Dall’incontro, è emersa una prima novità: gli ambulanti non intendono spostarsi a San Filippo ma vogliono regolarizzarsi nello stesso posto in cui attualmente operano. Il problema è che bisogna capire se lì è possibile ottenere l’occupazione suolo
Stavolta, e menomale, non hanno bloccato niente ma le modalità sono state altrettanto “originali”. Gli ambulanti della zona di largo La Rosa si sono recati, senza alcun preavviso, a palazzo Zanca, pretendendo di parlare con il sindaco Accorinti e l’assessore al Commercio e ai Mercati, Patrizia Panarello.
Confronto accordato, la discussione ha avuto solo qualche breve momento di agitazione ma, tutto sommato, si è svolta in maniera civile. In rappresentanza delle istituzioni, anche la presidente del Consiglio comunale, Emilia Barrile, la presidente della Commissione che si occupa del ramo Commercio, Nora Scuderi, e i funzionari del dipartimento servizi alle imprese, Salvatore Mastroianni e Domenico Cicero.
Dall’incontro, è emersa una prima novità: gli ambulanti non intendono spostarsi a San Filippo ma vogliono regolarizzarsi nello stesso posto in cui attualmente operano. Il problema è che bisogna capire se lì sia possibile ottenere l’occupazione suolo. La Cicas, Confederazione Imprenditori Commercianti Artigiani Turismo e Servizi, tramite il suo referente, Ernesto Montalto, si è resa disponibile a fornire i dati di ogni commerciante, valutando caso per caso le varie situazioni. In più è stata richiesta tolleranza nel periodo necessario a regolarizzare le posizioni.
Ma “non è possibile chiedere tolleranza – ha spiegato l’assessore Panarello – perché non si può dire alle forze dell’ordine di non fare il proprio dovere. Si può, invece, cercare di sistemare tutto nel più breve tempo possibile”. Da parte dell’amministrazione comunale, prudenza sulla praticabilità della soluzione proposta. “Vi vogliamo mettere in condizione di non prendere più verbali – ha affermato il sindaco Accorinti, rivolgendosi agli ambulanti -. Ripristiniamo la legalità e saremo dalla vostra parte”.
L’amministrazione comunale è al lavoro per aumentare i numeri dei posti disponibili nei mercati esistenti e delle giornate lavorative, per trasformare laddove possibile i mercati bisettimanali in giornalieri. Oggi è stato ancora evidenziato che ci sono diversi stalli disponibili nei mercati Zaera, Sant’Orsola, Muricello, Zir e Giostra-Mandalari. Gli ambulanti hanno però ribadito di non essere interessati a nessuna di queste soluzioni, perché preferiscono rimanere nei luoghi dove hanno operato fino ad oggi. Con alcuni di loro, è stato preso l’impegno di trattare le problematiche specifiche negli uffici dell’Annona, valutando ogni singola pratica.
certo. adesso spetta agli ambulanti dettare le regole.
ma che razza di posizioni sono? ci sono persone che pagano regolarmente tutto e accettano le regole quali che esse siano. per rispetto a loro, tutto il resto NON DEVE essere tollerato.
questa pantomima del dialogo a tutti i costi sta davvero superando ogni limite.
di chi invece, tra mille fatiche e difficoltà, rispetta le regole (tutte le regole) ce ne possiamo fottere (scusate il francesismo).
certo. adesso spetta agli ambulanti dettare le regole.
ma che razza di posizioni sono? ci sono persone che pagano regolarmente tutto e accettano le regole quali che esse siano. per rispetto a loro, tutto il resto NON DEVE essere tollerato.
questa pantomima del dialogo a tutti i costi sta davvero superando ogni limite.
di chi invece, tra mille fatiche e difficoltà, rispetta le regole (tutte le regole) ce ne possiamo fottere (scusate il francesismo).
Una crisi economica dentro una finanziaria di dimensione cittadina, nazionale, europea, è come un primo dopoguerra, un periodo in cui si scrivono le regole ma si vive senza regole. Gli ambulanti abusivi pretendono di scrivere le regole, anzi una regola su misura per ognuno di loro. Cosa sappiamo degli ambulanti abusivi, NIENTE, o meglio abbiamo udito dalle loro interviste che hanno una famiglia a cui dare da mangiare come tutti noi, che in assenza di lavoro pretendono di vendere senza regole la loro merce, per loro COMMERCIARE è sinonimo di LAVORARE. Cosa sappiamo della loro merce, NIENTE, o meglio sappiamo che è illegale fiscalmente, ma anche sotto l’aspetto della sicurezza sanitaria, e forse anche peggio, insomma merce di un MERCATO NERO in periodo di guerra o di un MERCATO SENZA REGOLE di un primo dopo guerra. Non ho mai condiviso la repressione su strada degli ambulanti abusivi, senza prima aver indagato sulla provenienza delle merci, anzitutto nei mercati all’ingrosso, orto frutticoli e ittici, senza aver indagato sull’interesse della malavita organizzata a presidiare il territorio, poi solo dopo la repressione sul dettaglio illegale. Gli ambulanti abusivi sanno bene di un Consiglio Comunale debole politicamente, pronto a difenderli per una manciata di voti nelle urne e per una mera speculazione politica contro RENATO sindaco, altrimenti non avrebbero avuto il coraggio di cotante pretese. Per la prima volta SIAMO TUTTI AL BIVIO, tranne RENATO sindaco, lui ha detto a questi messinesi di stare dalla parte della legge, ognuno di noi si dovrà assumere le proprie responsabilità, compresa la redazione di TEMPOSTRETTO, comprese le associazioni degli ambulanti, dei commercianti residenti, scegliere tra ILLEGALITA’ e LEGALITA’, oppure pensare di essere in un primo dopo guerra e vivere TUTTI senza regole: passare con il rosso, superare i limiti di velocità, non pagare la TARES e la TASI, costruire sul demanio marittimo, sui pendii delle colline, sopraelevare nel centro storico, a Piazza DUOMO, forza aggiungete tutto quello che vi pare, fatevi consigliare da molti nostri concittadini che lo fanno già.
Una crisi economica dentro una finanziaria di dimensione cittadina, nazionale, europea, è come un primo dopoguerra, un periodo in cui si scrivono le regole ma si vive senza regole. Gli ambulanti abusivi pretendono di scrivere le regole, anzi una regola su misura per ognuno di loro. Cosa sappiamo degli ambulanti abusivi, NIENTE, o meglio abbiamo udito dalle loro interviste che hanno una famiglia a cui dare da mangiare come tutti noi, che in assenza di lavoro pretendono di vendere senza regole la loro merce, per loro COMMERCIARE è sinonimo di LAVORARE. Cosa sappiamo della loro merce, NIENTE, o meglio sappiamo che è illegale fiscalmente, ma anche sotto l’aspetto della sicurezza sanitaria, e forse anche peggio, insomma merce di un MERCATO NERO in periodo di guerra o di un MERCATO SENZA REGOLE di un primo dopo guerra. Non ho mai condiviso la repressione su strada degli ambulanti abusivi, senza prima aver indagato sulla provenienza delle merci, anzitutto nei mercati all’ingrosso, orto frutticoli e ittici, senza aver indagato sull’interesse della malavita organizzata a presidiare il territorio, poi solo dopo la repressione sul dettaglio illegale. Gli ambulanti abusivi sanno bene di un Consiglio Comunale debole politicamente, pronto a difenderli per una manciata di voti nelle urne e per una mera speculazione politica contro RENATO sindaco, altrimenti non avrebbero avuto il coraggio di cotante pretese. Per la prima volta SIAMO TUTTI AL BIVIO, tranne RENATO sindaco, lui ha detto a questi messinesi di stare dalla parte della legge, ognuno di noi si dovrà assumere le proprie responsabilità, compresa la redazione di TEMPOSTRETTO, comprese le associazioni degli ambulanti, dei commercianti residenti, scegliere tra ILLEGALITA’ e LEGALITA’, oppure pensare di essere in un primo dopo guerra e vivere TUTTI senza regole: passare con il rosso, superare i limiti di velocità, non pagare la TARES e la TASI, costruire sul demanio marittimo, sui pendii delle colline, sopraelevare nel centro storico, a Piazza DUOMO, forza aggiungete tutto quello che vi pare, fatevi consigliare da molti nostri concittadini che lo fanno già.
Ma che “posto” è in mezzo alla carreggiata quasi in doppia fila con le macchine dei clienti in terza fila. Certo un posto assegnato significa mettersi in regola sl 100%. Ma il sign.sindaco lo sa che la maggior parte dei negozi chiude a causa delle troppe tasse da pagare? iva, affitto, conttibuti, spazzatura e da nn considerare eventuali commessi. Ma oggi con questa sorta di crisi come c… si fa a sostenere queste spese? Date anche a questi commercianti queste possibilità così messina diventerà un grande mercato arabo, ognuno si “piazza” dove vuole. Esentasse.
Ma che “posto” è in mezzo alla carreggiata quasi in doppia fila con le macchine dei clienti in terza fila. Certo un posto assegnato significa mettersi in regola sl 100%. Ma il sign.sindaco lo sa che la maggior parte dei negozi chiude a causa delle troppe tasse da pagare? iva, affitto, conttibuti, spazzatura e da nn considerare eventuali commessi. Ma oggi con questa sorta di crisi come c… si fa a sostenere queste spese? Date anche a questi commercianti queste possibilità così messina diventerà un grande mercato arabo, ognuno si “piazza” dove vuole. Esentasse.
In quale altra città del pianeta gli ambulanti “ABUSIVI” sono ricevuti dal Sindaco per rifiutare le proposte di regolarizzazione e cercare di imporre dove e come “lavorare” ?
Non siamo alla frutta siamo all’amaro.
Che poi questi abusivi possano essere stati fomentati da politicanti contrapposti è un’altra storia.
D’altronde fino ad oggi facevano parte degli “invisibili” o sarebbe meglio dire di quelli che è meglio non guardare e non disturbare perchè nei loro quartieri portano voti.
In quale altra città del pianeta gli ambulanti “ABUSIVI” sono ricevuti dal Sindaco per rifiutare le proposte di regolarizzazione e cercare di imporre dove e come “lavorare” ?
Non siamo alla frutta siamo all’amaro.
Che poi questi abusivi possano essere stati fomentati da politicanti contrapposti è un’altra storia.
D’altronde fino ad oggi facevano parte degli “invisibili” o sarebbe meglio dire di quelli che è meglio non guardare e non disturbare perchè nei loro quartieri portano voti.
Certo, vogliono stare dove sono stati fino ad oggi illegalmente. Se questa fosse la repubblica delle banane, potrebbe andare bene, ma questo è un paese democratico che ha le Sue regole.
L’ambulantato ha le sue norme da rispettare.
Finiamola con questo BUONISMO.
Lamentava un fruttivendolo del Vascone che con l’aggressione dell’ambulantato selvaggio, molte postazioni dei mercati hanno chiuso.
Al Vascone sono crollate le norme di sicurezza. All’ingresso e fuori ci sono commercianti che si combattono all’ultimo sangue restringendo le corsie di ingresso.
Certo, vogliono stare dove sono stati fino ad oggi illegalmente. Se questa fosse la repubblica delle banane, potrebbe andare bene, ma questo è un paese democratico che ha le Sue regole.
L’ambulantato ha le sue norme da rispettare.
Finiamola con questo BUONISMO.
Lamentava un fruttivendolo del Vascone che con l’aggressione dell’ambulantato selvaggio, molte postazioni dei mercati hanno chiuso.
Al Vascone sono crollate le norme di sicurezza. All’ingresso e fuori ci sono commercianti che si combattono all’ultimo sangue restringendo le corsie di ingresso.
DICE GIUSTO RENATINO LA LEGGE VA RISPETTATA E PAGARE LE TASSE COME FANNO GLI ALTRI COMMERCIANTI IN PRIMIS OCCUPAZIONE SUOLO DOPO RELATIVO AUTORIZZAZIONE I CONSIGLIERI COMUNALI PRESENTI SONO DACCORDO VERO LA LEGGE E LEGGE NON BISOGNA FARE ILLUSIONI E BASTA
DICE GIUSTO RENATINO LA LEGGE VA RISPETTATA E PAGARE LE TASSE COME FANNO GLI ALTRI COMMERCIANTI IN PRIMIS OCCUPAZIONE SUOLO DOPO RELATIVO AUTORIZZAZIONE I CONSIGLIERI COMUNALI PRESENTI SONO DACCORDO VERO LA LEGGE E LEGGE NON BISOGNA FARE ILLUSIONI E BASTA
legnate,legnate,legnate.
legnate,legnate,legnate.
sempre i nobilissimi messinesi doc,ai quali le regole non piacciono.Adesso occupare la carreggiata con bancarelle ecc è normale, ed hanno pure il coraggio di protestare. Ecco il frutto del nulla degli ultimi 60 anni
sempre i nobilissimi messinesi doc,ai quali le regole non piacciono.Adesso occupare la carreggiata con bancarelle ecc è normale, ed hanno pure il coraggio di protestare. Ecco il frutto del nulla degli ultimi 60 anni
Deboli con i forti, forti con i deboli. Veramente vergognoso. Con gli ambulanti Accorinti é stato prono e giustamente li ha ricevuti, con i disabili,( forte con i deboli) invece, li ha fatti restare in attesa fino a quando per stanchezza sono andati via. Un’altra vergogna di Accorinti.
Deboli con i forti, forti con i deboli. Veramente vergognoso. Con gli ambulanti Accorinti é stato prono e giustamente li ha ricevuti, con i disabili,( forte con i deboli) invece, li ha fatti restare in attesa fino a quando per stanchezza sono andati via. Un’altra vergogna di Accorinti.
ovviamente a queste persone nessuno si è fidato a fermarle e sono entrate fino nella sala giunta. Se provo ad andare io mi lasciano sulle scale.
Anche questo è cambiare Messina dal basso, discutendo con chi occupa prima e seconda fila con le bancarelle (la terza fila è occupata dagli avventori delle bancarelle) agli incroci, sulle strisce pedonali, in ogni angolo. Messina è da terzo mondo e si merita anche questo.
ovviamente a queste persone nessuno si è fidato a fermarle e sono entrate fino nella sala giunta. Se provo ad andare io mi lasciano sulle scale.
Anche questo è cambiare Messina dal basso, discutendo con chi occupa prima e seconda fila con le bancarelle (la terza fila è occupata dagli avventori delle bancarelle) agli incroci, sulle strisce pedonali, in ogni angolo. Messina è da terzo mondo e si merita anche questo.
Siamo alla follia totale.
Ma chi sono questi amministratori e dirigenti pronti a calarsi le brache appena hanno visto da vicino i muscoli di irregolari in tutto e per tutto.
Quale organo istituzionale controllerà questi individui nell’esercizio delle loro funzioni? Pensano di farlo sempre con i 7 vigili dell’annona? Oppure con i netturbini disponibili?
Ambulante è colui che cammina, venditore ambulante è quello senza sede e/o fissa dimora.
Mancava un tavolo rettangolare per discutere con chi vuole commerciare nell’illegalità totale.
Abbiamo toccato il fondo? Purtroppo credo di no.
E’ un’ulteriore vergogna della giunta accorintiana.
Siamo alla follia totale.
Ma chi sono questi amministratori e dirigenti pronti a calarsi le brache appena hanno visto da vicino i muscoli di irregolari in tutto e per tutto.
Quale organo istituzionale controllerà questi individui nell’esercizio delle loro funzioni? Pensano di farlo sempre con i 7 vigili dell’annona? Oppure con i netturbini disponibili?
Ambulante è colui che cammina, venditore ambulante è quello senza sede e/o fissa dimora.
Mancava un tavolo rettangolare per discutere con chi vuole commerciare nell’illegalità totale.
Abbiamo toccato il fondo? Purtroppo credo di no.
E’ un’ulteriore vergogna della giunta accorintiana.
Caro Luigi per cambiare veramente Messina dal basso bisogna ascoltare le opinioni di TUTTI, le porte del comune sono state tolte per consentire al popolo di confrontarsi con l’amministrazione e non per ventilare gli ambienti.
Caro Luigi per cambiare veramente Messina dal basso bisogna ascoltare le opinioni di TUTTI, le porte del comune sono state tolte per consentire al popolo di confrontarsi con l’amministrazione e non per ventilare gli ambienti.
Forse quelle barriere di protezione al comune servivano a qualcosa?
Forse quelle barriere di protezione al comune servivano a qualcosa?
chi può fugga, il caos e la fame sono vicinissimi
chi può fugga, il caos e la fame sono vicinissimi