Il presidente dell’associazione, Giambattista Arrigo, ha partecipato ad una seduta della II commissione consiliare, che si occupa di mobilità e pedonalizzazioni. Consiglieri disponibili a riaprire la discussione insieme all’amministrazione comunale, ma non si è ancora entrati nel merito delle aree da chiudere al traffico…
Millevetrine non demorde. I commercianti dell’associazione ritengono che la loro sopravvivenza sia indissolubilmente legata alla realizzazione di un’isola pedonale permanente in via dei Mille. Il presidente, Giambattista Arrigo, lo ha ribadito in tutti i modi, adesso anche nell’ambito di una seduta della II commissione consiliare, che si occupa di mobilità e pedonalizzazioni.
I centri commerciali artificiali, le vendite su internet, la liberalizzazione degli orari e delle licenze. Sono i motivi principali che stanno “uccidendo” il piccolo commercio e l’unico modo per “resistere” è quello di rinnovarsi. Uno strumento sono i centri commerciali naturali, introdotti in Sicilia dalla legge regionale numero 10 del 15 settembre 2005. La Regione ha erogato 19 milioni di euro a favore di 104 consorzi di imprese aderenti ai centri commerciali naturali, nessuno a Messina. Dati che erano già contenuti nella relazione che nel giugno 2013 l’associazione presentò ai candidati sindaci. Nel giugno 2014, invece, Millevetrine si appellava al Consiglio per chiedere di proseguire l’esperimento e a chi puntava su viale San Martino rispondeva che, nel momento in cui fossero migliorati trasporti pubblici e parcheggi, l’isola pedonale si sarebbe potuta anche ampliare. A distanza di un altro anno, con l’isola pedonale che non c’è più, tornano a chiedere il supporto del Consiglio, perché la crisi si sarebbe aggravata.
Tra pochi giorni, il prossimo 10 giugno, il Tar entrerà nel merito del ricorso avanzato da cinque commercianti e un residente contro l’isola pedonale dello scorso anno. L’accoglimento della sospensiva, a novembre, comportò la chiusura dell’isola. L’amministrazione comunale sta quindi aspettando di conoscere l’esito giudiziario ma una modifica del Piano del traffico consentirebbe di estendere nuovamente la pedonalizzazione a prescindere dal ricorso.
“Non siamo, però, noi consiglieri a dover proporre una modifica del Piano del traffico – afferma la presidente della II commissione consiliare, Simona Contestabile – ma è l’amministrazione comunale che ci deve presentare una nuova delibera che noi, eventualmente, potremmo approvare o meno con qualche modifica. Non possiamo essere promotori di una delibera piena di contenuti tecnici che non riguardano solo le isole pedonali. Se n’era parlato già a dicembre e i Democratici Riformisti avevano avanzato una proposta, ma poi la giunta non ci ha presentato nessuna delibera”.
Il problema di fondo era che la proposta dei Dr era diversa da quella dell’amministrazione comunale. Prevedeva la pedonalizzazione di via dei Mille solo fino all’incrocio con via Maddalena e quella del viale San Martino fino all’incrocio con via Santa Cecilia. Il primo step previsto dalla giunta, invece, è lo stesso richiesto da Millevetrine, vale a dire via dei Mille. Tutto il resto, dopo.
Cosa cambia, allora, rispetto al passato? “Possiamo farci strumento – prosegue la Contestabile – per avviare un nuovo ragionamento che veda coinvolti l’Amministrazione e il Consiglio comunale, diversamente dallo scorso anno, quando l’isola è stata calata dall’alto. Approviamo l’idea di procedere a step, certo bisognerà discutere su quali”.
La Contestabile chiama in causa anche Nora Scuderi e Carlo Abbate, presidenti rispettivamente delle commissioni al Commercio e al Bilancio, “per capire se si possono trovare soldi da investire per abbellire l’area – conclude – . In ogni caso, la volontà di riaprire la discussione è stata condivisa da parte di tutti con la massima apertura a valutare diverse possibilità”.
(Marco Ipsale)
Sto commentando da questa città romagnola che fa dell’accoglienza ai suoi visitatori un obiettivo in cui tutti sono impegnati seriamente,senza isterismi,politici,commercianti,cittadini,infatti stanno pedonalizzando sempre di più un centro già ampiamente escluso alle automobili,ne hanno fatto un grande PARCO URBANO COMMERCIALE,una fonte di ricchezza per i loro commercianti,uno spazio dove è alta la qualità della vita dei residenti.Il Comune organizza la mobilità interna,le manifestazioni e le rassegne,la sicurezza insieme alle forze dell’ordine.Il quadrilatero EUROPA LA FARINA BATTISTI CANNIZZARO-CAIROLI è un PARCO URBANO COMMERCIALE naturale,una grande occasione per riconquistare i vicini calabresi, i messinesi della provincia,noi buddaci.
Sto commentando da questa città romagnola che fa dell’accoglienza ai suoi visitatori un obiettivo in cui tutti sono impegnati seriamente,senza isterismi,politici,commercianti,cittadini,infatti stanno pedonalizzando sempre di più un centro già ampiamente escluso alle automobili,ne hanno fatto un grande PARCO URBANO COMMERCIALE,una fonte di ricchezza per i loro commercianti,uno spazio dove è alta la qualità della vita dei residenti.Il Comune organizza la mobilità interna,le manifestazioni e le rassegne,la sicurezza insieme alle forze dell’ordine.Il quadrilatero EUROPA LA FARINA BATTISTI CANNIZZARO-CAIROLI è un PARCO URBANO COMMERCIALE naturale,una grande occasione per riconquistare i vicini calabresi, i messinesi della provincia,noi buddaci.
L’analisi della pedonalizzazione va elaborato in termini di medio periodo.La giusta analisi fatta da D’Arrigo tiene in considerazione fattori di dinamiche sociali e commerciali fino a ieri sconosciute. Il competitor commerciale dell’operatore locale oggi non è più l’analoga “bottega di vicinato” dello stesso settore ma organizzazioni strutturate per dimensione e accordi che di fatto hanno superato il concetto dell’acquisto in loco.La battaglia può essere giocata solo con il valore aggiunto che un centro commerciale naturale può offrire unendo il desiderio di acquisto con i servizi offerti quali creazioni di eventi, incontri ,manifestazioni che fungano da supporto.Al contrario se non si avrà il coraggio di guardare avanti il destino …
L’analisi della pedonalizzazione va elaborato in termini di medio periodo.La giusta analisi fatta da D’Arrigo tiene in considerazione fattori di dinamiche sociali e commerciali fino a ieri sconosciute. Il competitor commerciale dell’operatore locale oggi non è più l’analoga “bottega di vicinato” dello stesso settore ma organizzazioni strutturate per dimensione e accordi che di fatto hanno superato il concetto dell’acquisto in loco.La battaglia può essere giocata solo con il valore aggiunto che un centro commerciale naturale può offrire unendo il desiderio di acquisto con i servizi offerti quali creazioni di eventi, incontri ,manifestazioni che fungano da supporto.Al contrario se non si avrà il coraggio di guardare avanti il destino …
E’ andato a “piangere” in consiglio…ma la prova che stanno fallendo l’ha presentata???..
E’ andato a “piangere” in consiglio…ma la prova che stanno fallendo l’ha presentata???..
Perché non dite che altri negozianti della stessa via sono contrari alla pedonalizzazione? Perché non fa notizia?
Perché non dite che altri negozianti della stessa via sono contrari alla pedonalizzazione? Perché non fa notizia?
E’ andato a lamentarsi che non fanno niente…capisco che oggi era festa patronale e sono rimasti chiusi…ma c’erano due navi da crociera in porto…ah dimenticavo…gli straordinari si devono pagare…
E’ andato a lamentarsi che non fanno niente…capisco che oggi era festa patronale e sono rimasti chiusi…ma c’erano due navi da crociera in porto…ah dimenticavo…gli straordinari si devono pagare…