Annullate le graduatorie di Professioni Sanitarie. Diffusa una nuova lista di matricole

Annullate le graduatorie di Professioni Sanitarie. Diffusa una nuova lista di matricole

Claudio Panebianco

Annullate le graduatorie di Professioni Sanitarie. Diffusa una nuova lista di matricole

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venerdì 16 Ottobre 2015 - 15:52

A seguito della diffida inviata dagli Avvocati Santi Delia e Michele Bonetti, l'Università di Messina ha chiamato in causa l'ente CINECA, sistema che si occupa di sviluppare le graduatorie dei test a numero chiuso, per controllare la lista di Professioni Sanitarie per l'anno 2015/2016. Essendo stati riscontrati degli errori, è stata diffusa una nuova graduatoria e l'Ateneo ha presentato a sua volta una diffida diretta al CINECA

Il numero chiuso è ancora al centro della cronaca accademica in riva allo Stretto. Di recente, infatti, il CINECA, ente a cui l'Ateneo Peloritano ha affidato le varie procedure di verifica delle graduatorie relative ai test di ammissione al corso di Professioni Sanitarie per l'anno 2015/16, ha elaborato una nuova lista delle posizioni degli aspiranti studenti, visto che quella precedente, pubblicata il 2 Ottobre, risultava incompleta.

Il Rettore Pietro Navarra ha annunciato la riapertura dei termini di immatricolazione secondo l'ordine risultante dalla nuova graduatoria, a partire dalle ore 11 di Lunedì 19 ottobre e fino alle ore 11 del 28 ottobre. Il termine per consegnare personalmente l'immatricolazione alla Segreteria Studenti dell'Area Medica 1 è fissato alle ore 12 del 28 ottobre 2015. Gli studenti che, a seguito della prima graduatoria, avevano già pagato il mav e consegnato tutti i documenti sono stati già "aiutati" ed i danni sono risultati limitati; chi si trovi infatti anche adesso in posizione utile nella lista, non dovrà effettuare altre operazioni.

L'Università di Messina si è pubblicamente scusata ed ha inviato una diffida al CINECA. Ma cosa ha innescato la miccia? Il 7 ottobre scorso gli Avvocati Santi Delia e Michele Bonetti hanno inviato loro per primi una diffida sostenuta dai reclami degli studenti che contestavano le pratiche di analisi dell'ultima serie di test. In seguito, l'Ateneo ha valutato il documento avviando le pratiche di "contestazione" nei confronti dell'ente CINECA.

"Ciò che non abbiamo ancora compreso", dichiara l'Avvocato Delia, "è cosa sia realmente accaduto ai compiti dell'aula 317 giacchè dapprima i reclami dei nostri studenti sono stati ignorati e dopo la nostra diffida si è messo in moto il procedimento di verifica. Ha davvero poco senso comprendere o parlare degli scenari futuri se non si è ancora avuto accesso ai verbali dell'aula 317 (che è quella incriminata) e delle schede anagrafica di tutti gli studenti che, ancora, dopo oltre 1 mese dalla prova, non sono visibili sul sito curato dal Cineca. Nell'interesse dei circa 100 studenti che ci hanno già dato mandato, quindi, abbiamo inviato una nuova diffida e siamo in attesa di una risposta chiara da parte dell'Ateneo".

Claudio Panebianco

2 commenti

  1. Le solite figure da peracottara e mentecatti dell’Universita di Messina. Non basta chiedere scusa, alimentando così dubbi fondati e maldicenze, bisognerebbe imparare a fare bene il proprio lavoro, per guadagnarsi con dignità lo stipendio che docenti ed altro personale si portano a casa.

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  2. Le solite figure da peracottara e mentecatti dell’Universita di Messina. Non basta chiedere scusa, alimentando così dubbi fondati e maldicenze, bisognerebbe imparare a fare bene il proprio lavoro, per guadagnarsi con dignità lo stipendio che docenti ed altro personale si portano a casa.

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