I rappresentanti sindacali chiedono che venga nominato un direttore generale capace non solo di raggiungere il pareggio dei bilanci ma di riorganizzare la sanità sul territorio
Una forte preoccupazione per la sanità messinese. Ad esprimerla le federazioni del Pubblico Impiego e dei Medici di Cisl e Uil che hanno inviato una nota al Presidente della Regione, all’Assessore Regionale alla Sanità e al Presidente della VI Commissione Sanità a seguito delle voci che circolano con insistenza voci sul probabile commissariamento dell’ASP 5 di Messina.
“L’azienda – scrivono Calogero Emanuele, Gianplacido De Luca, Giuseppe Calapai e Mario Capitano – fornisce giustificazioni contabili secondo le quali non solo non avrebbe sforato il bilancio ma avrebbe raggiunto gli obiettivi fissati. Se così è non si riesce a comprendere l’accanimento da parte dell’Assessorato alla Salute nei confronti dell’ASP di Messina”. A preoccupare i sindacati sono le voci di smantellamento degli ospedali di Mistretta e Lipari e di riconversioni in PTA dei presidi ospedalieri di S. Agata Militello e di Barcellona P.G.. “Forse – continuano i rappresentanti sindacali – sarà il nuovo commissario a liquidare la sanità in queste realtà. Tali eventuali smantellamenti o riconversioni – continuano – ridurrebbero drasticamente il diritto alla salute dei cittadini residenti in quelle zone, già fortemente penalizzati dal basso indice dei posti letto per abitanti, costringendoli a migrazioni forzate con i gravissimi disagi facilmente immaginabili”.
Cisl e Uil sono pronti a mobilitarsi, nel caso in cui le voci dovessero tradursi in fatti concreti, e nella protesta verranno coinvolti i cittadini-utenti, così come peraltro avvenuto per l’Ospedale Piemonte, già destinato a diventare un semplice pronto soccorso cittadino. “Non vogliamo immaginare – affermano Calogero Emanuele, Gianplacido De Luca, Giuseppe Calapai e Mario Capitano – che le logiche politiche abbiamo preso il sopravvento sui genuini diritti dei cittadini messinesi a cui già sono state scippate risorse importanti specie per il settore della riabilitazione a favore di altre provincie siciliane”. Cisl e Uil chiedono, nel caso di accertati gravi inadempienze del management dell’ASP di Messina, di nominare non un commissario, che avrebbe solo il sapore di un commissario liquidatore, ma un Direttore Generale che possa gestire l’ASP nel rispetto delle regole e delle corrette relazioni sindacali, garantendo il pieno diritto alla salute della popolazione messinese ricadente sul territorio dell’ASP.