Fast Confsal e Ugl Mare intervengono dopo le dichiarazioni rilasciate al nostro giornale dal segretario generale dell’Autorità Portuale, Francesco Di Sarcina, menzionando la legge 92/2012 a loro tutela ed il parere favorevole del Consiglio di Stato
Un contratto a tempo indeterminato che in realtà indeterminato non è. Sono in apprensione i 36 lavoratori della società Terminal Tremestieri in vista della pubblicazione del nuovo bando per la gestione del porto a sud. Fast Confsal e Ugl Mare sottolineano che in altre regioni italiane la clausola di salvaguardia è stata applicata, con parere favorevole del Consiglio di Stato, facendo riferimento anche alla legge numero 92 del 28 giugno 2012 e chiedendo di inserire un punteggio vincolante per l’assunzione dei lavoratori.
Il primo bando era andato deserto lo scorso 31 luglio. I sindacati ricordano che, in quell’occasione, l’Agcom aveva lanciato l’allarme in anticipo sulla possibilità che nessuno partecipasse a quella gara per come era stata impostata e che poi l’Autorità Portuale aveva ammesso la possibilità di una clausola di salvaguardia se il sindaco si fosse fatto carico di firmare il vincolo, prima di cambiare versione nel corso dell’incontro con Accorinti. Adesso pongono alcune domande in seguito alle dichiarazioni rilasciate al nostro giornale dal segretario generale dell’Authority, Francesco Di Sarcina.
“Perché l’Autorità Portuale si preoccupa delle regole vigenti imposte dall’Antitrust per la libera concorrenza solo per la clausola di salvaguardia dei lavoratori, mentre aveva ignorato l’allarme della stessa Agcom sul rischio che il bando andasse deserto? Che fine hanno fatto le dichiarazioni a proposito dell’intervento del sindaco per la clausola di salvaguardia? Perché tanto scetticismo su questa possibilità se il Consiglio di Stato ha reso la clausola legittima?”
“Non ci resta che pregare – concludono – affinché le responsabilità oggettive smuovano le coscienze per far sì di farci trovare un minimo di serenità dopo dieci anni di sacrifici”.
Martedì prossimo, alle 10.30, nella sala Ovale di palazzo Zanca, i sindacati ribadiranno le proprie ragioni in conferenza stampa.