Fiumedinisi. Il gruppo di minoranza "La Ginestra" ricomincia da Gaetano Ricca

Fiumedinisi. Il gruppo di minoranza “La Ginestra” ricomincia da Gaetano Ricca

Fiumedinisi. Il gruppo di minoranza “La Ginestra” ricomincia da Gaetano Ricca

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giovedì 03 Dicembre 2015 - 07:57

"Il gruppo si è ricompattato politicamente confermando di essere alternativo all’attuale maggioranza nel rispetto delle linee programmatiche enunciate nell’ultima competizione elettorale"

Gaetano Ricca è ufficialmente il nuovo consigliere di minoranza di Fiumedinisi, subentrato al dimissionario Luigi Caminiti. Con lui Francesco Repici, Orazio De Francesco e Nino Maisano: “Il gruppo si è ricompattato politicamente confermando di essere alternativo all’attuale maggioranza nel rispetto delle linee programmatiche enunciate nell’ultima competizione elettorale – hanno dichiarato -. La posizione del gruppo, comunque, non è di opposizione preconcetta, ma collaborativa sugli argomenti che dovessero confliggere con gli obiettivi che si propone di conseguire”.

Un nuovo inizio per “La Ginestra” che fa il punto sulle finalità della rinnovata intesa politica. Prima fra tutti la salvaguardia dell’ambiente, “oggi in piena sintonia con l’appello di papa Francesco e con i principi, per quanto di competenza, espressi nell’Accordo sul clima- Parigi 2015. Un obiettivo che passa da una “vigile e severa opposizione alla realizzazione di opere infrastrutturali di obiettiva inutilità, dannose all’ambiente e al paesaggio ed in contrasto con il buon senso comune tale da far supporre intenti speculativi, ben individuati in assenza del principio economico costi/benefici”. Occhio attento anche alle spese “di non chiara provenienza e consistenza e, quindi, non finalizzati al soddisfacimento dei bisogni collettivi”. Non solo controllo, ma anche azioni propositive come “l’incentivazione delle attività del settore primario (agricoltura, allevamento, silvicoltura e ricerca di estrazioni minerarie)”, il “sostegno alla piccola distribuzione (botteghe), in quanto anche esse costituiscono patrimonio della comunità” e ancora “l’incoraggiamento sotto forma di sinergici interventi alla creazione di attività artigianali nel centro storico o nelle immediate vicinanze” e “l’incentivazione e valorizzazione di piccole strutture di accoglienza”. Per ultimo, ma non meno importante “un’adeguata e appropriata manutenzione e utilizzo del patrimonio immobiliare comunale”.

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