Da sabato lo scirocco tornerà a spirare impetuoso sul messinese, specie fra Stretto, costa tirrenica ed Eolie
Archiviata l’intensa bufera di ostro di martedì 12 novembre, che ha prodotto diversi danni e tanti disagi sul’intero territorio provinciale, ora l’attenzione è tutta rivolta al nuovo ciclone mediterraneo che nel weekend si andrà a scavare attorno la Sardegna. L’abbassamento di latitudine, fin sul Mediterraneo, del cosiddetto “fronte polare”, quel’invisibile linea di demarcazione fra l’aria calda sub-tropicale che sale dal nord Africa e quella molto più fredda che scende dalle latitudini polari, sta favorirà la nascita di questo nuovo ciclone mediterraneo, proprio nel weekend.
Stando agli ultimi aggiornamenti dei principali global models la profonda area di bassa pressione stavolta dovrebbe transitare un po’ più ad ovest della Sicilia, interessando più da vicino la Sardegna e le coste tirreniche che dovrebbero fare i conti con una ondata di maltempo davvero severa, per venti molto forti, mareggiate e piogge intense. A Venezia, come sul resto delle coste venete e friulane, tornerà l’acqua alta su livelli “eccezionali”.
Nonostante questo il rapido calo della pressione attiverà intensi venti di scirocco e ostro che a partire dalle prime ore di sabato 16 novembre sferzeranno l’intera Sicilia e il messinese, con raffiche davvero forti (anche se meno intense della volta scorsa) dentro lo Stretto di Messina e la costa tirrenica. La componente più da SE e S-SE dovrebbe permettere un “incanalamento” più uniforme delle raffiche lungo le coste tirreniche, con l’attivazione dei “downslope winds” (venti dai pendii). Ma l’area più interessata dall’impeto dello scirocco dovrebbe essere quella eoliana, dove il vento potrebbe superare i 100 km/h sulle isole più settentrionali.
Il soffio dei venti da S-SE su un’ampia porzione di mar Ionio, con un “fetch” (spazio di mare su cui soffia il vento) esteso dal Golfo della Sirte fino alle coste calabresi, contribuirà ad agitare rapidamente tale bacino e lo Stretto di Messina lungo la sua imboccatura sud, favorendo lo sviluppo di onde alte sui 3 metri, anche oltre 4 metri sullo Ionio.
Oltre ai venti non mancheranno le piogge che nella seconda parte di sabato 16 interesseranno prevalentemente il versante orientale dei Peloritani e dalla serata pure la parte più meridionale dello Stretto di Messina, con accumuli che dovrebbero risultare meno abbondanti di quelli registrati nella precedente ondata di maltempo. Domenica 17 novembre, durante il passaggio del fronte freddo collegato a questo ciclone in risalta verso il nord Italia, con la rotazione dei venti da S-SE a Ovest, delle piogge intermittenti, anche a carattere di rovescio o temporale, dovrebbero investire le Eolie e le coste tirreniche fino allo Stretto, accompagnandosi ad un sostanziale calo delle temperature.