Contro i “veleni”del risanamento, antidoto di Sparso: il “Regolamento per l’assegnazione alloggi”

Contro i “veleni”del risanamento, antidoto di Sparso: il “Regolamento per l’assegnazione alloggi”

Contro i “veleni”del risanamento, antidoto di Sparso: il “Regolamento per l’assegnazione alloggi”

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giovedì 01 Settembre 2011 - 05:56

Nelle prossime settimane il documento verrà sottoposto all’attenzione della giunta che ne dovrà valutare la validità per poi “girare” tutto al consiglio. «Sarebbe un passo importante» commenta il rappresentane politico, impegnato anche su altri due fronti nella lotta preventiva agli abusivi

Quando la vergogna è sotto gli occhi di tutti, alla luce del sole pur se sempre tenuta in ombra, bisogna pensare a soluzioni concrete. Ciascuno a proprio modo. Quello degli amministratori è il metodo delle carte e della legge, ed è a queste che l’assessore al risanamento Roberto Sparso intende far riferimento per cercare di mettere un po’ d’ordine lì dove la normalità è fatta di bambini che frugano tra la spazzatura o giocano tra lastre di eternit (vedi articolo correlato in basso con servizio fotografico di Dino Sturiale). Ieri mattina in via Catanzaro, sono ripresi gli interventi di smaltimento dell’amianto da parte della ditta aggiudicataria dell’appalto per la demolizione dei manufatti in rione Maregrosso. La stessa ditta, prima dell’inizio della vacanza estive, ovvero nel mese di luglio, aveva effettuato una serie di interventi che rendessero inagibili le strutture, private di porte di finestre. Ciò per scoraggiare l’intrusione di nuovi ospiti. Previsione puntualmente smentita dai fatti, visto che nelle settimane scorse diversi gruppo di extracomunitari, in maggioranza rumeni, hanno occupato i locali riducendoli in condizioni igienico sanitaria a dir poco vergognose.

Oggi si proseguirà con le demolizioni vere e proprie, ma fin dove sarà possibile intervenire. Il “ma” dipende da fatto che a pochi passi dalle baracche in questione, risiedono ancora 3 nuclei familiari in attesa dell’assegnazione di un alloggio, per i quali al più presto si spera di individuare una sistemazione alternativa, data l’evidente condizione di invivibilità. Che certo riconosce anche lo stesso assessore, il quale pur ammettendo l’importanza dei risultati raggiunti dal suo predecessore, “attacca” un complessivo sistema di gestione del settore risanamento che contribuisce ad appesantire una situazione già complicata.
Partendo proprio dai criteri di intervento: «Il fatto di dover operare in singoli lotti (in alcuni casi si tratta anche solo di una strada ndr) impedisce di poter organizzare degli interventi più ampi che consentano di bonificare un’intera area. Di conseguenza – spiega Sparso – se oggi si ottiene un finanziamento per una demolire delle baracche, la ditta interviene, ma poi è costretta a fermarsi perché nel frattempo sopraggiungono dei problemi, nel momento in cui gli interventi riprenderanno non è escluso che in quella stessa strada, dove magari è rimasta in piede anche solo qualche baracca, ci troviamo di nuovo punto e a capo. Nuove occupazione abusive, nuovo degrado». Ecco perché l’assessore Sparso, di concerto con il dirigente del proprio dipartimento, l’ing Antonio Cardia, sta lavorando ad una proposta di delibera, da sottoporre poi all’attenzione della giunta, e successivamente al consiglio, il cui indirizzo generale sia quello di prevedere interventi su porzioni più ampie del territorio. Ciò, ovviamente, implica anche la necessità di individuare risorse più ingenti, problema non di poco conto, che tuttavia potrebbero consentire, secondo quanto sostenuto dall’assessore, un lavoro più organico e netto.

Ma non è questo l’unico obiettivo su cui l’assessore punta. Il secondo, anch’esso nelle prossime settimane da presentare ai colleghi di giunta, riguarda la preparazione di un “Regolamento sull’assegnazione degli alloggi”: «Non voglio dare scadenze affrettate – afferma – ma entro le prime due settimane di settembre spero che il documento sia pronto. Riteniamo sia giunto il momento di definire, una volta per tutte e in modo chiaro, regole che stabiliscono le modalità di assegnazione di un alloggio. Finora si è agito in modo “selvaggio” senza un criterio di riferimento ma non è più possibile andare avanti così. Bisognerà poi capire, in caso di parere positivo da parte della giunta, le intenzioni del consiglio comunale, cui spetta il verdetto finale». La definizione di regole precise, infatti, potrebbe mettere fine a quel perverso meccanismo della promessa, in questo caso di un alloggio, che soprattutto a ridosso delle competizioni elettorali, tante “carte” è capace di muovere e scombinare. Anche per questo sarà interessante capire su che basi tale regolamento verrà “confezionato”.

Ma le novità non finiscono qui. Sul fronte della lotta agli abusivi, che tanti problemi continua a generare, uno degli strumenti da mettere in campo, a detta di Sparso, sarebbe la firma di un protocollo d’intesa con gli enti che si occupano dei sottoservizi (gas, acqua, luce, telefono), che prevede, ogniqualvolta venga avanzata una nuova richiesta di allaccio, la verifica, da parte dell’azienda, del nome del proprietario e del titolare dell’alloggio: «In questo modo potremmo agire in modo preventivo, impedendo, nel caso in cui tali dati non vengano resi, di fornire i servizi richiesti. Con l’Amam è già attivo un protocollo d’intesa, ma nel caso della luce è più complesso, data l’esistenza di diversi fornitori privati. Ecco perché sarebbe necessaria una disciplina organica, anche a livello regionale. Una proposta, in tal senso, è già oggetto di un disegno di legge in itinere proposto dall’onorevole Beninati». L’assessore Sparso però va oltre, in alto, puntando direttamente all’Authority per l’energia, a cui si chiede di regolare il sistema a livello nazionale: «Ho già inviato diverse lettere e fax spiegando nei particolare la proposta, se dovesse andare in porto tutto sarebbe immediato, senza aspettare i tempi dell’iter legislativo. In questo caso Messina diventerebbe città apripista, un modello da seguire già nella pratica. Personalmente, oltre che per la città, sarebbe una grande soddisfazione».(Elena De Pasquale)

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