La buca è già stata "rattoppata", ma anche in quella strada, come me nel corso Cavour, i lavori di rifacimento del manto stradale erano stati ultimati solo pochi mesi fa
La città continua a sprofondare . Non passa giorno, ormai, in cui la cronaca quotidiana non debba dar conto di buche che si aprono improvvisamente nelle strade cittadine, lungo l’intero perimetro urbano, da sud a nord passando per il centro. L’ennesima voragine si è aperta questo pomeriggio (ieri, martedì 21 giugno per chi legge n.d.r.) nella litoranea nord, a circa 150 metri dalla piazzetta di Pace che ospita i cannoni risalenti al periodo del protettorato inglese. Quaranta centimetri di diametro che fanno gridare alla vergogna perché anche la riviera che si estende da Paradiso a Sant’Agata, esattamente come il corso Cavour, era stata recentemente sottoposta ad un’opera di restyling, con la bitumazione e il rifacimento del manto stradale. La buca creatasi intorno alle 18 vicino alla condotta delle acque piovane è stata già rattoppata dalla ditta Di Benedetto, intervenuta sul posto su chiamata della centrale operativa dei vigili urbani. Gli operai hanno spiegato che si è trattato di quello che in termini tecnici si chiama “sfornellamento”, causato dalle infiltrazioni d’acqua che, unite al peso dei mezzi che transitano numerosi in quell’arteria – soprattutto in questo periodo – hanno provocato il cedimento graduale dell’asfalto sino a far aprire la buca . Ma se in piena estate, quando le piogge scarseggiano, le strade – peraltro appena rifatte- sprofondano, cosa dobbiamo aspettarci per i periodi autunnali ed invernali? La città è sempre più un colabrodo, si rattoppa una buca e se ne apre un’altra. (SU PHOTOGALLERY GLI SCATTI DEL PRIMA E DOPO)
è normale che succeda in una città anormale come Messina.Quindi il piagnisteo del buddace è fuori luogo.Io chiamerei a pagare il tecnico che ha diretto i lavori,chi li ha collaudati e l’impresa che si è xxxxxxx i danari.
sotto l’asfalto c’è un mondo …..
così ha detto l’assessore operaio durante il convegno sull’asfalto !!!
c’è come al solito da ridere. Povera Messina.
Ma vogliamo parlare della “Seggia” messa a protezione della buca ?
Se non fosse per l’asfalto nuovo nuovo potrebbe benissimo sembrare una foto scattata nella Striscia di Gaza. Mancano solo i bambini che giocano sui tetti.