto SpA,state attenti alle spiegazioni filosofiche! grazie

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  7. Ma se il progetto prevede solo 5000 posti di lavoro di cui 1200 riservati,chi crede alla favola dei 40000?E se non bastano 20 anni per uno stadio e due svincoli, per un ponte quanti secoli ci vogliono?

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  8. Come sifa a dire “costi sostanzialmente invariati” se si passa da 6.3 mld. a 8,5, cioè il TRENTA PER CENTO in più? Comunque, se abbiamo montato alla stadio un muro al contrario, vedrete che monetranno anche i piloni al contrario per poi rismontarli… che cosa unica, un ponte rovesciato!Ma ‘sti otto miliardi in questo momento dove si trovano? Mah,,,,siamo seri, per favore….

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  9. 535 giorni?!Ma i cantieri non dovevano aprire nel 2009, poi 2010, poi 2011? ora 2012…Aspetta e spira che già l’ora si avvicina…Invidio la tua sicurezza

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  10. x messenion,meno male che lei è cosi informato per disinformarci.bravo quanto viene pagato?

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  11. serra salvatore 9 Febbraio 2018 06:58

    MESSINA NON E’ VERO CHE NON HA IL PONTE SE NE COSTRUISCE UNO OGNI CINQUE ANNI PER POI DEMOLIRLO E RIFARLO SUCCESSIVAMENTE.

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