Dopo il coro di proteste contro i tagli alla sanità previsti dal Piano della rete ospedaliera mercoledì Gucciardi sarà in Commissione. I deputati alzeranno le barricate e c'è chi, come Garofalo sottolinea come il Piano disattenda i principi individuati dal ministro Lorenzin nel recente accordo nazionale.
Quando mercoledì l’assessore regionale alla sanità Gucciardi varcherà la soglia della Commissione Ars si troverà di fronte un plotone di esecuzione.
La proposta varata per la nuova Rete ospedaliera siciliana, in applicazione del decreto Balduzzi, ha provocato proteste ovunque, Messina in testa. Tagli ai presidi di pronto soccorso, ai posti letto, ai reparti, ospedali smantellati, impegni disattesi.
Da Palermo a Messina passando per Ragusa è un coro di proteste.
Non basterà come spiegazione l’aver applicato pedissequamente la legge, perché anche su questo fronte ad esempio c’è chi, come il parlamentare Ncd Enzo Garofalo rimprovera all’assessore l’aver disatteso i principi individuati dal ministro Lorenzin nel recente accordo siglato a livello nazionale.
Nell’usare la mannaia, secondo Garofalo, l’assessore Gucciardi si sarebbe allontanato da quanto previsto dal ministro.
“Prossimità delle cure, equa distribuzione dei presìdi sul territorio, qualità delle cure: sono questi i principi che devono ispirare qualsiasi intervento in materia di sanità- scrive il deputato di Area Popolare- Le previsioni del piano regionale elaborato dall'assessore Gucciardi che arrivano a due giorni dall'accordo raggiunto in conferenza Stato/Regioni sui livelli essenziali delle prestazioni, salutato dal ministro Lorenzin con entusiasmo per la volontà di mettere, sempre di più e sempre meglio, al centro il paziente – sembrano tradire questi indefettibili princìpi. Eliminare il pronto soccorso a Mistretta e, soprattutto, a Barcellona dove ogni anno vengono curati circa 23 mila pazienti, che sarebbero costretti a fare riferimento a Milazzo dove ne vengono curati altrettanti, pregiudicherebbe fortemente il diritto alla salute dei cittadini”.
Garofalo invita a non seguire criteri contabili quando si parla di sanità e diritto alla salute. Analogo discorso deve essere fatto per le sorti dell’Ircss-Piemonte che stando al Piano Gucciardi vedrebbe soppressi 4 reparti (i tagli colpirebbero entrambe le mission, riabilitazione ed emergenza urgenza) “Anche in questo caso sfugge la logica. Come può essere garantita la sicurezza del paziente in una struttura dove c'è chirurgia ma manca il reparto di anestesia?”
Il collega di partito di Garofalo, Nino Germanà si è già rivolto al ministro Lorenzin per un incontro, ricordando come grazie all’esponente del governo Renzi sia arrivato l’indispensabile via libera che ha poi portato alla legge 24 ed alla nascita del Polo di riabilitazione, che però, con questa rimodulazione della rete ospedaliera, verrebbe distrutto prima ancora della costruzione.
Dure critiche alla proposta dell’assessore regionale vengono dalla Fp Cgil “Un atto di pura follia destinato a mettere in serio rischio il diritto alla salute dei cittadini dell’intera provincia messinese- scrivono la segretaria generale della FP CGIL di Messina, Clara Crocé, il coordinatore della sanità provinciale, Antonio Trino, e il responsabile FPCGIL Medici Guglielmo Catalioto- La provincia di Messina viene sempre vilipesa e danneggiata da logiche diverse. Abbiamo già dato in termini di tagli e non possiamo accettare ulteriori mortificazioni. Secondo quale criterio si stabiliscono le zone disagiate, e perché da esse viene esclusa Mistretta? Ma soprattutto si finisce persino col disconoscere la legge n.24 del 2015, quella che di fatto salva il Piemonte. E che dire ancora riguardo le Rianimazioni cancellate con un colpo di spugna?”
I sindacalisti chiedono la convocazione di un tavolo tecnico per un confronto su quella che al momento viene considerata una proposta accettabile.
Stamattina alle 10.30 conferenza stampa dei consiglieri comunali di Forza Italia per contestare il piano di rimodulazione della rete ospedaliera.
Rosaria Brancato
Basterà regalare qualche piatto di lenticchie e tornerà la pace.
Basterà regalare qualche piatto di lenticchie e tornerà la pace.