L’allarme di Filcams Cgil che, a partire da lunedì 12, mette in atto una protesta ad oltranza. Orari dimezzati fino al 28 febbraio. E dal 1. marzo sono previsti licenziamenti. Già ripercussioni sul servizio
Da lunedì 12 i lavoratori del servizio vigilanza e guardiania dell’Università di Messina saranno in presidio permanente davanti al Rettorato.
La Filcams-Cgil annuncia un’azione di lotta ad oltranza contro i licenziamenti: “Il 1. marzo si concretizzeranno tutti i timori da noi espressi nei mesi scorsi – evidenziano gli esponenti sindacali -. Il cambio di appalto di vigilanza e guardiania dell’Università si caratterizza ancora per l’emorragia di posti lavoro. Nel nuovo appalto infatti viene cancellata la figura del guardiano determinando così la perdita di 12 posti”.
“Nel frattempo – denuncia ancora la Filcams – l’Università ha pensato di concedere una proroga in vigore dal 1. gennaio al 28 febbraio, dimezzando da subito le ore a disposizione di questi lavoratori, costringendo le aziende a ricorrere a ferie e permessi per scongiurare i licenziamenti immediati che comunque avverranno dal 1. marzo. Una situazione – osserva il sindacato – che crea anche disagi all’utenza dell’Ateneo per la normale fruizione del materiale didattico delle aule, affidato alla custodia del personale di guardiania”.
La Filcams ha già chiesto l’intervento della Prefettura e la convocazione alla Direzione Territoriale del Lavoro di Messina. “La protesta durerà fino alla risoluzione della vertenza – proseguono i rappresentanti della Filcams -. Tutti i posti di lavoro devono essere salvaguardati in particolar modo in un momento di crisi economica in cui le opportunità di occupazione non esistono e in un settore, quello degli appalti dei servizi, che continua a registrare condizioni di lavoro precarie”.