Il sindaco Accorinti ha siglato l'ennesima ordinanza urgente che rinnova l'affidamento dei servizi a Messinambiente, in attesa che la MessinaServizi sia pronta. Ma tra pochi giorni bisognerà presentati in Tribunale per il fallimento.
Il copione si ripete ormai da mesi. Questa volta la scadenza del 30 giugno per Messinambiente era stata anche uno degli argomenti utilizzati MessinaServizi nei giorni caldi della discussione in aula sulla MessinaServizi, con l’emergenza da evitare e l’ipotesi di una catastrofe ambientale. Invece ecco che puntuale è arrivata la nuova ordinanza contingibile e urgente. La nuova società è stata costituita e può gestire i servizi, ma ovviamente ci vorrà del tempo per portare a termine tutte le operazioni burocratiche che la renderanno effettivamente in grado di gestire i servizi di igiene ambientale. Dunque nel frattempo che succederà? Nulla. Tutto come prima. L’amministrazione Accorinti ha siglato l’ordinanza che proroga di altri 105 giorni l’affidamento a Messinambiente. Perché tre mesi e quindici giorni? Perché si conta di firmare entro il 15 luglio il contratto di servizio che farà scattare i 90 giorni previsti per dare la possibilità a MessinaServizi di espletare tutte le operazioni ed essere pronta per il passaggio di consegne. E’ toccato ancora una volta al dirigente Antonio Amato, nella qualifica di dirigente dell’Area tecnica, siglare l’ordinanza al posto del collega e dirigente del Dipartimento Ambiente Natale Castronovo. In calce anche la firma del sindaco Renato Accorinti. Sarà ancora Messinambiente a gestire spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti e la gestione delle discariche post-mortem.
Quindi fino a quella data resta l’assetto attuale. Ovviamente se nel frattempo Messinambiente non fallirà. Il rischio aleggia sempre nell’aria. Il tempo a disposizione sta per scadere, entro il 3 luglio la società dovrà presentare in Tribunale il piano concordatario per evitare di fallire. Il piano è praticamente pronto ma manca ancora la parte più importante: l’impegno finanziario per onorare i 30 milioni di debiti che pendono sulla testa della società dopo la maxi cartella esattoriale dell’Agenzia delle Entrate. In questo momento è tutto nelle mani dell’amministrazione comunale. Oggi si riunirà l’assemblea dei soci di Messinambiente per chiudere il piano, prima però la giunta Accorinti dovrà esitare la delibera per impegnare le somme nei bilanci comunali dei prossimi cinque anni. Si dovrebbe chiudere tutto entro oggi e inviare le carte in Tribunale. Poi la palla passerà al giudice Minutoli.
Francesca Stornante