Dopo un anno di lavoro il consulente selezionato attraverso un bando pubblico ha varato la pianta organica che definisce esattamente quanti dipendenti servono, in che mansioni e con quale ripartizione, in linea ovviamente con quelli che sono gli obiettivi dell'azienda. E' anche la base per la stabilizzazione dei 79 precari: c'è la delibera della giunta Accorinti.
L’Atm ha bisogno di 532 dipendenti. In questo momento ha un organico di 552 lavoratori. Ecco l’esatta fotografia della situazione attuale per quanto riguarda il fabbisogno di personale dell’azienda di via La Farina. E’ quanto emerge dall’ultima pianta organica elaborata dall’Atm. Si chiama “la pianta organica della nuova organizzazione”, così è stata messa nero su bianco dopo mesi di studio e analisi del personale, della gestione dei servizi e soprattutto degli obiettivi che in questi anni l’azienda si è posta di raggiungere, attraverso atti e documenti che hanno dettato la linea da seguire, come per esempio contratto di servizio e piano industriale 2015-2017.
Un anno di lavoro portato avanti dal consulente esterno che fa l’Atm aveva selezionato attraverso un bando pubblico. L’azienda aveva infatti deciso di guardare all’esterno per individuare un esperto a cui affidare il «progetto di riorganizzazione aziendale, per definire il fabbisogno organico complessivo e un modello organizzativo adatto a sviluppare in modo efficiente ed efficace il servizio di trasporto pubblico locale». Un incarico che nasceva dall’intenzione di predisporre entro la fine di quest’anno il Piano delle assunzioni triennali e la nuova pianta organica per il personale ex Lsu. E su questo fronte, infatti, la pianta organica è lo strumento che consentirà all’Atm di chiudere la partita dei 79 precari che dopo anni di attesa saranno definitivamente assunti presso l’azienda Trasporti. Pochi giorni fa l’Atm aveva pubblicato il bando per l’assunzione a tempo indeterminato dei 79 contrattisti, serviva solo l’ultimo avallo da parte del Comune e ieri in tarda serata la giunta Accorinti ha esitato la delibera che mette in cassaforte la procedura di stabilizzazione dei precari dell’azienda trasporti, decidendo così di non temporeggiare in attesa di una proroga regionale che ancora non è arrivata e che comunque sarebbe sempre una soluzione tampone sempre in ottica stabilizzazione.
Servono quindi 532 dipendenti, contro gli attuali 552. Ma tra questi ultimi sono stati conteggiati anche i 30 autisti esterni che stanno lavorando presso l’Atm attraverso somministrazione di lavoro, quindi non dipendenti a tutti gli effetti. Primo dato che quindi emerge: nessun esubero. Anzi all’appello mancano 10 dipendenti. Si scopre dunque che proprio quell’Atm che per anni è stata bollata come un carrozzone carico di lavoratori, uno stipendificio sovradimensionato, è invece un’azienda che conta un numero di dipendenti consono alle proprie esigenze e ai propri progetti. Ciò che invece sarà necessario fare sarà rimodulare il personale in base alle reali esigenze. Perché comunque un paradosso è rimasto: l’Atm ha solo 163 autisti mentre ne servirebbero 200. In questi ultimi mesi si è messa una toppa con i 30 autisti esterni con contratto interinale, ma stando ai numeri mancano 37 autisti. C’è invece un surplus nella tranvia, che conta attualmente 41 conducenti mentre la pianta organica ne prevede 32. I 9 in eccedenza passeranno al gommato, per 5 di loro il trasferimento è già stato effettuato, adesso si provvederà per gli altri 4 sulla base del criterio della professionalità.
In sala operativa si dovrà passare dagli attuali 13 dipendenti a 9 impiegati, mirando all0unificazione logistica delle sale operative gommato e tranvia e con il personale del gommato che avrà anche il compito di gestire l’informazione telefonica all’utenza. Si scende da 3 a 2 impiegati anche nella segreteria operativa. Nel settore della rimessa e soccorso la pianta organica vuole 14 persone, contro le 18 attuali che saranno così ripartiti: 1 responsabile di entrambi i servizi, 10 operatori di rimessa che su tre turni copriranno l’intera giornata, 3 piazzalisti.
Capitolo officine. Nel gommato si passerà da 48 a 41 lavoratori che saranno così suddivisi: 19 persone organizzate su 5 squadre in officina, 7 addetti a verniciatura e carrozzeria, 5 gommisti + 1 di riserva, 5 addetti a obliteratrici e tabelle indicatori dei percorsi, 1 gestore della manutenzione, 1 risorsa per la manutenzione di pezzi sciolti e saldatura. Se dunque ci sarà una riduzione nell’officina dei bus, ci sarà un incremento in quella dei tram, dove si prevedono 11 lavoratori contri i 7 attuali così ripartiti: 1 capo officina, 2 capisquadra, 4 operai. Non cambiano i numeri dell’infrastruttura rete tranviaria, dove operano 8 impiegati, ma in questo settore si punta a internalizzare servizi come controllo binari e linea elettrica, manutenzione lampade alle fermate, pulizia scambi, vigilanza esterna. Nel settore rifornimento si punta a portare in pianta organica le 4 risorse dedicate alle pulizie e al lavaggio dei bus, nessuna variazione per il magazzino, riorganizzazione invece nel settore delle infrastrutture edili dove oggi si contano 5 lavoratori più 10 addetti alla pulizia degli immobili, mentre la pianta organica vuole 14 persone, di cui 9 addette alla pulizia, ma esternalizzando servizi come la pulizia dei parcheggi.
Si passa poi ad un’altra area strategica per l’Atm: Ztl e parcheggi. Settore che, oltre al trasporto pubblico, porta incassi e rappresenta una delle maggiori entrate per l’azienda trasporti. Nessuna variazione per la Ztl, dove ci sono e ci saranno 75 impiegati più 1 coordinatore, con organizzazione dei servizi su due turni e 154 stalli per operatore su ogni turno. Si punta invece a dimezzare il personale impiegato nei parcheggi che, secondo la pianta, passerà dagli attuali 12 a 7 impiegati. Il motivo è ovviamente spiegato: si punta all’automazione di tutti i parcheggi (Cavallotti, Zaera, fosso di via La Farina), sostituzione del personale fisso con squadra itinerante di assistenza con alcune attività che saranno gestite in remoto, senza quindi la necessità di avere sempre un dipendente fisso sul luogo. Aumentano i verificatori che passeranno dagli attuali 16 a 20, diminuiscono gli addetti alla vendita ai box che passano da 19 a 16, altri 2 impiegati in meno anche nella rete vendita di distribuzione. Tra le novità c’è che nascerà un settore marketing e servizio clienti in cui verrà impiegato 1 dipendente che dovrà acquisire competenze di marketing, comunicazione, analisi della domanda e rapporto con i clienti, altro passaggio che si pone in linea con gli obiettivi prefissati da questa nuova gestione aziendale.
Nel settore dell’organizzazione del personale gli attuali 14 impiegati come uscieri e portineria saranno ridotti a 12, ma si prevedono 2 nuove figure che dovranno acquisire competenze nel campo della gestione del personale. Ben fissata la nuova ripartizione di questo ambito: per la portineria, 5 persone di presidio al passo carrabile h24, 2 alla rampa; per gli uscieri invece 2 persone in Direzione, 1 al Bancone, 1 al primo piano e 1 di riserva. Nascerà il controllo di gestione, dove si prevede la formazione di 1 dipendente proprio in controllo di gestione e contabilità industriale. Si potenzierà professionalmente l’ufficio gare e appalti, dove però resteranno gli attuali 2 dipendenti.
Infine, nell’area della Direzione generale si prevede un legale in più rispetto agli attuali 2, nascerà la mansione di programmazione e sviluppo rete e servizio che prevede 1 risorsa che acquisirà competenze nel campo dell’ingegneria dei trasporti, così come nel campo informatica e nuove tecnologie, dove si prevede 1 lavoratore in più rispetto agli attuali 2.
In sintesi ecco tutti i numeri per aree: in Direzione Esercizio si passa da 270 a 259 lavoratori; in Direzione Tecnica da 102 a 94; in Direzione commerciale e Ztl da 140 a 135; in Direzione amministrativa, finanza e controllo da 28 a 29; nello Staff Direzionali da 12 a 15. A questa nuova impostazione si arriverà con un turn over del personale attraverso pensionamenti che già sono stati avviati per chi ha già maturato i requisiti, con la formazione e la ricollocazione di alcune figure, con l’internalizzazione di attività oggi affidate a ditte esterne che produrranno anche significativi risparmi. In ottica futura ovviamente resta l’assunzione di nuovi autisti che oggi l’Atm sta ancora reclutando tramite agenzia interinale. Intanto da questa pianta organica riparte la riorganizzazione dell’Atm che chiude così il 2016 con importanti novità.
Francesca Stornante
Fa piacere vedere che ATM assume finalmente la forma di una azienda moderna e soprattutto, strutturata secondo canoni di efficienza.
È un bel segno concreto di speranza, nonché la dimostrazione che anche a Messina, volere è potere.
Fa piacere vedere che ATM assume finalmente la forma di una azienda moderna e soprattutto, strutturata secondo canoni di efficienza.
È un bel segno concreto di speranza, nonché la dimostrazione che anche a Messina, volere è potere.
Questa pianta organica è una presa in giro. Un anno ed un sacco di soldi per dire che tutto va bene.
Ma per favore.
Questa pianta organica è una presa in giro. Un anno ed un sacco di soldi per dire che tutto va bene.
Ma per favore.