La soluzione proposta dal gruppo Pdr punta a dare un’autonomia idrica alle isole Eolie, risolvendo così la problematica del rifornimento idrico tramite navi cisterne
“Con atteggiamento costruttivo e certamente non propagandistico, sollecitati dalle amministrazioni comunali, stiamo cercando di dare risposte concrete al territorio e come nel caso dell’approvvigionamento idrico delle isole minori i fatti ci stanno dando pienamente ragione: con il buon senso possiamo cambiare mentalità e abitudini che frenano lo sviluppo della nostra Regione”.
A parlare è il capogruppo all’Ars del Patto dei democratici per le riforme, l'onorevole Picciolo, che torna a discutere della crisi idrica nelle vicine Isole Eolie.
Sabato scorso era giunto l’accoglimento da parte del Ministero della Difesa del via libera al servizio integrativo di rifornimento idrico con navi cisterna per complessivi 70.000 metri cubi d’acqua.
E’ una legge statale risalente al 1950, la numero n.307 art.1, ad affidare al ministero della Difesa il compito di erogare l’acqua in tutte le isole minori italiane; “nel tempo per la Sicilia- afferma Picciolo- lo stanziamento economico è arrivato a 35 milioni di euro annui, ed a questo importo vanno aggiunti i 15 milioni di euro che la Regione Siciliana pone annualmente in bilancio”.
Si parla di cifre importanti che, secondo Picciolo, con la messa in funzione dei desalinizzatori di Lipari e Vulcano potrebbero essere riconvertite in spese per investimento sul territorio. Il deputato del Pdr enuncia così i numeri di quella che può considerarsi una svolta per il sistema della gestione dell’acqua nelle Isole Eolie: “In un anno le isole della Sicilia utilizzano circa 5 milioni di litri d’acqua di cui 3,5 in autonomia mediante gli impianti di desalinizzazione esistenti, mentre il restante milione e mezzo di litri deve invece essere approvvigionato tramite navi cisterne con un costo enorme per le tasche di tutti i contribuenti che si trovano a dover pagare un metro cubo d’acqua desalinizzata 14,5 euro quando il costo, senza il trasporto, è di sole 2-3 euro”.
Qui subentra la proposta del Pdr, già recepita dall’assessore regionale Vania Contraffatto, che prova a risolvere in maniera definitiva il problema. La soluzione, da sottoporre in conferenza Stato-Regione, prevede in un quinquennio la realizzazione di un' autonomia di tutto il sistema dei dissalatori e contestualmente il ripristino della rete di distribuzione idrica che oggi comporta la perdita del 40% dell'acqua in distribuzione per la sua obsolescenza. Le Eolie diventerebbero quindi autonome ed autosufficienti dal punto di vista idrico.
“Proviamo solo tanta vergogna – ha concluso Picciolo – nel pensare che nel 2015 ci sia taluno che possa pensare di non cambiare nulla in quanto si rischierebbe di appesantire il bilancio regionale visto che ad oggi gran parte delle somme sarebbero di provenienza ministeriale. Le isole hanno diritto alla completa autonomia idrica. Vigileremo affinché l'Assessore possa realizzare in tempi brevi il suo ambizioso progetto che ben si coniuga con la politica del fare tanto cara al Pdr. Nessun orgoglio o rivendicazione solo atti dovuti, forse da altri."