I sindacati chiedono il trasferimento dei lavoratori con gli stessi diritti economici e normativi. E sul bando dei 70 apprendisti: «Si elimini la barriera dei 30 anni»
«Il trasferimento dei lavoratori da Atm in liquidazione ad Atm Spa deve avvenire con tutti i diritti economici e normativi e con le medesime mansioni. Anche se a seguito di licenziamenti collettivi. Non esiste alcuna discontinuità fra il servizio prestato dall’ATM in liquidazione e quello programmato dalla spa ATM che non apporta alcuna modifica dell’attività da prestare né è titolare di un know-how da offrire all’appalto».
A scriverlo sono i rappresentanti di Fit Cisl, Faisa, Ugl e Orsa, Letterio D’Amico, Lillo Sturiale, Giovanni Scannella e Gianmarco Sposito che ribadiscono quanto espresso nei vari incontri presso il Centro per l’Impiego. Per i sindacati, che da sempre hanno sposato la linea dell’amministrazione De Luca per la liquidazione e la creazione della nuova azienda, adesso la procedura portata avanti dall’Amministrazione non convince, Ma lasciano una porta aperta.
«Nella fattispecie che oggi viene analizzata mancano gli elementi che devono concorrere insieme per escludere l’applicabilità dell’art. 2112. – continuano – L’Atm Spa non è dotata, allo stato, di propria struttura organizzativa e operativa visto che dovrà acquisire personale, mezzi, attrezzature, contratti di leasing e di locazione immobili. Ma se vengono garantiti tutti i lavoratori nei loro diritti economici e normativi, non abbiamo niente da censurare o contestare per l’anomala e disinvolta procedura».
Nuove assunzioni
Contestato, invece, il bando emanato da Atm Spa per l’assunzione di 70 apprendisti con contratto professionalizzante. «Oltre a violare i principi di equità e di giustizia sociale, escludendo i lavoratori che hanno prestato servizio con contratto a tempo determinato, è nullo, incoerente e non trasparente. E costituisce un chiaro tentativo di eludere la legge per godere dei benefici dell’apprendistato e per evitare assunzioni a tempo indeterminato».
Fit Cisl, Faisa Cisl, Ugl e Orsa non comprendono come possa concepirsi un bando del genere senza il rispetto della percentuale di preparazione tra il personale e gli apprendisti. Allo stato, infatti, Atm non ha alcuna percentuale da rapportare, essendo priva di dipendenti. «Non ci sono nemmeno quelli da dedicare a funzioni di tutor degli apprendisti. E’ inconcepibile che il bando preveda che il requisito dell’età debba sussistere al momento dell’assunzione e non al momento della scadenza della presentazione della domanda».
Per Fit Cisl, Faisa Cisl, Ugl e Orsa si deve eliminare la barriera dell’età. In modo da consentire, in un momento drammatico per la città proprio per i lavoratori over 29, di «rimettersi sul mercato del lavoro, consentendo all’azienda di acquisire lavoratori già sperimentati».