I servizi sociali targati Nina Santisi si preparano ad un cambiamento, almeno così sono stati annunciati i bandi di gara che chiuderanno l'era delle proroghe. Ecco nel dettaglio criteri e importi per ogni singolo servizio.
Lo scorso 1 febbraio l’assessore Nina Santisi annunciava i nuovi bandi per i servizi sociali. Dopo quasi due anni di gestione a suon di proroghe, di mese in mese, senza possibilità di programmare e cambiare un settore che invece aspettava la rivoluzione, due settimane fa, nel giorno in cui poi scoppiò il caso Eller, la Santisi illustrava le novità di questo nuovo corso. Adesso si attendeva solo la pubblicazione dei 7 bandi di gara, ultimo passaggio fondamentale per dare davvero il via a quello che è stato definito come il nuovo corso dei servizi sociali. I bandi sono stati pubblicati, dunque via alle procedure di gara, sarà possibile presentare le offerte fino alle ore 12 del 24 marzo presso il Dipartimento Politiche sociali di Palazzo Satellite in Piazza della Repubblica. Si tratta di gare a procedura aperta secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Bandi per 14 milioni di euro che Palazzo Zanca conta di chiudere entro giugno, in modo da chiudere con il sistema delle proroghe e sperimentare sul campo le novità inserite in questi bandi che confermano i servizi finora garantiti dal Comune.
Ecco nel dettaglio tutti gli importi delle gare:
– servizio di assistenza domiciliare agli anziani, bando da 5.384.217 euro;
– servizio di assistenza domiciliare alle persone con disabilità, bando da 2.540.990 euro;
– servizio di assistenza e trasporto scolastico, bando da 1.816.079 euro;
– servizio di trasporto ai centri occupazionali e riabilitativi, bando da 1.649.352 euro;
– casa di riposo per anziani “Casa serena”, bando da 1.593.477 euro;
– 4 Asili nido comunali, bando da 1.630.338 euro;
– 8 Centri socio educativi, bando da 1.300.000 euro che prevede un budget di 260 mila euro per la gestione di ogni Cag cittadino: Centro Villa Lina, centro Aldisio, centro villaggio Bordonaro, S. Lucia sopra Contesse, Ponteschiavo, Cep, Camaro, Gravitelli.
Sul piatto ci sono dunque 14 milioni di euro e tutto il panorama dei servizi sociali da rivedere. Poco cambierà sul metodo di gestione dei servizi, che restano comunque in mano alle cooperative, un aspetto importante dovrebbe essere invece quello dei criteri di assegnazione degli appalti che hanno visto dei correttivi significativi per evitare gare vinte con ribassi d’asta eccessivi che poi si scontavano su servizi che diventavano insostenibili economicamente e lavoratori tenuti in balì dei ritardi sui pagamenti. Questa volta invece sarà la proposta tecnica a contare maggiormente e non quella economica. Basta pensare che alla prima potranno essere assegnati un massimo di 80 punti, mentre alla seconda solo 20. L’attribuzione dei punteggi sarà effettuata, a seguito di valutazione discrezionale dei commissari che esprimeranno ciascuno un punteggio compreso nel range attribuito ad ogni singolo sub-criterio. Il punteggio finale attribuito ad ogni singolo sub-criterio scaturirà dalla media dei singoli punteggi attribuiti. Saranno escluse dalla gara le offerte che non avranno raggiunto il punteggio minimo di 46 punti nella valutazione complessiva del progetto e della certificazione di qualità dell’ente.
Bandi che si poggiano su quattro pilastri fondamentali, così come ricordava l’assessore Santisi. Al primo posto c'è la personalizzazione degli interventi, cioè servizi personalizzati sui beneficiari e sui loro bisogni, cioè un nuovo metodo di erogazione che non sarà più rigida e standardizzata ma su misura degli utenti. Secondo pilastro: sistema di controllo e monitoraggio. Ci sarà un controllo amministrativo da parte del Dipartimento Servizi sociali e un monitoraggio costante sulla qualità dei servizi resi attraverso un database e strumenti di audit civico rivolti anche alla popolazione. Il terzo punto riguarda l'introduzione di un Piano di comunicazione e una Carta dei Servizi che sarà vero strumento di trasparenza. Infine, forse l'aspetto più importante, sarà resa obbligatoria la formazione del personale perché è stringente riqualificare il personale soprattutto nella qualità relazione nei confronti degli utenti
Intanto c’è tempo fino al 24 marzo per presentare le offerte. Poi si potrà davvero vedere se questi bandi porteranno davvero la normalità in un settore da sempre martoriato.
Francesca Stornante
bravo al dott.Zaccone
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