Sparatoria a Giostra. Le vittime sono il padre e il fratello di Arrigo, anche lui gambizzato lo scorso anno

Sparatoria a Giostra. Le vittime sono il padre e il fratello di Arrigo, anche lui gambizzato lo scorso anno

Veronica Crocitti

Sparatoria a Giostra. Le vittime sono il padre e il fratello di Arrigo, anche lui gambizzato lo scorso anno

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mercoledì 25 Gennaio 2017 - 14:41

I poliziotti stanno scandagliando la vita privata dell’intera famiglia Arrigo, cercando di trovare un filo comune alle tre gambizzazioni.

Iniziano a delinearsi, pian piano, i contorni della doppia gambizzazione che, questa mattina, si è consumata dinnanzi al Mercato comunale di Sant’Orsola, sul viale Giostra. Le vittime, padre e figlio, venditori ambulanti di frutta e verdura, sono parenti strettissimi di Angelo Arrigo, il ventinovenne che lo scorso anno è stato raggiunto da due fucilate alle gambe, anche lui mentre vendeva frutta e verdura lungo il Viale Giostra (leggi qua).

I feriti di oggi, infatti, sono Gaetano Arrigo e Paolo Arrigo, rispettivamente padre e fratello dello stesso ragazzo. I poliziotti della Squadra Mobile di Messina, coordinati dal dirigente Francesco Oliveri, si stanno concentrando proprio su questi particolari, tentando di far quadrare il cerchio e ricomporre i pezzi di un puzzle che sembra prendere la giusta consistenza di ora in ora. Anche la dinamica ha iniziato ad assumere una “logica”. Secondo quanto emerso dai rilievi effettuati dalla Scientifica e dalle testimonianze dei diversi presenti, tutto è accaduto in una manciata di secondi, poco dopo le 8.30.

Padre e figlio stavano allestendo la bancarella dinnanzi al mercato comunale di Sant’Orsola quando da un motorino che viaggiava in direzione monte, nell’altra corsia, sono partiti gli spari. Uno, calibro 12, ha centrato in pieno le gambe di Arrigo senior, che è stato subito ricoverato e sottoposto ad intervento chirurgico al Papardo. Un altro, sempre calibro 12, ha sfiorato le gambe di Paolo, mentre gli altri colpi si sono conficcati nelle macchine che si trovavano ferme nelle vicinanze. Secondo quanto testimoniato, sul motorino vi sarebbero state due persone, con i volti coperti dai caschi, che, dopo aver esploso i colpi, sarebbero velocemente fuggite via.

I poliziotti stanno scandagliando la vita privata dell’intera famiglia Arrigo, cercando di trovare un filo comune alle tre gambizzazioni, probabilmente ruotanti attorno ad un regolamento di conti, nel campo dello spaccio di droga. Le indagini sono tutt’ora in corso, sotto il coordinamento della Procura che ha già aperto un fascicolo d’inchiesta. (Veronica Crocitti)

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