La nomina della nuova giunta non placa la scia di polemiche; dopo il manifesto di alcuni consiglieri, la consigliera Polito invita tutti ad un rapporto di maggiore intesa che esprima più collegialità e partecipazione
La nomina della nuova giunta sembra non aver placato le polemiche e le discussioni circa l’operato dell’amministrazione guidata da Giuseppe Cannistrà.
Dopo la mancata approvazione della mozione di sfiducia ( 9 i voti favorevoli e 3 i contrari) nata dalla crisi interna del gruppo di maggioranza, il sindaco Giuseppe Cannistrà ha varato una nuova giunta, con l’intento di ricucire gli strappi e avviarsi verso una nuova stagione politica.
La giunta è ora composta da Francesco Giorgianni, ex sindaco, che si occuperà di personale, acquedotto e servizi idrici, servizi sociali; Nicola Nastasi per le attività produttive, demanio e beni demaniali, servizi scolastici, viabilità extra urbana e rurale; Francesco Basile per il bilancio, patrimonio comunale, contenzioso, viabilità urbana, innovazione ed efficienza organizzativa, rapporti con il consiglio comunale; Francesca Gringeri per cultura, sport, turismo e spettacolo, pari opportunità, tutela beni storici, artistici ed ambientali.
Scelta non condivisa dai consiglieri di opposizione Cannistrà, Cattafi, Di Toro, e dai componenti della maggioranza Grasso, Pinizzotto, Polito e Vianni che, tramite manifesto, hanno espresso il proprio dissenso “dalle scelte politiche compiute dal sindaco, non attribuendo alcuna legittimazione politica all’incomprensibile composizione della nuova giunta municipale”.
In questa scia di polemiche, la neo consigliera Erica Polito, subentrata dopo le dimissioni di Antonino Romanzo, lancia un appello per la politica del fare.
“La nomina della giunta– esordisce la consigliera- e le dichiarazioni che l'hanno accompagnata hanno alimentato le conflittualità esistenti fra Sindaco e Consiglio. Purtroppo è ancora aperta la ferita provocata dalla votazione sulla mozione di sfiducia, e il clima rimane molto pesante. È facilmente intuibile che la nuova Giunta non è gradita a tutto il Consiglio e che sono mancate le opportune relazioni e le giuste condizioni affinché si potesse comporre un esecutivo politicamente più rappresentativo. Forse il tentativo andava fatto prima di passare al voto sulla sfiducia. Ed è facile immaginare che poi sia diventato tutto più difficile. Io sono arrivata in Consiglio poco prima che la nuova giunta venisse varata e che il sindaco facesse le sue nomine come da prerogativa”.
La consigliera Polito parla così di “un rapporto di maggiore intesa fra Consiglio e Sindaco che esprima più collegialità e più partecipazione. Data la situazione, per non alimentare le divisioni, ho preferito dichiararmi autonoma in Consiglio, soprattutto per superare le strette logiche di schieramento e condividere ipotesi di lavoro comune. Perciò ho in programma di confrontarmi con tutti i gruppi e di mantenere il dialogo con i consiglieri e le varie figure istituzionali. In ogni occasione faccio presente che dobbiamo mettere in campo le iniziative utili al paese e per realizzarle è importante il contributo di tutti”.
Polito conclude poi affermando che “da consigliere e da cittadino aspetterò che la giunta faccia il suo lavoro, come noi consiglieri dobbiamo fare il nostro, disinteressandomi delle strategie di posizione, da qualunque parte provengano, e interessandomi, invece, a dare prontamente le giuste risposte ai bisogni della gente e ad individuare le soluzioni riguardanti i problemi che affliggono il paese”.