Otto mesi senza stipendi, caos per i lavoratori della casa di riposo Città del Ragazzo

Otto mesi senza stipendi, caos per i lavoratori della casa di riposo Città del Ragazzo

Otto mesi senza stipendi, caos per i lavoratori della casa di riposo Città del Ragazzo

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domenica 05 Ottobre 2014 - 23:38

La Fp Cgil annuncia lo stato di agitazione dei 22 operatori della Rsa della Fondazione Città del Ragazzo di Gravitelli. Da febbraio non percepiscono gli stipendi e dal 2011 non ricevono le tredicesime. Problemi anche nell'organizzazione del lavoro.

Otto mesi senza stipendi. Una condizione che diventa giorno dopo giorno sempre più pesante e impossibile da gestire. Per i lavoratori della casa di riposo Città del Ragazzo di Gravitelli non possono più continuare ad operare in queste condizioni. Da febbraio 2014 nelle loro tasche non entra un centesimo e la situazione è ormai insostenibile per gli operatori in servizio presso la Rsa della Fondazione Città del Ragazzo.

L’allarme arriva dalla Fp Cgil che ha già convocato tutte le parti coinvolte per trovare una soluzione che possa sbloccare al più presto la questione. “Gli operatori sono in arretrato con gli stipendi dal mese di febbraio e non percepiscono gli emolumenti relativi alle mensilità dovute per la tredicesima dal 2011” dichiara Clara Crocè, Segretaria della Fp Cgil.

“I lavoratori ormai sono allo stremo e hanno dichiarato lo stato di agitazione, abbiamo chiesto l’intervento del Prefetto affinchè si possa mettere fine a questa incresciosa situazione” spiega la sindacalista. La Fp Cgil ha infatti chiesto la convocazione di tutte le parti, compresi Presidente e Direttrice della Fondazione. I lavoratori voglio comprendere i motivi per i quali non percepiscono le legittime spettanze.

La discussione però dovrà essere molto più ampia perché i problemi dei lavoratori non sono circoscritti soltanto al pagamento degli stipendi, ma si estendono alla generale organizzazione del lavoro. “Gli operatori lamentano carichi di lavoro pesanti e mancata concessione delle ferie, considerato che nella struttura sono ospitati 54 anziani a fronte di 22 operatori”.

4 commenti

  1. L’ITALIA è come un treno in corsa senza il suo macchinista, ci sono carrozze di prima classe con ristorante e servizi di intrattenimento, carrozze di seconda classe con ristorazione mobile, di terza classe senza servizi a disposizione, e poi viaggiatori rimasti a terra al freddo, senza nemmeno la posibilità di utilizzare la sala d’attesa. Il treno Italia viaggia su un binario morto, prima o poi si schienterà sacrificandosi sull’altare di regole imposte da una comunità europea in mano alla finanza e alle banche, cioè di chi non produce niente. DOBBIAMO FERMARLI prima che sia troppo tardi. Matteo Renzi da solo non ci riesce, le sue proposte economiche sono cure palliative in un paese con un debito pubblico inarrestabile di oltre 2.168 miliardi, cui si aggiunge per la prima volta il debito privato di noi italiani, oltre 50 miliardi. Bisogna ritornare a votare con la possibilità di scegliere gli eletti e una maggioranza certa, dando un mandato di governo forte, l’unico che possa salvarci: NAZIONALIZZARE per un periodo limitato le due o tre banche private più consistenti su cui far transitare il denato della BCE oramai a costo ZERO, per finanziare a tasso ZERO non solo le imprese ma anche Regioni e Comuni travolti dagli interessi passivi. TERTIUM NON DATUR.

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  2. L’ITALIA è come un treno in corsa senza il suo macchinista, ci sono carrozze di prima classe con ristorante e servizi di intrattenimento, carrozze di seconda classe con ristorazione mobile, di terza classe senza servizi a disposizione, e poi viaggiatori rimasti a terra al freddo, senza nemmeno la posibilità di utilizzare la sala d’attesa. Il treno Italia viaggia su un binario morto, prima o poi si schienterà sacrificandosi sull’altare di regole imposte da una comunità europea in mano alla finanza e alle banche, cioè di chi non produce niente. DOBBIAMO FERMARLI prima che sia troppo tardi. Matteo Renzi da solo non ci riesce, le sue proposte economiche sono cure palliative in un paese con un debito pubblico inarrestabile di oltre 2.168 miliardi, cui si aggiunge per la prima volta il debito privato di noi italiani, oltre 50 miliardi. Bisogna ritornare a votare con la possibilità di scegliere gli eletti e una maggioranza certa, dando un mandato di governo forte, l’unico che possa salvarci: NAZIONALIZZARE per un periodo limitato le due o tre banche private più consistenti su cui far transitare il denato della BCE oramai a costo ZERO, per finanziare a tasso ZERO non solo le imprese ma anche Regioni e Comuni travolti dagli interessi passivi. TERTIUM NON DATUR.

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  3. Su lavoratori aspettate ancora un po il nostro presidente del Consiglio sta eliminando l’art.18 grazie al PD e PDL così finalmente questi lavoratori non saranno più un problema.
    Ah dimenticavo di dire a questi lavoratori…mi raccomando alle prossime elezioni votate PD mi raccomando!

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  4. Su lavoratori aspettate ancora un po il nostro presidente del Consiglio sta eliminando l’art.18 grazie al PD e PDL così finalmente questi lavoratori non saranno più un problema.
    Ah dimenticavo di dire a questi lavoratori…mi raccomando alle prossime elezioni votate PD mi raccomando!

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