Il primo dei non eletti nella lista Unione di centro è intenzionato a far valere quello che considera un diritto leso ed invita le istituzioni e gli enti competenti a muoversi celermente
L’ex consigliere comunale Nello Pergolizzi insiste sull’incompatibilità di Andrea Consolo e presenta un nuovo atto di diffida, che finisce anche sulla scrivania della Procura della Repubblica. Il “caso” era già stato affrontato nella prima seduta del Consiglio Comunale e si era momentaneamente risolto con la convalida dell’elezione di Consolo da parte dei colleghi e con il parere emesso dal segretario generale del Comune Santi Alligo, che aveva passato la palla all’ente competente a dirimere la questione, cioè all’ Asp, di cui l’esponente Udc è dipendente .
Andrea Consolo- come scrive Pergolizzi nel suo documento – presta, infatti, servizio presso l’Ospedale di Patti – A.S.P. di Messina, nella qualità di Responsabile dell’Unità Operativa Complessa di Cardiologia. Una posizione professionale che lo renderebbe incompatibile, ai sensi del d.lgs. n. 39/2013 , ed in virtù della quale non potrebbe occupare lo scranno che oggi occupa a Palazzo Zanca, al quale ambisce Pergolizzi, primi dei non eletti nella lista Unione di centro.
L’ex esponente di Fli è, dunque, intenzionato a far valere quello che considera un diritto leso e nell’atto di diffida riporta un passaggio del parere tecnico e di legittimità rilasciato dal Segretario Generale Aligo, che in Aula aveva richiamato, ma non esplicitato, «i pareri espressi dalla CIVIT ed in particolare la deliberazione n. 58/2013 che concerne esattamente l’interpretazione e l’applicazione delle disposizioni alla dirigenza del settore sanitario».
Nella recente Delibera della Commissione indipendente per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle Amministrazioni Pubbliche viene chiarito- scrive Pergolizzi nell’atto di diffida- che «il d.lgs. n. 39/2013 non trova applicazione al personale medico c.d. di staff che non esercita tipiche funzioni dirigenziali (come nel caso di sole funzioni di natura professionale, anche di alta specializzazione, di consulenza, studio e ricerca nonché funzioni ispettive e di verifica; al contrario, i dirigenti di distretto, i direttori di dipartimento e di presidio e, in generale, i direttori di strutture complesse rientrano sicuramente nel campo di applicazione della disciplina in esame………………….”.
Secondo Pergolizzi quindi «da tutto ciò discende, in maniera inequivocabile, la condizione in cui versa il Dott. Consolo di assoluta incompatibilità nel ricoprire contestualmente la carica di Consigliere Comunale e di Direttore di Struttura complessa».
Il primo dei non eletti nella lista Udc «fa istanza, invita e diffida i destinatari dell’atto » (Giovanni FIAMINGO, Responsabile della prevenzione della corruzione dell’Asp; Manlio MAGISTRI, Commissario Straordinario Azienda Sanitaria Provinciale; ALLIGO; e l’Autorità Nazionale Anticorruzione) « ad esercitare in via immediata e senza dilazione i propri ineludibili poteri di controllo ed intervento, garantendo l’effettivo rispetto delle previsioni e delle condizioni di legge assumendo ogni provvedimento consequenziale dovuto ed ineludibile nei confronti del Dott. Andrea Consolo e di eventuali altri soggetti responsabili».
Pergolizzi si riserva, infine, di «agire in via risarcitoria nei confronti di tutti i soggetti che, seppur tempestivamente e formalmente portati a conoscenza, ormai da tempo, delle situazioni rappresentate, non abbiano assunto tempestivamente i provvedimenti di competenza, dovuti per legge».
DLT
Questo sarebbe un ricorso nel ricorso? Una lotta intestina? Surreale o surrenale?
Dal momento che.. non poteva essere eletto.. perché non se la prende con chi l’ha candidato (ovvero la stessa UdC di cui fa parte?).
Quando certe persone non hanno il senso del ++++++++++++.. possiamo solo sperare che non facciano parte di istituzioni pubbliche
ART.21 COSTITUZIONE. Troppi medici in servizio attivo negli ospedali e contemporaneamente presenti in ruoli istituzionali, dove l’impegno politico è quotidiano, quindi incompatibile con la delicatissima professione di medico. Questi medici sono anche un costo, non solo gli ingenti oneri riflessi a carico dei cittadini, ma spesso mettono in difficoltà l’organizzazione ospedaliera. Si può fare politica anche non facendosi eleggere nelle istituzioni, oppure scegliere l’aspettativa o forme diverse previste dalla legge, che non gravino sulle tasche dei cittadini due volte, come medico e come consigliere comunale, in fondo Messina non è un paesino dei Nebrodi, ma la decima città d’Italia, come popolazione ed estensione. Quello di Andrea CONSOLO è disciplinato dalla legge, ma finirà in mano agli avvocati. Il Consiglio Comunale come Ponzio Pilato.
Si, ok Pergolizzi hai ragggione…ma invece di invitare e diffidare tutto il mondo perché non iniziavi DAL TUO STESSO PARTITO CHE L’HA CANDIDATO???
E’ gradita risposta (se ce l’hai…).
Pergolizzi ha perfettamente ragione e i Signori destinatari, a quali Pergolizzi ha scritto, avrebbero e devono attivarsi per proclamare l’incompatibilità di Consolo. Al Dott. Consolo vorrei dire una cosa: “faccia il proprio lavoro all’Ospedale di Patti sicuramente è più utile lì”…
Direi che un ricorso al TAR avrebbe un esito pressoché scontato.
Direi che mi sono quasi nauseato. Censure a parte, che dimostrano quanto poco acume alberghi nei pennivendoli mediatici, ci sono quei commentatori talmente intelligenti…. da far passare la voglia di un qualsiasi discorso.
Le censure (anche se sbagliate) ovvio possono spiegarsi in qualche modo, cioè le capisco anche se non le condivido, ma poi perché non censurare quegli interventi idioti che mirano solo a insultare ed a offendere? Che non portano niente al discorso se non polemica o ostruzionismo?